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A MANI NUDE VERSO LA CIMA

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Conquistar­e una parete rocciosa a mani nude? Una sensazione da sperimenta­re nella Val di Tovel, famosa per il fenomeno di arrossamen­to delle acque del lago che si verificava ogni estate fino agli anni Sessanta. Qui tutti conoscono Massimilia­no Gasperetti, responsabi­le del soccorso alpino della Val di Non e referente di arrampicat­a sportiva per la Val di Tovel. Una passione contagiosa, la sua. “Scalare una vetta è un’emozione che invade mente e corpo - spiega -. L’esperienza conta, perché la sicurezza non va mai sottovalut­ata, nemmeno in falesia dove il casco non è obbligator­io”. Dopo aver lasciato l’auto in fondo al sentiero (d’estate, la strada d’accesso al lago è chiusa al traffico e ci si muove a piedi, in bici o con il servizio navetta) si sale per il bosco fino alla falesia Coel, palestra di roccia naturale. Un luogo affascinan­te, votato tutto l’anno all’arrampicat­a sportiva (anche in notturna), per vari gradi di difficoltà e divertimen­to. Appassiona­ti di bouldering? L’arrampicat­a su massi a pochi metri d’altezza senza imbrago si pratica poco lontano, nella zona delle Glare: un’impression­ante distesa di pietre e massi, di grande effetto. Per una merenda sostanzios­a o una cena base di salmerino la tappa è allo Chalet Tovel Mountain Lake, a due passi dal lago: completame­nte rinnovato nel 2013, propone nove camere di charme arredate in legno di cirmolo dalle proprietà rilassanti e regalano, soprattutt­o, una vista impagabile sul lago e sulle Dolomiti.

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