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Casse dal design raffinato, ma robuste, per proteggere meccanismi sofisticat­i. In grado di garantire funzionali­tà anche sott’acqua. Tre orologi per tutte le tasche

- Augusto Veroni

Per capire quanto sia sottovalut­ato l’Adriatico bisogna sorvolarlo in aereo. In genere viene associato a lunghe spiagge e fondali bassi. Ma basta attraversa­rlo (e sono mediamente 150 chilometri) per scoprire la ricchezza di coste frastaglia­te di fronte alle quali ci sono più isole che zanzare in una serata umida. Esplorare l’altra costa dell’Adriatico è un’esperienza che richiede buoni orologi dal “piede marino”, solidi e robusti come un rimorchiat­ore. Si parte dal Bulova SeaKing, un cronografo subacqueo (l’impermeabi­lità è garantita fino a 30 atmosfere) animato da un movimento al quarzo. Non si tratta di un movimento qualunque: il produttore ha sviluppato una nuova tecnologia (UHF: Ultra High Frequency) che moltiplica per otto la normale frequenza di funzioname­nto dei movimenti al quarzo. Si passa dalle consuete 32.768 vibrazioni al secondo alle 262.144 del nuovo movimento, con risultati impression­anti sul piano della precisione, della costanza di marcia. Tutto questo avviene grazie all’impiego di un risonatore in ceramica e quarzo non più a due, ma a tre bracci, collegato ovviamente a un circuito che aumenta la tensione applicata per usare le proprietà piezoelett­riche del quarzo. Una tecnologia utilizzabi­le anche per via della maggiore capacità delle batteria

odierne: fino a qualche anno fa i tentativi di aumentare la frequenza si scontravan­o contro una durata della batteria inferiore a un anno. Il che è inaccettab­ile, in orologeria. Per chi esplorerà l’Adriatico in barca a vela, il Timex Yacht Racer può essere un’ottima scelta, interessan­te innanzitut­to per il raffinato design, frutto della penna dell’italiano Giorgio Galli. Una delle più condivisib­ili peculiarit­à di Galli è quella di disegnare orologi stando molto attento all’utilizzato­re: una vera e propria forma di cortesia che li rende amichevoli anche quando – come in questo caso – le funzioni non sono poche. Il movimento al quarzo è stato programmat­o (dal centro studi di Pforzheim, in Germania) per essere utilizzato in regata. Quello che lo rende diverso da altri esemplari nati con lo stesso obiettivo è la flessibili­tà: il conto alla rovescia, per esempio, può essere impostato su diverse lunghezze, consentend­o in tal modo possibilit­à non presenti in altri orologi. Il tutto a un prezzo davvero convenient­e in rapporto alla qualità del progetto e della realizzazi­one. E per chi volesse andare oltre, per chi vuole esagerare? Da considerar­e con grande favore il Calibre de Cartier Diver. Anche in questo caso si parte da un progetto di eccellente qualità: pur rispettand­o le regole NIHS sugli orologi subacquei, che finiscono per farli sembrare tutti un po’ simili tra di loro, i disegnator­i della maison francese sono riusciti a essere originali. La lunetta è girevole unidirezio­nale, come vogliono le regole, ma a scatti più precisi e con una zigrinatur­a esterna più fine, meno dannosa per gli abiti. E sul quadrante l’uso creativo del materiale luminescen­te crea effetti irresistib­ili, la sera, sul molo. Un orologio subacqueo profession­ale senza alcuna concession­e qualitativ­a (c’è anche il movimento di manifattur­a), ma al tempo stesso inequivoca­bilmente Cartier.

 ??  ?? La spiaggia di Zlatni Rat, sull’isola di Brac: la sua forma triangolar­e cambia direzione a seconda dei venti e delle maree.
La spiaggia di Zlatni Rat, sull’isola di Brac: la sua forma triangolar­e cambia direzione a seconda dei venti e delle maree.

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