Tempo per navigare
Casse dal design raffinato, ma robuste, per proteggere meccanismi sofisticati. In grado di garantire funzionalità anche sott’acqua. Tre orologi per tutte le tasche
Per capire quanto sia sottovalutato l’Adriatico bisogna sorvolarlo in aereo. In genere viene associato a lunghe spiagge e fondali bassi. Ma basta attraversarlo (e sono mediamente 150 chilometri) per scoprire la ricchezza di coste frastagliate di fronte alle quali ci sono più isole che zanzare in una serata umida. Esplorare l’altra costa dell’Adriatico è un’esperienza che richiede buoni orologi dal “piede marino”, solidi e robusti come un rimorchiatore. Si parte dal Bulova SeaKing, un cronografo subacqueo (l’impermeabilità è garantita fino a 30 atmosfere) animato da un movimento al quarzo. Non si tratta di un movimento qualunque: il produttore ha sviluppato una nuova tecnologia (UHF: Ultra High Frequency) che moltiplica per otto la normale frequenza di funzionamento dei movimenti al quarzo. Si passa dalle consuete 32.768 vibrazioni al secondo alle 262.144 del nuovo movimento, con risultati impressionanti sul piano della precisione, della costanza di marcia. Tutto questo avviene grazie all’impiego di un risonatore in ceramica e quarzo non più a due, ma a tre bracci, collegato ovviamente a un circuito che aumenta la tensione applicata per usare le proprietà piezoelettriche del quarzo. Una tecnologia utilizzabile anche per via della maggiore capacità delle batteria
odierne: fino a qualche anno fa i tentativi di aumentare la frequenza si scontravano contro una durata della batteria inferiore a un anno. Il che è inaccettabile, in orologeria. Per chi esplorerà l’Adriatico in barca a vela, il Timex Yacht Racer può essere un’ottima scelta, interessante innanzitutto per il raffinato design, frutto della penna dell’italiano Giorgio Galli. Una delle più condivisibili peculiarità di Galli è quella di disegnare orologi stando molto attento all’utilizzatore: una vera e propria forma di cortesia che li rende amichevoli anche quando – come in questo caso – le funzioni non sono poche. Il movimento al quarzo è stato programmato (dal centro studi di Pforzheim, in Germania) per essere utilizzato in regata. Quello che lo rende diverso da altri esemplari nati con lo stesso obiettivo è la flessibilità: il conto alla rovescia, per esempio, può essere impostato su diverse lunghezze, consentendo in tal modo possibilità non presenti in altri orologi. Il tutto a un prezzo davvero conveniente in rapporto alla qualità del progetto e della realizzazione. E per chi volesse andare oltre, per chi vuole esagerare? Da considerare con grande favore il Calibre de Cartier Diver. Anche in questo caso si parte da un progetto di eccellente qualità: pur rispettando le regole NIHS sugli orologi subacquei, che finiscono per farli sembrare tutti un po’ simili tra di loro, i disegnatori della maison francese sono riusciti a essere originali. La lunetta è girevole unidirezionale, come vogliono le regole, ma a scatti più precisi e con una zigrinatura esterna più fine, meno dannosa per gli abiti. E sul quadrante l’uso creativo del materiale luminescente crea effetti irresistibili, la sera, sul molo. Un orologio subacqueo professionale senza alcuna concessione qualitativa (c’è anche il movimento di manifattura), ma al tempo stesso inequivocabilmente Cartier.