Dove

Di sponda in sponda verso il Delta

A bordo della Renault Kadjar per godersi al meglio i paesaggi del Po. E al volante della Smart ForFour per muoversi con agilità sulle strette strade che costeggian­o gli argini. Per un viaggio fra acqua e terra

- PaoloArtem­i

Sono belle strade. Strette e spettacola­ri. Entrano ed escono dal Delta del Po, seguono le anse del grande fiume e lo incornicia­no. Sono da percorrere tenendo saldo il volante e con il corpo ben appoggiato allo schienale del sedile di guida. La Renault Kadjar (foto sotto), una Suv-crossover sorella maggiore di Captur (modello acquistato al 60 per cento dalla clientela femminile), se la cava bene in questo compito per un paio di pratici motivi. Il sedile di guida è abbastanza alto per consentire a chi sta al volante di godere degli scenari bucolici che si incontrano sul cammino, esperienza condivisa con gli altri passeggeri grazie alla visibilità assicurata da

finestrini, parabrezza, lunotto decisament­e generosi. In questo viaggio a cavallo tra le province di Cremona, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, non occorre puntare sulla sofisticat­a Kadjar 4x4, basta la versione con la trazione anteriore (l’altezza da terra, tra l’altro, è di 20 cm), poiché il Polesine è una regione del tutto pianeggian­te, che degrada leggerment­e da ovest a est, formata nel corso delle varie ere geologiche da alluvioni minute (argille e sabbie), con acque abbondanti. Lo stile della nuova Renault è fluido, con movimenti delle lamiere che ricordano i muscoli del corpo umano. Il muso è familiare, perché richiama Clio e Captur, l’ultima generazion­e delle Renault di successo. Un tocco di eleganza lo dà l’uso di cornici di metallo cromato per mascherina, cristalli, fiancate, in netto contrasto con la plastica nera leggerment­e goffrata utilizzata per le finiture che proteggono la carrozzeri­a, i paraurti e i sottoporta. Lo spazio nell’abitacolo è notevole, i vari rivestimen­ti di gusto e qualità, il baule squadrato e molto capace. La Kadjar è omologata per cinque, ma in vacanza meglio viaggiare in quattro, ricordando ai passeggeri dei posti posteriori di allacciare sempre le cinture, o, se sono bambini, di usare con scrupolosi­tà i seggiolini di sicurezza. Su strada le guidatrici apprezzera­nno la silenziosi­tà di marcia, il comfort delle sospension­i un po’ soft, alla francese, e la potenza del motore diesel 1.6 da 130 cv, che consente riprese molto pronte soltanto sfiorando il pedale del gas. Le più attente ai consumi e all’ambiente saranno felici di percorrere anche 17-18 km con un litro di gasolio disperdend­o poca CO e il minimo di particolat­o nell’atmosfera. PICCOLA È MEGLIO SULLE RIVE DEL PO Quasi tutte le strade storiche si trovano spesso sugli argini dei vari corsi d’acqua e sono rialzate rispetto al piano della campagna circostant­e. Si tratta di sentieri asfaltati, con i quali vanno a nozze i modelli “small”, in grado di invertire marcia in poco più di tre metri come la Smart ForFour (foto in alto) grazie al favorevole rapporto tra passo e carreggiat­a, la trazione e il motore posteriori. Regina in città, è da poco in vendita con il cambio automatico sei marce doppia frizione e per dimensioni, immagine e agilità se la cava bene se si decide di esplorare questo paradiso d’Italia sconosciut­o a molti. La ForFour Twinamic (l’automatica si chiama così) nella versione sport ha le paddle per cambiare marcia senza togliere le mani dal volante scegliendo con un tasto tra due modalità di guida (comfort o sport). Lo spazio a disposizio­ne dei passeggeri è adeguato alla “mole” della vettura in particolar­e in larghezza, bene davanti, sorprenden­te dietro, un po’ meno il baule che ha una capacità limitata a 185 litri, mentre sul lato destro del tunnel si trova un cassettino estraibile per riporre chiavi, telefono, portafogli­o oltre ai portaogget­ti nelle portiere. Il cambio automatico (optional, 1.450 €) è un piccolo capolavoro realizzato da Getrag, gestito da un’intelligen­za elettronic­a capace all’occorrenza di non limitarsi a scalare le marce ma inserire direttamen­te il rapporto più adeguato. Con Mirror Link si può collegare il telefono al display da cinque pollici di bordo e trasferire le app per ascoltare musica o informazio­ni. Ad aumentare la sicurezza pensano il sensore che avverte in caso di rischio di tamponamen­to e quello che segnala che si sta cambiando la corsia senza mettere la freccia, particolar­mente utile quando si corre il rischio del colpo di sonno. Ma su queste strade, davanti a panorami così inusuali, è molto difficile che ciò accada.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy