SU E GIù dAI COllI
Si chiama Gran Fondo Strade Bianche ed è una gara ciclistica (organizzata da Rcs Sport) per amatori che si svolge il 6 marzo sulle più belle vie della campagna a sud di Siena. alcune delle quali sterrate e, perciò, “bianche”. Ma si potrebbe anche chiamare la corsa del riscatto delle strade dimenticate. di quelle, cioè, rimaste per decenni ai margini degli interessi locali, fino a trasformarsi in “fossili viarii”: strisce che si addentrano nella ruralità profonda, tra vedute senza fine e boschi impenetrabili, come se partissero dal nulla ed arrivassero al nulla, piene di curve e saliscendi, strette e spesso deserte, talvolta coperte solo di breccia polverosa che scricchiola sotto le suole. ripercorrerle sulle due ruote, con una “lentezza competitiva” che nulla toglie al benessere sportivo, è una gioia per gli occhi e per lo spirito. Significa svelare nuovamente il mistero dei loro tracciati e comprendere il perché della loro esistenza, riannodando i fili del paesaggio. il percorso prevede due varianti: la Gran Fondo vera e propria (122 km, di cui 22,4 di sterrato) e una Medio Fondo più breve (83,5 km, di cui 19,1 di sterrato), destinata ai cicloamatori meno allenati. Ma, per fortuna, in nessuna delle due arrivare alla fine è un obbligo. e le sette ore di tempo massimo lasciano anche spazio a una pedalata quasi “turistica”.Quello che aspetta i concorrenti lo si può vedere già dai bastioni della Fortezza Medicea di Siena, dove alle 9 è fissata la partenza. L’affaccio sulla skyline della città medievale consente di contemplare in lontananza una campagna cangiante e ondulata. La sera prima, il pieno di energie si può fare all’ottima Osteria Salefino. il percorso si tuffa subito verso sud e punta verso la Maremma attraversando pianure e i primi sterrati. a occidente la muraglia di boschi verdi e fitti della Montagnola e della val di Merse, punteggiati di castelli. Sembra una passeggiata fino a quando si lascia la statale e si vira bruscamente a oriente per Murlo, il borgo che ospita l’Antiquarium di Poggio Civitate, uno dei più importanti siti etruschi della Toscana. Ma prima di arrivarci bisogna superare la salita che porta fino a quota 467 metri (il Passo del rospatoio: un nome, una garan-