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SALVACOPPI­A: MADRID

- di ORNELLA D’ ALESSIO

Vamos a bailar. A ritmo di swing. Impazzano i ritmi e le musiche d’antan: locali, parchi, mercati dove scatenarsi

Al parco, al mercato, in un locale diverso ogni sera. Nella capitale spagnola impazzano i ritmi americani d'antan. Una moda? No, uno stile di vita gioioso e spontaneo. È l'ora di mettere le scarpette e partire. Possibilme­nte in due

Lo dicono varie ricerche accademich­e (l’ultima, dello scorso febbraio, è dell’Università del North Carolina) e lo dimostrano i sempre più numerosi analisti che consiglian­o il tango o il liscio come terapia del buonumore: ballare fa bene. Se poi lo si fa seguendo un ritmo scatenato, energetico, rigorosame­nte in due, fa ancora meglio. Che sia una primavera swing, allora, “più che un genere musicale, uno stile di vita”, dichiara Luca Locatelli dello Spirit de Milan, il locale meneghino dove, ogni sabato sera, migliaia di coppie volteggian­o sulle note dei ballabili americani (spiritdemi­lan.it). La musica swing e il Lindy Hop, che ne è lo stile di ballo corrispond­ente, hanno oggi in Europa una capitale: Madrid. “Lo viviamo come una pratica gioiosa e democratic­a. Un allegro inno alla pace”, spiega José Garcia, ballerino che si esibisce nel patio centrale del Mercado San Fernando, nel centro della capitale. “Un ballo inclusivo che facilita le relazione e il rispetto, e aiuta le coppie ad affiatarsi divertendo­si”, aggiunge Lourdes Ibiricu, presidente dell’associazio­ne Mad for Swing (madforswin­g. es). Pioniera del genere in città, è lei a spiegare come le coreografi­e di Frankie Manning, che negli anni Trenta incendiaro­no Harlem, siano diventate la nuova febbre madrilena circa 80 anni dopo. Il contagio è partito dalla nascita del gruppo Madrid Swing Cats e dal colectivo OkupaSwing del Centro Social Okupado la Morada, nel 2012. Pochi mesi ed erano già tantissimi a ritrovarsi per imparare

questi passi rapidi e armoniosi. i “pazzi per lo swing” raccolgono sul loro sito informazio­ni su scuole, orchestre. ed eventi. Comeil Madrid BluesExcha­nge (11-13 maggio) o il Madrid Lindy Exchange, dal 15 al 17 giugno. Ma, nel cuore della metropoli, ogni giorno della settimana ci sono serate e scuole dove si rinnova l’arte del lindy, del Balboa, più intimo e artistico, e dello Shag, dalle movenze precise e coordinate. Gli incontri sono ovunque, di solito dopo le 20. lunedì scatta Swing en Montemarta, nel barrio orientale di Amposta (evmontamar­ta.org), il martedi è Big Martes, al Big Mama Swing di Calle de Sebastián elcano, a sudest (bigmamaswi­ng.com). il giovedì, Swing Madrid Night, nella Sala Ya’sta, zona Gran vía tra Chueca e Malasaña (yastaclub.net), e dal venerdì alla domenica c’è l’imbarazzo della scelta. Capita, nelle zone pedonali, di vedere coppie che si esercitano per strada. in un battibalen­o altri si avvicinano e, spontaneam­ente, le piazze diventano sale da ballo improvvisa­te. Succede spesso intorno al Matadero, l’ex mattatoio non lontano dalla stazione di atocha, oggi centro culturale a ingresso libero che alterna gli spazi concepiti nel 1910 dall’architetto luis Bellido a nuovi ambienti di design. la sua missione è promuovere la creatività: fotografia, arte, disegno (gli eventi sono segnalati sul sito mataderoma­drid.org). in attesa della serata danzante, vale la pena di visitare le grandi istituzion­i culturali della città. al Museo Nacional Centro de arte Reina Sofia, tempio del Novecento, dove non si può non ammirare il capolavoro di pablo picasso, Guernica (poco prima della chiusura c’è meno fila); la mostra in corso indaga il rapporto tra la pittura portoghese e il poeta Fernando pessoa. il Thyssen- Bornemisza conserva capolavori dal rinascimen­to alla pop art (gratis il lunedì dalle 12 alle16); fino al 27 maggio si visita una retrospett­iva sul pittore Joaquín Sorolla (1863-1923) che sembra un catalogo di moda di fine ottocento. e infine il Prado, scrigno dell’arte del Siglo de Oro. insieme, le tre istituzion­i compongono il Paseo del Arte, location indimentic­abile, e gratu-

ita, per un megaparty danzante come il Pasea Swing, il prossimo 15 aprile dalle 12 alle 14.30, con corsi e balli per tutti (ritrovo alla porta del Jardín Botánico). pochi minuti a piedi da lì, al Parque del Retiro, ogni fine settimana è facile trovare gruppi di ballerini improvissa­ti, talvolta nel palacio de Cristal, struttura di vetro e metallo affacciata su un laghetto. il 7 aprile, la Casa de Fieras, nell’area dell’ex zoo e dei giardini Cecilio rodriguez, sempre nel parco, ospita Mad for Shag. dopo, appuntamen­to nelle vicine tasca ilustrada, tipici locali per una tapa con il vermut, come al Bar Martín o La Clueca, dove si trovano a volte i soci di Mad for Swing. per ballare basta stare comodi, ma il look aiuta. le scarpe Blue Lou, le più richieste da chi danza, si provano una volta al mese all’evento Cocktails & Shoes al Cafè de Ruiz, zona Trafalgar. Spostandos­i a Malasaña, dopo una croqueta o una tortilla alla Bodega de la Ardosa, gli acquisti proseguono con gli abiti vintage di Magpie, con veri pezzi anni venti. Se Malasaña è il cuore turistico della movida, a Chueca si respira la Madrid più vera. vale la pena di prenotare da Dstage, concept restaurant di diego Guerrero, due stelle Michelin, dove si sceglie fra tre proposte gastronomi­che a sorpresa. per tapear c’è il Mercado de San Anton, rinnovato nel 2011. Chi ama la musica dal vivo a cena sceglie il Cafè Central: ogni sera è in programma un concerto. Musica, ma anche balli, nel quartiere. il 22 aprile al Cafè Berlin, dalle 20 alle 23, c’è Swing Berlin, classe aperta dalle 20.15 alle 20.45. per affrontare la notte con il ritmo giusto.

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1. la cerveceria Santa Ana (cervecería santaana.com), nella piazza omonima. 2. Il Matadero, l’ex mattatoio, ora spazio per eventi. 3. Il Café de Ruiz.

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