TRAVOLTI DA UN INSOLITO MARE
Tra le spiagge-spettacolo e nei borghi che rinascono, la Sardegna centrorientale, a giugno, è una sorpresa. Tuffi, festival, murales
L’aeroportodi Olbia è la porta di accesso a un mondo che profuma di mare e vacanze. Una volta arrivati, però, bisogna scegliere. Si può puntare alla Costa Smeralda dei resort e della vita mondana, a nord, o scendere verso qualcosa di davvero diverso: un itinerario tra borghi autentici e spiagge poco battute. Senza mai perdere di vista il mare. A 25 minuti dalle piste d’atterraggio, Cala Brandinchi, “piccola Tahiti” di San Teodoro, nasconde, tra dune basse, giardini e pinete, un fondale abbagliante per la luminosità dei granelli e la trasparenza dell’acqua. All’orizzonte, il promontorio dell’isola di Tavolara dà nome all’area marina protetta circostante. Basta mettere una maschera e nuotare verso gli scogli per scoprire i colori dei fondali di Capo Coda Cavallo: fra gorgonie e posidonie, si avvistano ricciole e murene.
Un litorale da film
La costa orientale è da sempre amata dal cinema. Da Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto di Lina Wertmüller, del 1974, alla serie tv bellica Comma 22, che George Clooney sta girando tra l’aeroporto dismesso di Olbia-Venafiorita e le spiagge. Oltre Punta Aldia, un altro arenile-spettacolo: La Cinta, le cui dune di sabbia fine, allungate per cinque chilometri tra la laguna di San Teodoro e la baia turchese, la fanno somigliare a un atollo polinesiano. All’altezza di Orosei, de-