COME SI RIGENERA IL REEF

I coralli sono i più antichi animali esistenti: le forme attuali comparvero 240 milioni di anni fa e quelle più primitive risalgono agli inizi della vita sulla terra. Sono anche le creature più longeve del pianeta. Secondo uno studio della Stanford University, alle Hawaii ci sarebbe un esemplare di corallo oro Gerardia, di 2.742 anni e un corallo nero Leiopathes di 4.265 anni. Ma non si tratta solo di preziosi monumenti viventi: i coralli sono anche utilissimi. Offrono alloggio a migliaia di specie. Un rapporto sulla biodiversità delWwf ha stimato che le barriere coralline attuali, che occupano meno dell’uno per cento dell’intero ambiente marino, ospitano più di un quarto delle specie che vivono in mare. In più servono da stazioni di pulizia, vere e proprie beauty farm, presso cui anche le specie più pericolose approdano per farsi pulire da pesci che si nutrono di parassiti della pelle. Le barriere sono anche le “trattorie” preferite per molti predatori. Tra i quali l’uomo. In compenso, sono sempre più santuari di bellezza naturale visitati da un numero crescente di turisti. Inoltre i reef proteggono le coste sia dalle onde oceaniche ,sia dagli squali più pericolosi. Oggi, però, sono in pericolo a causa dell’inquinamento e dell’innalzamento delle temperature che provoca lo sbiancamento e la morte dei coralli. Le Seychelles sono all’avanguardia nella rigenerazione delle barriere coralline (nella foto, una ragazza al lavoro al progetto presso Le Meridien Fisherman’s Cove di Mahé) sia attraverso il coral gardening in mare , sia con le coral nursery in vasca. È anche possibile partecipare a questi programmi di ripristino o come volontari o come semplici visitatori contattando le associazioni Marine Conservation Society Seychelles e Nature Seychelles, esperte in progetti di rinascita marina.