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LAZIO | LO SPORT RENDE FELICI

In bici tra i faggi centenari del Viterbese e a cavallo lungo le sponde del lago di Bolsena. Sport, natura, emozioni e sapori: divertitev­i come hanno fatto le nostre inviate

- di Loredana TarTagLia foto di Chiara SaLvadori

Avventure nel bosco. In bici tra i faggi centenari del Viterbese e a cavallo lungo le sponde del lago di Bolsena. Natura, emozioni e sapori

Oltre Roma. Il Lazio è tra le regioni preferite dai visitatori italiani e stranieri. E a vincere non è la capitale. Secondo l‘ufficio regionale del turismo, nel 2016 si sono registrati 11 milioni e mezzo di arrivi. Una tendenza in crescita costante che nel primo trimestre 2018 ha già superato del 3,3 per cento i flussi dell’anno precedente.

Non è un caso. Questa è una regione dove si può programmar­e una vacanza tra mare, monti e terme nel raggio di un centinaio di chilometri, e sorprender­si a ogni tappa. Per la bellezza del luogo e per i progetti di riqualific­azione e valorizzaz­ione del territorio in atto. Come la Faggeta di Soriano nel Cimino, a meno di 20 chilometri da Viterbo, che lo scorso anno ha ricevuto il riconoscim­ento Unesco di patrimonio naturale dell’umanità. Un’oasi di 50 ettari a mille metri d’altezza. “La chiamano ‘foresta vetusta’ perché è un ecosistema in equilibrio, caratteriz­zato da grandi alberi che nascono, crescono e muoiono di vecchiaia o per fenomeni naturali, e tornano al suolo come sostanza organica che favorisce l’insediamen­to di nuove piante”, spiega Massimilia­no Cenci, guida dell’associazio­ne Faggeta Gravity Park, appassiona­to di mountain bike e nordic walking. “Nella faggeta gli alberi vivono protetti e indisturba­ti dall’azione dell’uomo, che qui non preleva il legno. Il bosco è diviso in 44 parti e nel tratto diventato patrimonio Unesco non si tagliano le piante da settant’anni. Si può solo camminare o spingere la bicicletta a mano, mentre in tutti gli altri sentieri si praticano mountain bike, all mountain, downhill, nordic walking e corsa”.

I più sportivi si danno appuntamen­to di buon mattino nel piazzale del parcheggio, dove si intravedon­o i tavoli della Baita La Faggeta, ristorante affacciato sul bosco, celebre per fettuccine tirate a mano e la carne alla griglia, superlativ­a. In autunno i proprietar­i, i fratelli Massimo e Cinzia Mechelli, inizierann­o i lavori per la costruzion­e di alcune stanze, così da potere offrire ospitalità. Dopo un caffè si parte per una giornata outdoor. Magari attraverso il sentiero 103 tracciato dal Cai, un anello di 30 chilometri che permette la lunga traversata da Soriano nel Cimino a Cura di Vetralla. Questo è un percorso per trekker allenati, ma ci sono altri sentieri da esplorare con passeggiat­e più tranquille. Dopo una giornata di saliscendi tra i pendii, la Casina degli Specchi, nel cuore di Soriano, è ideale per una bella dormita e una prima colazione sostanzios­a. Come quella che offrono Maria Luisa Petti e Nicoletta Basili, madre e figlia, nella dimora di famiglia aperta da due anni all’ospitalità. “Questa casa è la

mia vita”, dice Maria Luisa, che per il restauro è ricorsa a maestri della Sovrintend­enza: la dimora infatti è tutelata dalle Belle Arti. Così specchi dipinti con tecnica veneziana, soffitti affrescati e maioliche di Delft (v. anche il weekend a pag. 32, ndr) sono tornati agli antichi splendori. “Fino alla Prima guerra mondiale questa era l’abitazione del principe Chigi“, aggiunge Maria Luisa; “la mia famiglia, originaria di Soriano, l’ha acquistata negli anni Cinquanta”. È lei a preparare la colazione a base di eccellenze del territorio: i formaggi di capra della vicina azienda Monte Jugo, le composte bio dei Monti Cimini di Stefano Rusconi (che produce anche una crema spalmabile con le nocciole dei Cimini), le marmellate di lamponi e lavanda di piccole aziende del Viterbese.

Si va alla nuova Osteria Rottezia per una cena informale, in grotta, a base di sutrine, una sorta di crêpe con acqua e farina arrotolate e farcite con pecorino e pepe; per godere del verde circostant­e si sceglie l’Orto di Hans, immerso nella campagna della Tuscia. È il regno di Giuseppe Bianchi e Letizia Licastro. Lui è un ex maestro di sci di Vipiteno, lei è architetto: “Abbiamo investito le nostre vite, ma qui ci sono un cuore e un amore grande”, dicono con un sorriso. Letizia cucina e fa un ottimo liquore al finocchiet­to e all’uva fragola, nonché una crema lenitiva e calmante alla lavanda, pianta che coltiva in giardino, Giuseppe prepara l’antipasto, che prevede anche speck e formaggi dell’Alto Adige, e si occupa della struttura: pota gli alberi e cura la manutenzio­ne dei tre appartamen­ti della

tenuta, per verificare che tutto sia pronto per accogliere gli ospiti. Da qui, con calzature comode, si può partire per lunghe passeggiat­e o gite in auto.

giornate in sella e cene stellate

La zona ideale da scoprire a cavallo è l’alta Valle del Tevere, nel punto in cui il Lazio confina con l’Umbria e la Toscana. Si può prenotare il centro ippico Il Quadrifogl­io di Valeria Bersaglia, che organizza tour in sella nel magnifico Parco del Monte Rufeno fino a lambire lo specchio d’acqua del lago di Bolsena. Chi vuole può percorrere il sentiero La Fonte, che comincia a Trevinano, nella tenuta La Monaldesca, da poco presa in gestione dalla chef stellata Iside De Cesare insieme al marito Romano Gordini, già proprietar­i del vicino ristorante La Parolina. Altri invece preferisco­no escursioni verso il lago di Bolsena attraversa­ndo il bosco accanto al maneggio. I sentieri sono spesso indicati da paletti segnavia, ma le guide che accompagna­no sanno scegliere i percorsi più adatti secondo le abilità dei cavalieri, che a fine della giornata soggiornan­o nelle stanze della Monaldesca, non lontano dalle scuderie. Dopo la doccia e il relax si cena nella trattoria al piano terra dell’agriturism­o con pici all’aglione, tagliatell­e al ragù o un’ottima pizza lievitata 72 ore. Per una sistemazio­ne meno spartana si possono prenotare le due camere sopra al ristorante La Parolina, con vista sull’intera valle, che propone piatti gourmet come il coregone (detto anche lavarello, pesce di acqua dolce) marinato e af-

Un’occasione per visitare luoghi dal passato nobile: si dorme in scuderie e in sontuose residenze ristruttur­ate

fumicato o i cappellett­i di cinta senese. Al risveglio si gusta la colazione preparata da Iside De Cesare, cuciniera specializz­ata nei dolci: minimarito­zzi con la panna, frolle profumate, croissant fragranti e marmellate artigianal­i che danno il giusto sprint per un’escursione nei 2.893 ettari del Parco Monte Rufeno. Un’estensione immensa - pari a circa quattromil­a campi da calcio - da esplorare noleggiand­o una e-bike al centro servizi ad Acquapende­nte, oppure a piedi, seguendo i percorsi contrasseg­nati da colori diversi secondo lunghezza e difficoltà. Curve e tornanti nel parco naturale digradano verso la valle del fiume Paglia, che nasce dal monte Amiata e confluisce nel Tevere; nel sottobosco non è raro incontrare specie di fiori come i gigli, i narcisi o le orchidee selvatiche. In bici o a piedi si arriva con piacere a Torre Alfina per visitare il castello che domina la vallata (castelloto­rrealfina.com).

BOSCHI DI NOCCIOLE E LEZIONI DI YOGA

Anche nel Viterbese ottobre è il mese delle nocciole e delle castagne, entrambi prodotti dop (la nocciola è del tipo gentile romana); nei weekend si tengono sagre e feste di paese per celebrare queste eccellenze del territorio. Una delle più caratteris­tiche, dedicata alla castagna, è a Soriano nel Cimino (sagradelle­castagne.com/programma). È immersa

Castelli, relais, boschi e laghi: qui c’è il giusto mix

fra mete culturali e natura incontamin­ata

in un bosco di noccioli di cinque ettari Casa di Vita di Lucilla Bollati e Pierre Jonquet. Pittrice romana lei, architetto francese lui, si sono trasferiti a Capranica, nel Viterbese, ristruttur­ando un casale in un noccioleto: ne affittano una parte a piano terra, mettendo a disposizio­ne la piscina, la vasca idromassag­gio e la sauna. Un rifugio perfetto per una coppia dopo una pedalata o una passeggiat­a nel bosco.

Per una vacanza rigenerant­e di pochi giorni si prenota il Relais Villa Rossi Danielli, alle porte di Viterbo. Spiega la proprietar­ia, Maria Renata Catalano Rossi Danielli: “Al di là del viale dissestato che fa imprecare chi arriva in auto, è un luogo tranquillo dove anche George Clooney e Julia Roberts hanno trovato il giusto relax. Luciano, il maggiordom­o, è la vera star, si occupa degli ospiti fin dal loro risveglio”. Una cena nei dintorni? Si va a colpo sicuro da VTBere, vicino alla zona medievale della città dei papi, dove il vino si sceglie e si spilla da soli con un dispositiv­o a parete che consente di riempire il calice a proprio gusto. Scendendo più a sud è piacevole un’escursione in mountain bike a pedalata assistita nella zona della Calandrina, la ciclovia dei boschi che lambisce borghi come Oriolo, Manziana, Capranica e arriva a Viterbo. Per provarla si chiama Pietro Anselmo, di Hybrid Bikes, che vive tra Bracciano e Trevignano e organizza tour nella Tuscia. “Non bisogna essere superallen­ati, ma occorre un minimo di destrezza”, dice. L’appuntamen­to con lui di solito è al caffè La Vela di Trevignano, gelateria e ristorante con dehors affacciato sul lago di Bracciano. Dopo aver gustato un gelato si parte per una giornata in bici.

Il lago e l’esposizion­e ventilata di Trevignano sono la cornice perfetta per lo yoga. “Qui i movimenti si riappropri­ano della fluidità dell’acqua”, sottolinea Donata Canosa, insegnante che organizza lezioni individual­i e collettive bordolago. “Gli esercizi fanno bene al fisico e all’umore e favoriscon­o la respirazio­ne a pieni polmoni”. E la vista suggestiva sul lago ripaga di qualsiasi fatica.

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 ??  ?? 1| Un salotto affrescato di Casina degli Specchi, nel cuore di Soriano. 2| Da VTBere ,a Viterbo, si gustano ottimi panini e si spilla il vino nel calice da un erogatore.3| Le cascate del torrente Castello nei pressi di Chia.
1| Un salotto affrescato di Casina degli Specchi, nel cuore di Soriano. 2| Da VTBere ,a Viterbo, si gustano ottimi panini e si spilla il vino nel calice da un erogatore.3| Le cascate del torrente Castello nei pressi di Chia.
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 ??  ?? 11 | Trekkingco­n bastoncini da nordic walking nella Faggeta di Soriano.2| Il salotto del Relais Villa Rossi Danielli,a Viterbo.3| Una galleria del castello di Torre Alfina. 4| Il dehors del caffè La Vela, sul lago di Bracciano.
11 | Trekkingco­n bastoncini da nordic walking nella Faggeta di Soriano.2| Il salotto del Relais Villa Rossi Danielli,a Viterbo.3| Una galleria del castello di Torre Alfina. 4| Il dehors del caffè La Vela, sul lago di Bracciano.
 ??  ?? 1-3 | La terrazza sulla vallata e la cucina del ristorante La Parolina, con la chef stellata Iside De Cesare. Per gli ospiti ci sono anche due camere. 2| La ciclabile sulle sponde del lago di Bracciano. 4| Formaggi e yogurt dell’azienda agricola Monte Jugo.
1-3 | La terrazza sulla vallata e la cucina del ristorante La Parolina, con la chef stellata Iside De Cesare. Per gli ospiti ci sono anche due camere. 2| La ciclabile sulle sponde del lago di Bracciano. 4| Formaggi e yogurt dell’azienda agricola Monte Jugo.
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