PURA EMOZIONE
Itinerari alla scoperta delle migliori eccellenze enogastromiche. Mettendo in agenda anche festival, concerti, gite a cavallo. Idee e spunti per ritrovare profumi antichi e godersi le novitˆ
Aottobre gli occhi sono tutti puntati lì, sul golfo di Trieste, quello specchio di mare che l’anno scorso, per la storica sfida velica, La Barcolana, ha accolto oltre duemila imbarcazioni. Uno spettacolo emozionante sia per chi, in prua, issa le vele e tocca con mano la forza del vento, sia per chi, a terra, si gode la sfida. Così hanno voluto i fondatori, mezzo secolo fa: ““Hai una barca, hai una vela? Allora puoi partecipare”.
Dal 5 al 14 ottobre, per festeggiare i 50 anni, sono in programma oltre 300 eventi. Tutta Trieste è coinvolta e l’attenzione alla salvaguardia delle risorse è altissima: lo stesso manifesto We’re all in the same boat (siamo tutti sulla stessa barca) disegnato dalla celebre artista serba (naturalizzata americana) Marina Abramović, è un appello a proteggere il pianeta.
“Valorizza lo spirito della nostra gente di mare, rispettosa dell’ambiente, solidale e pronta all’azione”, ha sottolineato Mitja Gialuz, presidente della Società velica di Barcola e Grignano. Quest’anno, poi, si può seguire la storica regata a bordo di un elicottero, di un gommone con guida, sulle terrazze vista mare o su una motonave, anche per ammirare i fuochi d’artificio nel golfo di Trieste.
E si può partecipare a una serie di tasty tour alla scoperta dei caffè letterari in città, del Carso o del Collio. Perché non solo la Barcolana, ma tutto il Friuli Venezia Giulia è da scoprire allertando i cinque sensi. Lo ha raccontato in un divertente monologo l’artista Marco Berry la scorsa estate (all’UlisseFest di Rimini), dopo aver compiuto un viaggio nella regione attraverso la vista, il tatto, l’udito, l’odorato e il gusto. Tutti i sensi, qui, sono messi alla prova, dalle Alpi all’Adriatico. “Il mare è una montagna coricata, lo puoi scalare orizzontale, ma può tirarti dentro.
Ha cinque sensi, come la montagna, che è un oceano verticale, con tutti i suoi misteri”, ha detto lo scrittore friulano Mauro Corona, di Erto.
Tutta la regione è un caleidoscopio di sollecitazioni sensoriali. Colori, sapori, suoni, immagini e profumi unici. Dal prosciutto di San Daniele al formaggio Montasio, dal frico ai cjarsons (ravioli con ripieno a contrasto tra il dolce e il salato), dai bianchi del Collio al caffè, dai tesori dell’archeologia ai capolavori del Tiepolo.
Basta poi seguire uno dei percorsi della Strada del Vino e dei Sapori del Friuli Venezia Giulia per vivere un’esperienza autentica, immergendosi nella cultura e nelle tradizioni del territorio. La strada è un unicum proprio perché abbina incontri con i protagonisti della produzione vitivinicola (otto zone doc, tre zone docg e due doc interregionali, 1.700 aziende, 80 milioni di bottiglie l’anno) e agroalimentare alla scoperta di tesori d’arte (a cominciare da Aquileia, metropoli dell’impero romano, fino a Cividale del Friuli, capitale del primo ducato longobardo in Italia, e a Villa Manin di Passariano, di impronta palladiana). Grazie alla piattaforma tastefvg.it, ognuno potrà ritagliarsi il suo percorso e prenotare visite guidate. Ancora, sarà una sorpresa per gli occhi e il gusto vivere, anche solo per un fine settimana, l’atmosfera di borghi, castelli segreti, corsi d’acqua e antichi mulini.