ROMA | SPECIALE
Un grande evento diffuso per dare il benvenuto al 2019. E poi mostre, spettacoli, nuovi spazi per l’arte. Tante buone ragioni per mettere in agenda un viaggio nella Capitale
La città in festa. Mostre, spettacoli, eventi diffusi. Tante buone ragioni per un viaggio nella Capitale
Il cielo appare come dipinto da un artista, con le pennellate calde ad accendere l’orizzonte. E le cupole e i tetti, sotto, si rincorrono in un gioco di prospettive e luci. È l’alba vista dai colli - dal Gianicolo al Palatino, da Monte Mario al Colle Oppio - a svelare la grande bellezza di Roma. Una città che piace sempre di più ai viaggiatori. Lo dicono i dati diffusi dall’Ente Bilaterale Territoriale Turismo Regione Lazio: ad agosto si è registrato un +3,45 per cento di arrivi rispetto al 2017. E per le festività e i mesi a venire non possono che confermarsi flussi da record. Complice un ricco calendario di eventi, che si apre con la Festa di Roma 2019. Il Capodanno al Circo Massimo si festeggia dalle 21 del 31 dicembre alle 21 del giorno successivo: 24 ore di performance artistiche, dj set e teatro. All’alba del 1º gennaio l’appuntamento è, invece, sui lungotevere Aventino e Pierleoni e lungo via Petroselli, con tanti intrattenimenti gratuiti, che spaziano dalla musica al cinema e all’arte. È solo l’inizio di un 2019 nel segno della cultura. Grazie all’iniziativa Nel weekend l’arte si anima,a rotazione uno dei Musei Civici apre al pubblico al costo simbolico di un euro (fino al 6 gennaio, ogni sabato sera, dalle 20 alle 24); la domenica si replica con le performance artistiche e i laboratori didattici. Gli stessi spazi culturali saranno poi protagonisti a maggio della Notte dei Musei, con iniziative speciali e mostre aperte, tutte a un prezzo scontato.
SPAZI CONTEMPORANEI
Nella Capitale bisogna tornare almeno una volta all’anno, perché c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire: i sapori che la città propone lontano dagli indirizzi “accalappiaturisti”, le mostre fuori dai sentieri battuti, le passeggiate tra la street art di Ostiense e le architetture contemporanee. Attraversato il ponte della Musica, dove in molti pedalano o fanno jogging al mattino presto, ci si ferma al Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, firmato da Zaha Hadid. All’Auditorium Parco della Musica, progettato da Renzo Piano, distante poco più di un chilometro, si viene invece per i concerti e per i festival: Libri come, dal 14 al 17 marzo,
è una grande festa della lettura, animata da conferenze, incontri con gli scrittori e laboratori; il National Geographic Science Festival, dall’8 al 14 aprile, è invece l’appuntamento per chi vuole conoscere Le Cause delle Cose.
Dall’innovazione alla storia, a Roma il passo è breve. E così, usciti dal Macro, il museo di arte contemporanea in via Nizza, che per tutto il 2019 diventa una residenza d’artista grazie a Macro Asilo - con i visitatori che possono osservare gli artisti ospiti all’opera, tra performance di teatro, danza, arte e videoarte - ci si può perdere passeggiando con piacere fra gli edifici Liberty del quartiere Coppedè, tra la Salaria e la Nomentana, realizzato tra il 1913 e il 1926 dell’eclettico architetto Gino Coppedè. Un raffinato intermezzo prima di una serata al Teatro di Villa Torlonia, dove, dal 20 al 24 febbraio, va in scena Storia di un’amicizia, tratto dalla tetralogia di L’amica geniale di Elena Ferrante. La villa, che è anche spazio museale, è un posto dove tornare in compagnia dei bambini, che giocano e sperimentano nei laboratori di robotica, programmazione e fotografia di Technotown, la ludoteca tecnologica e scientifica. Con gli abitanti del quartiere, il pranzo è all’Osteria Chiana. Alici fritte, cacio e pepe, abbacchio: fila indispensabile, servizio veloce.
È curioso aggirarsi anche tra l’archeologia industriale di Testaccio, storico rione popolare, meta oggi di intenditori tra esposizioni di arte contemporanea al Mattatoio e street food a prezzi anticrisi nel rinnovato mercato. Da non perdere un panino con “l’allesso”, manzo lessato e salsa goduriosa. L’effetto sorpresa è garantito invece di fronte all’Arco di Giano, accanto alla chiesa romanica di San Giorgio al Velabro, in quello che era anticamente il Foro Boa- rio. È qui che lo scorso ottobre ha aperto Rhinoceros, il nuovo spazio voluto da Alda Fendi all’interno di un palazzo storico, progettato e arredato da Jean Nouvel. Una piccola città d’arte dove abitare, visitare mostre, mangiare. Basta salire all’ultimo piano per un aperitivo in terrazza con panorama sulla Roma classica: il tempio di Vesta, il Palatino con le abitazioni storiche e le rovine romane, da riscoprire con la bella stagione. In primavera, i Fori di Augusto e Cesare si animano infatti con i Viaggi nei Fori, itinerari tra spettacolari videoproiezioni e ricostruzioni virtuali, accompagnate dalla voce narrante di Piero Angela. Una storia gloriosa che rivive grazie alla realtà aumentata.
ULTIMO SGUARDO SULLA CITTÀ ETERNA
I turisti più curiosi si spingono poi tra le stradine del quartiere Monti, per lo shopping alternativo in via degli Zingari, via dei Serpenti o via Urbana. L’appuntamento fisso del weekend per gli amanti del vintage è con il Mercato Monti: abiti, occhiali retrò, bijoux d’epoca e occasioni tra i banchi nell’ex garage di un hotel. Mangiare e fare shopping fino a mezzanotte? A Roma si può a la Rinascente di via del Tritone, dove, oltre che per gli acquisti griffati, si va per una cena gourmet in uno dei ristoranti in terrazza. Ma, per uno spuntino con vista, basta salire al Café Colbert, all’interno di Villa Medici. In fondo al salone, c’è una finestra con un balconcino: Roma è tutta lì, in uno sguardo.
Dalla scienza alla musica, dall’arte alla gastronomia, a Roma, c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire. O da riscoprire