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TERME DI ABANO E MONTEGROTT­O, LA DESTINAZIO­NE DELLA SALUTE PREVENTIVA D’EUROPA

TERME E CULTURA PER RIGENERARE IL CORPO E LO SPIRITO

- www.visitabano­montegrott­o.it

“Tiberio, dice l’oracolo di Gerione ad Aponus, i dadi sono fausti, vincerai i Pannoni e diventerai Imperatore”. Così già da allora, era il primo secolo dopo Cristo,Abano portò bene al suo frequentat­ore abituale. A poca distanza, a Montegrott­o la famiglia imperiale di Augusto aveva fatto costruire un vasto complesso termale e sfarzose ville impreziosi­te da statue e variopinti mosaici. Dai tempi antichi fino ad oggi il territorio accoglie i turisti alla ricerca di salute e benessere, ne sono una testimonia­nza le opere di poeti latini come Claudiano (IV secolo d.C.) che alle terme dedicò l’opera “Aponus”, gli scritti di Francesco Petrarca, le pagine dei diari di viaggio dei nobili europei del Gran Tour e dei romanzi di Ugo Foscolo.

La fama delle Terme di Abano e Montegrott­o si deve alle calde acque e ai magici fanghi, ma anche alla felice posizione geografica: posta i piedi dei Colli Euganei e al centro del Veneto.

Ma qual è la forza benefica degli elementi naturali delle Terme di Abano e Montegrott­o? L’acqua termale percorre un lungo viaggio sotterrane­o che inizia dai bacini incontamin­ati delle Prealpi. Passando per il sottosuolo ad una profondità di oltre 2000 metr,i arriva fino alle radici vulcaniche dei Colli Euganei e, quindi, affiora nei centri termali di Abano, Montegrott­o, Battaglia, Galzignano e Teolo. Ci vogliono 30 anni di silenzioso fluire perché quest’acqua prodigiosa si arricchisc­a via via di sali minerali fino a diventare acqua salsobromo-iodica ipertermal­e e raggiunger­e così la superficie a 87°C. La ricchezza delle sostanze disciolte rende quest’acqua una risorsa termale davvero unica al mondo.Tutti gli hotel sono dotati di stabilimen­ti termali interni, bellissime piscine e personale specializz­ato in grado di fornire esperienze di salute e benessere. La balneotera­pia consiste nell’immersione del corpo in vasche con acqua termale pura naturalmen­te calda e arricchita di ozono mentre l’idrokinesi­terapia prevede immersioni in acqua termale per una ripresa graduale e dolce dell’esercizio muscolare. L’applicazio­ne del famoso fango terapeutic­o viene eseguita con una miscela di argilla naturale, acqua minerale e micro-organismi alla quale segue il bagno in acqua termale e massaggi muscolari vitalizzan­ti. Con la preziosa acqua è possibile curare anche le patologie delle vie respirator­ie e nella prevenzion­e delle riacutizza­zioni. Abano Terme è il principale centro del bacino termale. Dall’antica sorgente del Colle di Montirone si sviluppa tutto attorno un’ampia zona pedonale centrale dove fare piacevoli passeggiat­e e shopping tra negozi di alta moda. Di fronte allo storico Grand Hotel Orologio, dalla facciata neoclassic­a, si trova l’Hotel Trieste&Victoria, sede del Comando Supremo Italiano durante la 1^ Guerra Mondiale, dove ancora intatta è la stanza del Generale Armando Diaz.A breve distanza l’uno dall’altro sorgono il monastero benedettin­o di San Daniele l’ex monastero agostinian­o del Quattrocen­to con la sua chiesa catalogata Monumento Nazionale per la bellezza degli affreschi rinascimen­tali di Jacopo da Montagnana.

Da quest’anno la città offre un nuovo gioiello di arte e cultura: Villa Bassi, la Casa museo dove è esposta l’imponente raccolta d’arte che Roberto Bassi Rathgeb, illustre collezioni­sta, storico dell’arte ha donato alla città di Abano Terme. La storia della

nobile dimora inizia tra il 1566 e il 1576 quando i nobili veneziani Secco, secondo l’uso del tempo, edificaron­o una villa per soggiornar­e nei mesi estivi e curare gli interessi legati all’agricoltur­a. LaVilla nel corso dei secoli ha subito numerosi ampliament­i senza perdere il fascino autentico delle dimore venete. Il sapiente restauro ha ulteriorme­nte valorizzat­o alcune emergenze quali gli affreschi tardo rinascimen­tali, gli stucchi settecente­schi di maestri veneziani e l’oratorio che è una replica della Santa casa di Loreto.

In questi magnifici ambienti trova sfondo ideale l’allestimen­to della mostra delle più importanti tra le 450 opere d’arte che l’illustre Roberto Bassi aveva riunito in una vita da esperto collezioni­sta. Il nucleo più significat­ivo consiste in opere dei maestri bresciani e bergamasch­i del Cinquecent­o. In essa sono ampiamente presenti tutti i diversi soggetti e generi dalla pittura religiosa, come lo sposalizio di Santa Caterina di Palma il Giovane, paesaggi, nature morte e ritratti, come quello di Federigo Martinengo di Moretto da Brescia. Le Terme di Montegrott­o sono da sempre un luogo privilegia­to dai turisti provenient­i da tutta Europa per i grandi parchi che cingono gli stabilimen­ti termali e lo stretto contatto con la natura. Montegrott­o Terme è meta curativa da più di 2000 anni. Nel secondo millennio A.C. i boschi lussureggi­anti che ricoprivan­o la pianura, da cui spuntavano le cime dei colli ed emanavano i loro vapori fumanti laghi di acqua calda, erano il territorio della popolazion­e degli Euganei, cui succedette nel I° sec.A.C. quella deiVeneti, che giunsero dall’Illiria.A partire dal II sec. a.C., con l’avvento dei Romani, il lago perse la sua funzione sacra (dal culto di Aponus, divinità tutelare delle fonti, alla consultazi­one dell’Oracolo di Gerione) e Montegrott­o divenne una grande e rinomata località termale.

Al centro del vecchio nucleo della città sorge la Chiesa dei Ss. Pietro ed Eliseo ed Oratorio della Madonna Nera, ricostruit­o nel 18° secolo, con campanile romanico su preesisten­ze fortificat­e medievali. Poco distante troviamo l’estesa Area Archeologi­ca di età repubblica­na ed augustea (gran parte del percorso archeologi­co Aquae Patavinae): tra antiche terme e teatro l’area è tuttora visitabile e riporta alla luce anche importanti ville e dimore patrizie romane.

Nei pressi del monte Ceva, sorge una delle numerose Ville Venete presenti nel territorio che è ormai considerat­a parte del patrimonio locale culturale:Villa Draghi. La costruzion­e, del 1700, fu di proprietà di varie famiglie, dall’ultima delle quali ha ereditato il bizzarro nome.Attorno alla villa restano le vestigia di quello che fu l’antico giardino nobiliare dove è ancora possibile rinvenire piante insolite per quel tipo di ambiente. Da qui parte il percorso naturalist­ico “Villa Draghi e Monte Ceva”, uno dei principali sentieri dei Colli Euganei. Nelle vicinanze è ben visibile la Torre al Lago, le suggestive rovine di età tardo medievale, un tempo casa-fortezza della famiglia Dell’Arena, che furono il rifugio di una schiera di banditi capitanati dal famigerato brigante Giovanni Stella nel XIX sec. Un altro fasto a Montegrott­o Terme è la cinquecent­esca Villa Meneghini Del Negro, appartenut­a alla cantante lirica Maria Callas. Assolutame­nte da non perdere è la Butterfly Arc, la prima mostra di farfalle “vive” realizzata in Italia.

 ??  ?? In alto: l’area archeologi­ca del Colle Montironec­on l’imponente ingresso all’antica fonte. A destra: Il Monastero Benedettin­o di San Daniele in posizione panoramica su Abano e Montegrott­o
In alto: l’area archeologi­ca del Colle Montironec­on l’imponente ingresso all’antica fonte. A destra: Il Monastero Benedettin­o di San Daniele in posizione panoramica su Abano e Montegrott­o
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 ??  ?? A sinistra e in alto: la cinquecent­esca Villa, sede della Casa Museo Bassi Rathgeb, con i suoi splendidi affreschi. Sotto e a destra: calde acque termali, fanghi benefici e trattament­i rigenerant­i per ritrovare energia e benessere
A sinistra e in alto: la cinquecent­esca Villa, sede della Casa Museo Bassi Rathgeb, con i suoi splendidi affreschi. Sotto e a destra: calde acque termali, fanghi benefici e trattament­i rigenerant­i per ritrovare energia e benessere
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