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Luoghi magici Da visitare senza fretta e in tutto relax

EspEriEnzE di viaggio slow chE rEndono il soggiorno indimEntic­abilE

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Se si è amanti di paesaggi e atmosfere fiabesche, la giusta vacanza non può non avere tra le mete una terra come la Basilicata, dove il viaggio diventa importante tanto quanto la destinazio­ne da raggiunger­e, dove la scoperta della realtà locale, dei suoi piccoli borghi, delle sue tradizioni ancestrali e la conquista di bellezze paesaggist­iche mozzafiato è una costante che accompagna il viaggiator­e durante tutto il suo soggiorno lucano, conferendo alla vacanza un ritmo slow che rende tutto più intenso.

Ad arricchire il panorama quest’anno si aggiunge il programma di eventi di Matera Capitale della Cultura Europea 2019. Città antica, culla di storia e fascino, patria dei magici Sassi riconosciu­ti Patrimonio Unesco insieme al Parco Archeologi­co delle Chiese Rupestri della Murgia Materana. Passeggiar­e tra i vicoli di Matera illuminati da luci calde, sentire gli odori della cucina tipica e sfiorare le opere di grandi artisti come Dalì, allestite tra le famose abitazioni di un tempo, è come entrare in un sogno.

Per coloro che sono a caccia di privacy e intimità non può passare inosservat­a l’anima verde della regione, rinvenibil­e già tra le strade del capoluogo, Potenza, in cui il trekking urbano si trasforma facilmente in pic-nic grazie alle aree verdi che circondano la città. Una forza che si esprime al meglio con il Parco Nazionale del Pollino, in cui esplode una natura selvaggia abitata da esemplari faunistici rari e arricchita da molteplici tipicità botaniche.Anche ilVulture vanta un’area verde alquanto suggestiva, la Riserva del Vulture con i laghi di Monticchio. Di origine vulcanica, questi ultimi ben si coniugano con la ricerca di quel senso di serenità che mette in armonia con il mondo. E, ancora, le romantiche Cascate di San Fele o la Riserva dei Calanchi di Montalbano Jonico sono luoghi altrettant­o speciali da aggiungere alla lista di chi è in cerca di tranquilli­tà, così come le terme di Latronico e di Rapolla, rifugi ad hoc per i più pigri. Camminare, andare in bici, respirare aria buona, fare sport all’aperto o sempliceme­nte seguire i caratteris­tici sentieri che conducono ad antichi santuari arroccati su colli dai lineamenti morbidi o su montagne severe sgombera la mente dai pensieri che affollano la quotidiani­tà, arricchend­o la parentesi evasiva con momenti enogastron­omici o con excursus storico-culturali.

È fra i Castelli di federician­a memoria in Melfi, Lagopesole e Venosa, che si avverte forte la voce della storia.Antichi borghi in cui si possono ammirare, indisturba­ti, i tanti tesori artistici e culturali custoditi fra le mura di Musei e chiese, fruendo al contempo di rievocazio­ni storiche come il Mondo di Federico II all’interno del Castello di Lagopesole o la Storia bandita nella Grancia di Brindisi di Montagna o, spostandoc­i a est, il Parco letterario di Isabella Morra, a Valsinni, il Parco Carlo Levi di Aliano e il Parco letterario di Tursi dedicato ad Albino Pierro che invita ad un viaggio affascinan­te per perdersi nel silenzio e nella bellezza della Rabatana, antico quartiere arabo.

E per gli amanti del mare, la Basilicata propone i suoi litorali insigniti di “bandiera blu”. Magica e tutta da scoprire la costa tirrenica, 30 km di piccole località ricche di antichi palazzi e luoghi di culto che si affacciano su una costiera dominata dal Cristo di Maratea e caratteriz­zata da calette e insenature raggiungib­ili solo da mare. Più adatta alle famiglie, invece, la costa jonica, connotata da larghe spiagge e villaggi attrezzati ma anche da un valore culturale alquanto importante dato dai siti archeologi­ci presenti.

Ogni angolo della Basilicata regala emozioni e suggestion­i diverse soddisface­ndo pienamente, da un lato, la necessità conclamata di rompere la routine, di spezzare la frenesia della quotidiani­tà per ritrovare il lato off della vita, avulso dai rumori della città, e, dall’altro, il desiderio latente di rivivere la dimensione ludica sia direttamen­te, attraverso esperienze estreme, sia tuffandosi nel magic-wonderland offerto da eventi particolar­i sparsi su tutto il territorio.

“Gioco” e “libertà”, in particolar modo, si sono affermate negli ultimi tempi come parole d’ordine in una nuova tipologia di vacanza, in cui prevale la tendenza al cambiament­o, quello interiore, dovuto al superament­o dei propri limiti. Ecco allora che il viaggio si trasforma in avventura, in gioco, in sfida col proprio io. L’entroterra lucano offre una vasta scelta in linea con questa tendenza. Dai centri delle Dolomiti Lucane, Pietrapert­osa e Castelmezz­ano con il Volo dell’Angelo, si passa a San Costantino Albanese con il Volo dell’Aquila, fino a Sasso di Castalda con il Ponte alla Luna. Esperienze forti inserite in panorami unici. Strapiombi che si aprono sulla macchia mediterran­ea lucana, vivibili solo con un atto di coraggio conquistat­o lungo i cammini suggestivi che portano agli impianti e che attraversa­no i dolci borghi somigliant­i a presepi, che accompagna­no gli avventori con i profumi della propria identità, quella conservata nelle tradizioni, quella che trapela dall’enogastron­omia del luogo (ben 17 i prodotti a marchio IGP, IGT, DOC e DOCG), quella che si manifesta con sagre e feste religiose. La Basilicata è anche terra di magie, di antichi rituali e credenze che si rinnovano ogni anno con appuntamen­ti che seguono e segnano l’alternarsi delle stagioni. Libertà e creatività sono vivibili infine anche in siti come il Museo scenografi­co di Sant’Arcangelo, l’Archeoparc­o del Basileus di Bargiano, la Cripta del peccato orginale di Matera, il Museo multimedia­le CERA di Rapone e l’Ecomuseo Sandro Berardone di Rotonda .

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 ??  ?? Sotto: il borgo innevato di Castelmezz­ano,nelle Dolomiti Lucane. A destra: il canyon creato dal torrente Raganello visto dalla Timpa di San Lorenzo,nel Massiccio del Pollino.
Sotto: il borgo innevato di Castelmezz­ano,nelle Dolomiti Lucane. A destra: il canyon creato dal torrente Raganello visto dalla Timpa di San Lorenzo,nel Massiccio del Pollino.
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 ??  ?? In alto da sinistra: Matera vista dal Belvedere di Murgia Timone.Lagane e ceci, piatto semplice e genuino della tradizione lucana.Sopra: i Laghi di Monticchio, nati dalle profondità del Vulcano Vulture.A destra: un momento dello spettacolo “La città dell’Utopia” a Campomaggi­ore Vecchio.
In alto da sinistra: Matera vista dal Belvedere di Murgia Timone.Lagane e ceci, piatto semplice e genuino della tradizione lucana.Sopra: i Laghi di Monticchio, nati dalle profondità del Vulcano Vulture.A destra: un momento dello spettacolo “La città dell’Utopia” a Campomaggi­ore Vecchio.
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