Sciare senza confine.
Il bello di Les Deux Alpes: neve in abbondanza e divertimento per tutti
La
neve, a Les Deux Alpes, è una garanzia. Anche in aprile. Assicurata dal Glacier de Mantel, ghiacciaio a 3.600 metri, e dal sistema di innevamento artificiale che copre i pendii sopra i 1.300 metri di Mont de Lans. Da questo villaggio e da Vénosc, sul versante opposto, con i rispettivi due alpeggi, nasce il nome della località nel dipartimento francese dell’Isère, a due ore dal confine italiano, amata dagli sciatori per le sue spassosissime piste (ben 96) servite da 46 impianti di risalita. “Ci sono anche 15 chilometri di tracciati, con più di 2.200 metri di dislivello, che scendono dai 3.568 metri del Dôme de la Lauze”, precisa il maestro di sci Jonathan Lefort. Altitudini e distanze non devono però spaventare: sul ghiacciaio si dipanano in prevalenza piste facili. “Comunque alcune nere sono fra le più belle del carosello”, aggiunge Lefort. “La Pierre Grosse 1, che scende dal ghiacciaio sul lato settentrionale, verso La Fee, mantiene sempre
una qualità della neve ottima. E la vicina Pierre Grosse 2 non viene mai battuta”.
A differenza di altre località, i principianti trovano piste adeguate anche in quota: in cima a Les Crêtes, a 2.100 metri di altitudine, li accolgono un tapis roulant e le facili Bellecombe e Jandri. Quest’ultima, aperta da un paio di anni accanto alle più impegnative nere, come la Valentin, ha facilitato la discesa in paese, ammorbidendo la fama “agonistica” della località. Il freeride, altro vanto di Les Deux Alpes, si pratica sui fuoripista di Chalance, Vallons du Diable, les Posettes, Bellecombes ela Selche.
Nella
grotta del ghiaccio
Un’altra attività che regala un surplus di adrenalina è il volo in parapendio. Si parte (e atterra) con gli sci ai piedi dal Vallon du Diable, con un’emozionante veduta sui pendii che sovrastano il villaggio di Vénosc. Divertimento garantito anche con le fat bike, le bici dalle gomme larghe.
Il panorama più bello lo assicura il belvedere a 3.400 metri della cima del Soreiller, raggiungibile con gli sci o con una passeggiata di cinque minuti dall’arrivo della funicolare. La passerella di sette metri che si getta sul vuoto, sospesa sui 1.500 metri della Valle della Selle, regala una vista a 360 gradi sul massiccio des Écrins. Uno spettacolo unico. È un’esperienza inconsueta anche la visita alla Grotta di ghiaccio (grottedeglace.com), con sculture ispirate ai personaggi di Disney,
alla storia dell’evoluzione umana e al mondo acquatico. Divertente, e adatta a tutta la famiglia, è la BouéeLuge, la rampa innevata per saltare con i ciambelloni e atterrare su un soffice, immenso cuscino.
gli artigiaNi di véNosc
Vénosc, uno dei due paesi che hanno dato il nome a Les Deux Alpes, merita sicuramente una visita. Sulle strade acciottolate si affacciano vecchie case alpine, la chiesa romanica, le vetrine di negozi di artisti e artigiani, come Ça Tourne, laboratorio di ceramica, e l’atelier di Robert Mensah, che crea sculture in legno. Frizzante e amata dai giovani che affollano piste e locali per il doposci, apprezzata anche dalle famiglie, Les Deux Alpes mette in scena, tutto l’anno, un nutrito programma di eventi. Come Junior Foliz, dal 15 al 19 aprile, con attività dedicate ai piccoli, e, il 27 e 28, la prima edizione di Snow to bike, discesa dal ghiacciaio al villaggio di Vénosc, sugli sci e in mountain bike.
A Les Deux Alpes il divertimento è assicurato anche in estate, grazie alle piste sul ghiacciaio e a uno dei maggiori bike park delle Alpi. Aspettando il collegamento che unirà la località all’Alpe d’Huez .Se ne parla da decenni, ma il progetto si avvicina al traguardo: la stagione 2022-2023 vedrà la connessione tra i due grandi comprensori del massiccio dell’Oisans, nell’Isère. E sarà una delle maggiori aree bianche d’Europa.