Mangiare divinamente.
Inaugurano corsi di cucina nella Fattoria dei papi, a Castelgandolfo
le mangrovie o uscite di snorkeling. La sera, si cena a piedi nudi sulla spiaggia, con le torce che illuminano il mare e le note della malaika, musica d’amore swahili, a rendere tutto più romantico. C’è anche la Swahili communal dinner: si mangia seduti al tavolo con altri ospiti, per gustare pietanze speziate, chiacchierare e riscoprire il piacere dello stare insieme.
una cantina nell’oceano
La capacità di offrire esperienze uniche è d’altronde uno dei fiori all’occhiello di Constance Hotels & Resorts, che a Mauritius sorprende gli appassionati di vino con due tra le cantine più grandi e fornite dell’Oceano Indiano. Quella del Constance Prince Maurice , ad esempio, misura 175 metri quadrati e custodisce 25mila bottiglie provenienti da ogni angolo del mondo. Compresa un’interessante selezione di Champagne Brut, Rosè e Vintage. L’altro tesoro è al Constance Belle Mare Plage, dove si cena al Blue Penny Cellar tra 15mila etichette: ambiente ricercato, delicatezze culinarie e formaggi da accompagnare a un calice di Sauternes.
I resort mauriziani sono meta per palati raffinati e non a caso fanno da cornice, a marzo, al Festival Culinario Bernard Loiseau. Il prestigioso concorso gastronomico raduna chef stellati e bar tender più promettenti che danno prova del loro estro con abbinamenti cibo, vino e influenze mauriziane. Tra le novità da provare tutto l’anno c’è invece l’esperienza Around Wine: dopo aver scelto la bottiglia preferita insieme al sommelier, lo chef crea appositamente per l’ospite un menu gourmet su misura. La perfetta conclusione di una giornata che si trascorre tra i campi da golf Legend e Links, gite in barca e trattamenti alla U Spa.
l’arte di mixare i sapori
Cucina d’autore si gusta anche al Constance Lemuria, sull’isola di Praslin, alle Seychelles. A firmare il menu è lo stellato Jordi Vila, che parte dai ingredienti locali - pesce fresco, foglie di curry, cavoli, melanzane, ananas e mango - per creare piatti dallo stile inconfondibile. Ma diversi, per ciascuno dei cinque ristoranti del resort. Ecco allora che al The Nest si cena con vista su Anse Kerlan a base di pietanze creole e frutti tropicali: da provare, il sorbetto al cocco. Al Takamaka si ordina ceviche e sushi. L’impronta fusion caratterizza anche la proposta gastronomica del Constance Ephelia ,a Mahè, e in particolare del suo Cyann. Casual chic a pranzo, elegante di sera, stuzzica il palato con il maguro tataki (tagliata di tonno) e con piatti che combinano la raffinatezza della cucina francese alla freschezza dei sapori asiatici. Dim sum, noodle e verdure saltate nel wok si assaggiano da Adam & Eve, mentre il Seselwa celebra la tradizione culinaria delle Seychelles.
il risveglio sul dhoni
Nel team di Constance Hotels & Resorts è di recente entrata a far parte anche Rosanna Davison, ex Miss Mondo e ora esperta nutrizionista, che in collaborazione con gli chef del gruppo e con il medico naturopata Chase Webber, ha messo a punto un menu salutare e leggero, perfetto per chi a tavola cerca gusto e benessere. Piatti che soddisfano gli occhi e il palato. E così, di mattina, nei ristoranti del Constance Halaveli e Constance Moofushi, alle Maldive, è sempre possibile trovare un corner con proposte healthy: frutta fresca, centrifughe energizzanti e antiossidanti, prelibatezze a basso contenuto calorico, ma gustose, come la cheesecake con cioccolato e zenzero. La colazione può anche diventare un momento speciale. Al Constance Halaveli, ad esempio, si può fare in coppia su un dhoni, imbarcazione tradizionale, con un cameriere che cucina al momento diverse portate dolci e salate. Ancora più romantico è il Sandbank Breakfast del Moofushi: un tavolo per due apparecchiato su una lingua di sabbia candida, con l’acqua che lambisce le sedie. In mano, un cocktail analcolico o un calice di Champagne. Difficile immaginare un risveglio migliore.