La strada che porta a domani.
Città ecologiche e high-tech. Trasporti futuristici e musei esperienziali
Sono quasi pronte alcune delle metropoli nuove di zecca destinate a cambiare la geografia internazionale. Si intensificano in tutto il mondo i test per i taxi volanti, le auto a guida autonoma, i treni ultraveloci. Nel 2019 cadranno molti confini fra l’oggi e il futuro, i prototipi e il quotidiano, la cronaca e la fantascienza. Il nuovo ingresso al terminal 3 dell’aeroporto di Dubai non sembra il tunnel a raggi X dello spazioporto marziano di Total Recall - Atto di forza (1990)? Solo camminandoci dentro, controlla i documenti e riconosce i passeggeri in transito. Ecco i flash forward, le visioni future, da provare adesso.
NUOVE METROPOLI
La prima città-foresta antismog nascerà nella Cina meridionale entro il 2020 e ospiterà fino a 30 mila abitanti. A progettarla, l’italiano Stefano Boeri. Liuzhou Forest City sarà in grado di assorbire circa diecimila tonnellate di CO2 l’anno e 57 di polveri sottili, e produrrà fino a 900 tonnellate di ossigeno. E case, uffici, alberghi, scuole saranno ricoperti di vegetazione.
C’era una volta Il Cairo. La futura capitale amministrativa d’Egitto, per ora, si chiama Nac (New Administrative Capital). I lavori sono già iniziati e sul sito ufficiale sono in vendita le prime 2.048 abitazioni: la megalopoli ospiterà sei milioni e mezzo di persone tra il Nilo e il canale di Suez. Con un parco divertimenti più grande di Disneyland, 200 chilometri quadrati di verde e un palazzo presidenziale grande otto volte la Casa Bianca. Tutto secondo il progetto dello studio
statunitense Skidmore, Owings & Merrill (Som), lo stesso a cui si deve anche il Burj Khalifa, il grattacielo dei record di Dubai. Nac è la prima di una serie di new town in arrivo nel mondo arabo, come Duqm, in Oman ,e Neom, città ipertecnologica che l’Arabia Saudita sta costruendo sul Mar Rosso. Un immenso centro “diffuso”, venti volte più grande di Roma, che si allargherà nel deserto. E sarà pronto nel 2030. stefanoboeriarchitetti.com, hdb-reservation.com (per Nac, in arabo), som.com, duqm.gov.om, neom.com
VELOCI E SICURI
“Velocità Warp, signor Sulu”, ordinava James T. Kirk, comandante dell’Enterprise, la nave spaziale di Star Trek, dal 1966 una delle più note serie televisive di fantascienza. Con il suo Boeing 787 Dreamliner, la compagnia di bandiera Qantas copre da marzo 2018 i 14.498 chilometri della rotta Londra-Perth senza scalo in poco più di 17 ore: oggi, il modo più veloce per arrivare in Australia. L’aereo cambia traiettoria seguendo i venti migliori. Come un veliero (da 1.250 € a/r).
Su rotaia, invece, mentre continuano i test per l’Hyperloop, il treno-capsula di Elon Musk, pensato per coprire la tratta San Francisco-Los Angeles in 30 minuti (o Dubai-Abu Dhabi in 12), l’ultima mossa è del Giappone. Per le Olimpiadi di Tokyo 2020 sarà sui binari lo Shinkansen Supreme, il più leggero e tecnologico dei mitici treni giapponesi, per collegare Tokyo Osaka: luci intelligenti, sedute ergonomiche,
a punte di 300 chilometri orari, con un consumo di energia inferiore del sette per cento rispetto alla versione precedente. Sono invece già prenotabili treni-jet come lo Shanghai Maglev, a levitazione magnetica che, tra il centro e l’aeroporto di Pudong ,in Cina, supera i 430 chilometri orari (otto minuti, da 8 €). O il Fuxing Hao di China Railway, che unisce Pechino e Shanghai con scatti sui 350 orari (viaggio di 3 ore e 57 minuti, da 90 €). Nuove velocità che, pensando alla
liberalizzazione del mercato europeo delle rotaie, nel 2020, possono fra già sognare un “metrò Europa” con frequenze e prezzi che potrebbero rendere veramente il continente un’unica, grande città. qantas.com, hyperloop.global, global.jr-central. co.jp/en/, www.smtdc.com/en, chinatrainguide.com
DECOLLO VIRTUALE
Realtà virtuale? Nel 2019 è compresa nel biglietto. #FlixVR Journey è il servizio attivo sui FlixBus, bus low cost che negli Stati Uniti, tra Nevada e California, offrono un visore a 360 gradi con 50 videogiochi immersivi già caricati. Obiettivo: fare conoscere questa tecnologia a tutte le generazioni. È Alaska Air la prima compagnia a offrire intrattenimento virtuale su una decina di voli da Seattle a Boston eda Boston a San Diego, mentre al Terminal 5 di British Airways, a Londra Heathrow, si può provare un viaggio in business class indossando il visore per sperimentare con la realtà virtuale (a 360 gradi e in 3D) il servizio a 5 stelle della cabina Club World. E sono in molti, pare, a chiedere, dopo la visione, un last minute upgrading alla classe regina. In altri casi il tocco digitale completa l’esperienza laddove la geografia, o il meteo, non collaborano. Visit Wales eil Wildlife Trust of South and West Wales hanno investito in progetti di realtà virtuale come Dolphin Dive, che consente di sperimentare, anche se non è la stagione giusta, l’incontro ravvicinato con un delfino gallese.
Il traguardo sarà fare il turista standosene sul divano? First Airlines è il locale di Tokyo che propone viaggi virtuali al cento per cento a Roma, New York o alle Hawaii. Da godere accomodati negli interni di un vero Airbus A310, con le hostess che illustrano le procedure di sicurezza, fanno indossare i visori e annunciano il decollo virtuale per un viaggio oltreoceano di due ore (un’esperienza da 54 €). Forzature? Innocui videogiochi? No, sostengono gli esperti: una tendenza con cui tutto il turismo si dovrà confrontare. “I visori saranno sempre più piccoli, leggeri, da indossare come occhiali”, annuncia Aaron Walsh, direttore dell’Immersive Education Initiative di Boston. “Scompariranno i cavi e, poco dopo, avremo chip e sensori impiantati nel corpo per potenziare vista e udito. Il tutto entro un decennio: i test nei laboratori di ricerca sono partiti da anni”. global.flixbus.com, alaskaair.com, britishairways.com, visitwales.com, firstairlines.jp/japan/en_index.html
IL VIAGGIO È AUMENTATO
Per ora, intanto, e per fortuna, la realtà aumentata, virtuale, interattiva può servire a integrare e migliorare, piuttosto che a sostituire il viaggio. Zoe è il primo assistente virtuale per navi da crociera. Piccolo, facile da usare, dotato di un sistema vocale all’avanguardia, è stato presentato a febbraio per la nave Msc Bellissima. Entro l’anno sarà su Grandiosa, nel 2020 su Virtuosa. Basta un “Ok Zoe!” per attivare il sistema e trovare risposta, in sette lingue, a un centinaio di domande relative ai servizi di bordo. Un’evoluzione del programma digitale MSC For Me, che utilizza schermi interattivi e informativi per gestire prenotazioni al ristorante, escursioni a terra, trattamenti benessere e attività sulla nave. Personalizzazione e interattività anche a bordo di Regal Princess e Caribbean Princess con l’Ocean Medallion, una sorta di smartwatch molto intuitivo.
Reparto bagagli? Grazie alle digital tag bag, sempre più diffuse etichette elettroniche lanciate da compagnie come Lufthansa, Qantas e British Airways ,le valigie sono identificate con dispositivi di lettura Rfid e codici a barre, spedite automaticamente e consegnate senza intoppi. Easyjet vuole mettere fine invece ai dubbi sulle dimensioni del trolley con la possibilità, da febbraio, di misurare il bagaglio con un’app a realtà aumentata: basta inquadrare l’oggetto in questione e si evitano sorprese al check-in. msccrociere.it, crociereprincess.it, lufthansa.com, easyjet.com
IL COLORE DEI BITCOIN
Le valute digitali promettono di rivoluzionare gli attuali metodi di pagamento. Ma come sarebbe un mondo fatto solo di Bitcoin, la criptovaluta digitale apparsa nel 2009? A Lubiana, in Slovenia, terra di startup, la gente trascorre giornate nel centro commerciale Bitcoin City, dove ogni negozio accetta la criptovaluta
I nuovi treni, taxi, auto, ecologici, veloci e intelligenti, cambieranno radicalmente il modo di viaggiare
e opera tramite tecnologia blockchain (che garantisce una condivisione sicura e immutabile di dati). Accoglie 21 milioni di visitatori all’anno, quattromila aziende e offre oltre diecimila prodotti. E ancora, 70 bar e ristoranti, un parco acquatico, un cinema, una sala da concerto.
Esperimento simile in Australia ,ad Agnes Water, nel Queensland, dove quasi tutti gli esercizi commerciali (resort, tour operator, ristoranti, pub) accettano, oltre ai Bitcoin, anche i Litecoin, comparsi nel 2011, e gli Ethereum, del 2015, ognuno con modalità e protocolli di scambio specifici. btc-city.com (anche in italiano), visitagnes1770.com.au
IO GUIDO DA SOLA
Le auto a guida autonoma sono il futuro. Ma dove è possibile testarle o anche solo vederle in azione? Ad Arlington ea Frisco, Texas, chiunque può prenotare da fine 2018 una corsa su un percorso prestabilito nel traffico delle due cittadine su un furgone a guida autonoma della società Drive.ai (serve l’app scaricabile in territorio americano). A Phoenix ,in Arizona, Google ha appena lanciato invece il suo primo taxi a guida autonoma, Waymo One, al momento solo per utenti selezionati tra chi si mette in lista sul sito omonimo. La flotta self-driving, disponibile 24 ore su 24 su un’area di 200 chilometri quadrati, è stata sviluppata da Waymo, azienda del gruppo Alphabet. Sono taxi bianchi (c’è anche il Tir) con il logo di Waymo sulla fiancata, costati mesi di test e milioni di chilometri di prova su strada.
Su questo tema si è discusso a inizio gennaio al Ces di Las Vegas, dove si incontrano le startup impegnate sulle soluzioni per le megalopoli del futuro. Tra le idee, i garage a parcheggio autonomo: si lascia l’auto all’ingresso e lei cerca un posto libero senza bi-
I musei dell’innovazione, l’arte contemporanea, i viaggi virtuali sono oggi finestre sul domani che verrà
sogno di assistenza. Applicato, prima o poi, a tutti i parcheggi urbani, sarà una rivoluzione. Inrix, società di servizi alla mobilità, ha calcolato nel 2017 il tempo perso a cercare un posto auto in vari centri europei: a Londra sono 44 ore l’anno, a Francoforte 65. Oltre tre giorni della propria vita. Il servizio dovrebbe essere sperimentabile a breve presso il Mercedes-Benz Museum di Stoccarda, una costruzione ispirata alla molecola del Dna, dove si trova tra l’altro una collezione di prototipi. Da non perdere Vision Urbanetic, veicolo elettrico a guida autonoma componibile in modo automatico: con un pulsante si converte, da furgone per le merci, in un pulmino per 12 passeggeri. drive.ai, waymo.com, ces.tech, mercedes-benz. com/en/mercedes-benz/classic/museum
VOLANDO SULLA CITTÀ
Erano la promessa di tutti i film di fantascienza. A Parigi sarà possibile provare, direttamente sulla Senna, i primi taxi volanti, seppure di poco. I Sea Bubbles, progettati dall’omonima startup d’Oltralpe, trasportano cinque persone. Le ali, nella parte inferiore del mezzo, sollevano il veicolo dall’acqua di 70 centimetri per ridurne l’attrito, un po’ come il Landspeeder, l’overcraft di Luke Skywalker in Guerre Stellari del 1977. I primi sono stati testati la scorsa primavera; da maggio una ventina di essi inizierà a trasportare turisti. Ma si può andare oltre.
La cinese Ehang ha messo a punto nel 2016 Ehang 184, velivolo elettrico monoposto che raggiunge i cento chilometri orari, ma è di metà febbraio la notizia che il governo di Pechino ha chiesto all’azienda di abbozzare,
entro l’anno, un protocollo per un utilizzo civile su larga scala: dalle rotte di volo alle certificazioni e ai parametri di sicurezza necessari. Il drone volante, sorta di utilitaria sorretta da quattro eliche, è a guida autonoma. Si imposta la destinazione sul tablet all’interno dell’abitacolo, o con un’app sullo smartphone, e si decolla, seguiti da una stazione di controllo a terra.
Gli elitaxi (il modello è progettato dalla tedesca Volocopter), si stanno testando dal 2017 anche nei cieli di Dubai, nell’ambito di un progetto statale per portare entro il 2030 al 25 per cento gli spostamenti umani nell’emirato con mezzi senza guidatore. Alzando lo sguardo non è raro scorgerne uno. Prossimo scenario dei test della stessa azienda dovrebbe essere, nei prossimi mesi, il Nevada. seabubbles.fr, ehang.com, volocopter.com
MUSEI ANIMATI
In attesa del Museo del Futuro di Dubai, Tecnología Humanizada è il tema di ArtFutura 2018-2019, kermesse itinerante che coinvolge musei e gallerie in più di 20 città, dalla Spagna agli Stati Uniti. Si parla di futuro con lo sguardo di artisti-scienziati che usano software d’immagini, design interattivo, animazione digitale. Tra macchine volanti, animali coperti di biochip che cambiano colore se hanno sete o fame, utilitarie spaziali e ambienti che mutano con lo stato d’animo dello spettatore. Per capire chi saremo e dove andremo.
Scienze e tecnologie emergenti sono anche il cuore del Miraika, museo nel quartiere di Odaiba, incastonato nella baia di Tokyo. Nelle sue sale si possono scattare selfie con il robot Asimo, umanoide progettato da Honda e in continua evoluzione, o studiare il map-
pamondo formato da dieci milioni di pixel che fotografa la situazione degli oceani e gli ultimi dati sul surriscaldamento globale (ingresso da 5 €). artfutura.org, www.miraikan.jst.go.jp/en
SPAZIO ULTIMA FRONTIERA
Il magnate Richard Branson ha promesso che, entro la fine del 2019, inizieranno i primi viaggi spaziali privati della Virgin Galactic. Si partirà dallo spazioporto di Mojave, California, ex base ausiliare della Marina a 130 chilometri da Los Angeles, dove i test per un volo suborbitale (da cento chilometri sul livello del mare in su) dovrebbero intensificarsi a metà anno (le informazioni per assistere all’evento saranno presto sul sito della struttura). Si stima che entro il 2020 lo spazioporto verrà visitato da centomila persone. Dal Kennedy Space Center della Nasa, a Cape Canaveral ,in Florida, il 2 marzo ha spiccato il volo la capsula Crew Dragon di Elon Musk alla volta della stazione spaziale internazionale (Iss). A luglio è prevista la missione Demo-2, con i primi astronauti a bordo: a regime Crew Dragon potrà ospitarne sette, come lo Shuttle. Sul sito dello spazioporto si trovano le informazioni per assistere ai lanci (a 43 € più l’ingresso al centro, a 46 €). Aurora è l’hotel di lusso orbitante della startup californiana Orion Span che, secondo i piani, sarà pronto nel 2023. Con una struttura che ricorda proprio l’Iss, dai suoi oblò si potrà assistere a 16 albe al giorno. Sul sito è già possibile prenotare una camera, con un non modico deposito di 70mila euro. Rimborsabile fino a nove mesi prima dal decollo. Per chi non fosse, fino in fondo, ottimista. mojaveairport.com, kennedyspacecenter.com, orionspan.com