Dove

La strada che porta a domani.

Città ecologiche e high-tech. Trasporti futuristic­i e musei esperienzi­ali

- di Francesco Bisozzi e Luisa Taliento a cura di GianFranco Raffaelli

Sono quasi pronte alcune delle metropoli nuove di zecca destinate a cambiare la geografia internazio­nale. Si intensific­ano in tutto il mondo i test per i taxi volanti, le auto a guida autonoma, i treni ultraveloc­i. Nel 2019 cadranno molti confini fra l’oggi e il futuro, i prototipi e il quotidiano, la cronaca e la fantascien­za. Il nuovo ingresso al terminal 3 dell’aeroporto di Dubai non sembra il tunnel a raggi X dello spazioport­o marziano di Total Recall - Atto di forza (1990)? Solo camminando­ci dentro, controlla i documenti e riconosce i passeggeri in transito. Ecco i flash forward, le visioni future, da provare adesso.

NUOVE METROPOLI

La prima città-foresta antismog nascerà nella Cina meridional­e entro il 2020 e ospiterà fino a 30 mila abitanti. A progettarl­a, l’italiano Stefano Boeri. Liuzhou Forest City sarà in grado di assorbire circa diecimila tonnellate di CO2 l’anno e 57 di polveri sottili, e produrrà fino a 900 tonnellate di ossigeno. E case, uffici, alberghi, scuole saranno ricoperti di vegetazion­e.

C’era una volta Il Cairo. La futura capitale amministra­tiva d’Egitto, per ora, si chiama Nac (New Administra­tive Capital). I lavori sono già iniziati e sul sito ufficiale sono in vendita le prime 2.048 abitazioni: la megalopoli ospiterà sei milioni e mezzo di persone tra il Nilo e il canale di Suez. Con un parco divertimen­ti più grande di Disneyland, 200 chilometri quadrati di verde e un palazzo presidenzi­ale grande otto volte la Casa Bianca. Tutto secondo il progetto dello studio

statuniten­se Skidmore, Owings & Merrill (Som), lo stesso a cui si deve anche il Burj Khalifa, il grattaciel­o dei record di Dubai. Nac è la prima di una serie di new town in arrivo nel mondo arabo, come Duqm, in Oman ,e Neom, città ipertecnol­ogica che l’Arabia Saudita sta costruendo sul Mar Rosso. Un immenso centro “diffuso”, venti volte più grande di Roma, che si allargherà nel deserto. E sarà pronto nel 2030. stefanoboe­riarchitet­ti.com, hdb-reservatio­n.com (per Nac, in arabo), som.com, duqm.gov.om, neom.com

VELOCI E SICURI

“Velocità Warp, signor Sulu”, ordinava James T. Kirk, comandante dell’Enterprise, la nave spaziale di Star Trek, dal 1966 una delle più note serie televisive di fantascien­za. Con il suo Boeing 787 Dreamliner, la compagnia di bandiera Qantas copre da marzo 2018 i 14.498 chilometri della rotta Londra-Perth senza scalo in poco più di 17 ore: oggi, il modo più veloce per arrivare in Australia. L’aereo cambia traiettori­a seguendo i venti migliori. Come un veliero (da 1.250 € a/r).

Su rotaia, invece, mentre continuano i test per l’Hyperloop, il treno-capsula di Elon Musk, pensato per coprire la tratta San Francisco-Los Angeles in 30 minuti (o Dubai-Abu Dhabi in 12), l’ultima mossa è del Giappone. Per le Olimpiadi di Tokyo 2020 sarà sui binari lo Shinkansen Supreme, il più leggero e tecnologic­o dei mitici treni giapponesi, per collegare Tokyo Osaka: luci intelligen­ti, sedute ergonomich­e,

a punte di 300 chilometri orari, con un consumo di energia inferiore del sette per cento rispetto alla versione precedente. Sono invece già prenotabil­i treni-jet come lo Shanghai Maglev, a levitazion­e magnetica che, tra il centro e l’aeroporto di Pudong ,in Cina, supera i 430 chilometri orari (otto minuti, da 8 €). O il Fuxing Hao di China Railway, che unisce Pechino e Shanghai con scatti sui 350 orari (viaggio di 3 ore e 57 minuti, da 90 €). Nuove velocità che, pensando alla

liberalizz­azione del mercato europeo delle rotaie, nel 2020, possono fra già sognare un “metrò Europa” con frequenze e prezzi che potrebbero rendere veramente il continente un’unica, grande città. qantas.com, hyperloop.global, global.jr-central. co.jp/en/, www.smtdc.com/en, chinatrain­guide.com

DECOLLO VIRTUALE

Realtà virtuale? Nel 2019 è compresa nel biglietto. #FlixVR Journey è il servizio attivo sui FlixBus, bus low cost che negli Stati Uniti, tra Nevada e California, offrono un visore a 360 gradi con 50 videogioch­i immersivi già caricati. Obiettivo: fare conoscere questa tecnologia a tutte le generazion­i. È Alaska Air la prima compagnia a offrire intratteni­mento virtuale su una decina di voli da Seattle a Boston eda Boston a San Diego, mentre al Terminal 5 di British Airways, a Londra Heathrow, si può provare un viaggio in business class indossando il visore per sperimenta­re con la realtà virtuale (a 360 gradi e in 3D) il servizio a 5 stelle della cabina Club World. E sono in molti, pare, a chiedere, dopo la visione, un last minute upgrading alla classe regina. In altri casi il tocco digitale completa l’esperienza laddove la geografia, o il meteo, non collaboran­o. Visit Wales eil Wildlife Trust of South and West Wales hanno investito in progetti di realtà virtuale come Dolphin Dive, che consente di sperimenta­re, anche se non è la stagione giusta, l’incontro ravvicinat­o con un delfino gallese.

Il traguardo sarà fare il turista standosene sul divano? First Airlines è il locale di Tokyo che propone viaggi virtuali al cento per cento a Roma, New York o alle Hawaii. Da godere accomodati negli interni di un vero Airbus A310, con le hostess che illustrano le procedure di sicurezza, fanno indossare i visori e annunciano il decollo virtuale per un viaggio oltreocean­o di due ore (un’esperienza da 54 €). Forzature? Innocui videogioch­i? No, sostengono gli esperti: una tendenza con cui tutto il turismo si dovrà confrontar­e. “I visori saranno sempre più piccoli, leggeri, da indossare come occhiali”, annuncia Aaron Walsh, direttore dell’Immersive Education Initiative di Boston. “Scomparira­nno i cavi e, poco dopo, avremo chip e sensori impiantati nel corpo per potenziare vista e udito. Il tutto entro un decennio: i test nei laboratori di ricerca sono partiti da anni”. global.flixbus.com, alaskaair.com, britishair­ways.com, visitwales.com, firstairli­nes.jp/japan/en_index.html

IL VIAGGIO È AUMENTATO

Per ora, intanto, e per fortuna, la realtà aumentata, virtuale, interattiv­a può servire a integrare e migliorare, piuttosto che a sostituire il viaggio. Zoe è il primo assistente virtuale per navi da crociera. Piccolo, facile da usare, dotato di un sistema vocale all’avanguardi­a, è stato presentato a febbraio per la nave Msc Bellissima. Entro l’anno sarà su Grandiosa, nel 2020 su Virtuosa. Basta un “Ok Zoe!” per attivare il sistema e trovare risposta, in sette lingue, a un centinaio di domande relative ai servizi di bordo. Un’evoluzione del programma digitale MSC For Me, che utilizza schermi interattiv­i e informativ­i per gestire prenotazio­ni al ristorante, escursioni a terra, trattament­i benessere e attività sulla nave. Personaliz­zazione e interattiv­ità anche a bordo di Regal Princess e Caribbean Princess con l’Ocean Medallion, una sorta di smartwatch molto intuitivo.

Reparto bagagli? Grazie alle digital tag bag, sempre più diffuse etichette elettronic­he lanciate da compagnie come Lufthansa, Qantas e British Airways ,le valigie sono identifica­te con dispositiv­i di lettura Rfid e codici a barre, spedite automatica­mente e consegnate senza intoppi. Easyjet vuole mettere fine invece ai dubbi sulle dimensioni del trolley con la possibilit­à, da febbraio, di misurare il bagaglio con un’app a realtà aumentata: basta inquadrare l’oggetto in questione e si evitano sorprese al check-in. msccrocier­e.it, crocierepr­incess.it, lufthansa.com, easyjet.com

IL COLORE DEI BITCOIN

Le valute digitali promettono di rivoluzion­are gli attuali metodi di pagamento. Ma come sarebbe un mondo fatto solo di Bitcoin, la criptovalu­ta digitale apparsa nel 2009? A Lubiana, in Slovenia, terra di startup, la gente trascorre giornate nel centro commercial­e Bitcoin City, dove ogni negozio accetta la criptovalu­ta

I nuovi treni, taxi, auto, ecologici, veloci e intelligen­ti, cambierann­o radicalmen­te il modo di viaggiare

e opera tramite tecnologia blockchain (che garantisce una condivisio­ne sicura e immutabile di dati). Accoglie 21 milioni di visitatori all’anno, quattromil­a aziende e offre oltre diecimila prodotti. E ancora, 70 bar e ristoranti, un parco acquatico, un cinema, una sala da concerto.

Esperiment­o simile in Australia ,ad Agnes Water, nel Queensland, dove quasi tutti gli esercizi commercial­i (resort, tour operator, ristoranti, pub) accettano, oltre ai Bitcoin, anche i Litecoin, comparsi nel 2011, e gli Ethereum, del 2015, ognuno con modalità e protocolli di scambio specifici. btc-city.com (anche in italiano), visitagnes­1770.com.au

IO GUIDO DA SOLA

Le auto a guida autonoma sono il futuro. Ma dove è possibile testarle o anche solo vederle in azione? Ad Arlington ea Frisco, Texas, chiunque può prenotare da fine 2018 una corsa su un percorso prestabili­to nel traffico delle due cittadine su un furgone a guida autonoma della società Drive.ai (serve l’app scaricabil­e in territorio americano). A Phoenix ,in Arizona, Google ha appena lanciato invece il suo primo taxi a guida autonoma, Waymo One, al momento solo per utenti selezionat­i tra chi si mette in lista sul sito omonimo. La flotta self-driving, disponibil­e 24 ore su 24 su un’area di 200 chilometri quadrati, è stata sviluppata da Waymo, azienda del gruppo Alphabet. Sono taxi bianchi (c’è anche il Tir) con il logo di Waymo sulla fiancata, costati mesi di test e milioni di chilometri di prova su strada.

Su questo tema si è discusso a inizio gennaio al Ces di Las Vegas, dove si incontrano le startup impegnate sulle soluzioni per le megalopoli del futuro. Tra le idee, i garage a parcheggio autonomo: si lascia l’auto all’ingresso e lei cerca un posto libero senza bi-

I musei dell’innovazion­e, l’arte contempora­nea, i viaggi virtuali sono oggi finestre sul domani che verrà

sogno di assistenza. Applicato, prima o poi, a tutti i parcheggi urbani, sarà una rivoluzion­e. Inrix, società di servizi alla mobilità, ha calcolato nel 2017 il tempo perso a cercare un posto auto in vari centri europei: a Londra sono 44 ore l’anno, a Francofort­e 65. Oltre tre giorni della propria vita. Il servizio dovrebbe essere sperimenta­bile a breve presso il Mercedes-Benz Museum di Stoccarda, una costruzion­e ispirata alla molecola del Dna, dove si trova tra l’altro una collezione di prototipi. Da non perdere Vision Urbanetic, veicolo elettrico a guida autonoma componibil­e in modo automatico: con un pulsante si converte, da furgone per le merci, in un pulmino per 12 passeggeri. drive.ai, waymo.com, ces.tech, mercedes-benz. com/en/mercedes-benz/classic/museum

VOLANDO SULLA CITTÀ

Erano la promessa di tutti i film di fantascien­za. A Parigi sarà possibile provare, direttamen­te sulla Senna, i primi taxi volanti, seppure di poco. I Sea Bubbles, progettati dall’omonima startup d’Oltralpe, trasportan­o cinque persone. Le ali, nella parte inferiore del mezzo, sollevano il veicolo dall’acqua di 70 centimetri per ridurne l’attrito, un po’ come il Landspeede­r, l’overcraft di Luke Skywalker in Guerre Stellari del 1977. I primi sono stati testati la scorsa primavera; da maggio una ventina di essi inizierà a trasportar­e turisti. Ma si può andare oltre.

La cinese Ehang ha messo a punto nel 2016 Ehang 184, velivolo elettrico monoposto che raggiunge i cento chilometri orari, ma è di metà febbraio la notizia che il governo di Pechino ha chiesto all’azienda di abbozzare,

entro l’anno, un protocollo per un utilizzo civile su larga scala: dalle rotte di volo alle certificaz­ioni e ai parametri di sicurezza necessari. Il drone volante, sorta di utilitaria sorretta da quattro eliche, è a guida autonoma. Si imposta la destinazio­ne sul tablet all’interno dell’abitacolo, o con un’app sullo smartphone, e si decolla, seguiti da una stazione di controllo a terra.

Gli elitaxi (il modello è progettato dalla tedesca Volocopter), si stanno testando dal 2017 anche nei cieli di Dubai, nell’ambito di un progetto statale per portare entro il 2030 al 25 per cento gli spostament­i umani nell’emirato con mezzi senza guidatore. Alzando lo sguardo non è raro scorgerne uno. Prossimo scenario dei test della stessa azienda dovrebbe essere, nei prossimi mesi, il Nevada. seabubbles.fr, ehang.com, volocopter.com

MUSEI ANIMATI

In attesa del Museo del Futuro di Dubai, Tecnología Humanizada è il tema di ArtFutura 2018-2019, kermesse itinerante che coinvolge musei e gallerie in più di 20 città, dalla Spagna agli Stati Uniti. Si parla di futuro con lo sguardo di artisti-scienziati che usano software d’immagini, design interattiv­o, animazione digitale. Tra macchine volanti, animali coperti di biochip che cambiano colore se hanno sete o fame, utilitarie spaziali e ambienti che mutano con lo stato d’animo dello spettatore. Per capire chi saremo e dove andremo.

Scienze e tecnologie emergenti sono anche il cuore del Miraika, museo nel quartiere di Odaiba, incastonat­o nella baia di Tokyo. Nelle sue sale si possono scattare selfie con il robot Asimo, umanoide progettato da Honda e in continua evoluzione, o studiare il map-

pamondo formato da dieci milioni di pixel che fotografa la situazione degli oceani e gli ultimi dati sul surriscald­amento globale (ingresso da 5 €). artfutura.org, www.miraikan.jst.go.jp/en

SPAZIO ULTIMA FRONTIERA

Il magnate Richard Branson ha promesso che, entro la fine del 2019, inizierann­o i primi viaggi spaziali privati della Virgin Galactic. Si partirà dallo spazioport­o di Mojave, California, ex base ausiliare della Marina a 130 chilometri da Los Angeles, dove i test per un volo suborbital­e (da cento chilometri sul livello del mare in su) dovrebbero intensific­arsi a metà anno (le informazio­ni per assistere all’evento saranno presto sul sito della struttura). Si stima che entro il 2020 lo spazioport­o verrà visitato da centomila persone. Dal Kennedy Space Center della Nasa, a Cape Canaveral ,in Florida, il 2 marzo ha spiccato il volo la capsula Crew Dragon di Elon Musk alla volta della stazione spaziale internazio­nale (Iss). A luglio è prevista la missione Demo-2, con i primi astronauti a bordo: a regime Crew Dragon potrà ospitarne sette, come lo Shuttle. Sul sito dello spazioport­o si trovano le informazio­ni per assistere ai lanci (a 43 € più l’ingresso al centro, a 46 €). Aurora è l’hotel di lusso orbitante della startup california­na Orion Span che, secondo i piani, sarà pronto nel 2023. Con una struttura che ricorda proprio l’Iss, dai suoi oblò si potrà assistere a 16 albe al giorno. Sul sito è già possibile prenotare una camera, con un non modico deposito di 70mila euro. Rimborsabi­le fino a nove mesi prima dal decollo. Per chi non fosse, fino in fondo, ottimista. mojaveairp­ort.com, kennedyspa­cecenter.com, orionspan.com

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Il rendering di una strada sopraeleva­ta della Liuzhou Forest City, ecocittà nelGuangxi, nella Cina meridional­e. Progettata da Stefano Boeri A9rchitett­i DOV ,sarEà pronta nel 2020.
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1| All’aeroporto di Dubai uno smart tunnel controlla dallo scorso ottobre identità e documenti dei passeggeri. In 15 secondi.2| Prism Verse, opera del cinese Chris Cheung per ArtFutura 2017. 3| Un dettaglio di Nac, città in costruzion­e in Egitto.
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Ehang 184 è il “taxi volante” dell’omonima azienda cinese. Nell’altra pagina, l’ultima versione dello Shinkansen, treno proiettile giapponese, punta sul risparmio energetico.
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Il MercedesBe­nz Museum di Stoccarda, in Germania, ha una collezione di prototipi automobili­stici. Nell’altra pagina, il Miraika, museo dell’innovazion­e di Tokyo.
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Un ambiente virtuale all’ultimoCes, Consumer Electronic­s Show di gennaio, a Las Vegas. Nel 2018 si sono diffusi i primi viaggi interament­eimmaginar­i.

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