La grande bellezza
Trekking, scoperte gastronomiche, cultura. Tra rogge e borghi storici ecco i più bei percorsi sui sentieri e sulle strade di un territorio che svela, passo dopo passo, tesori unici e scorci di grande suggestione. Da scoprire in famiglia e con gli amici.
Il cammino, si sa, fa bene. Migliora l’umore, è antistress, aiuta a riflettere. Il viaggiare a piedi, lentamente, osservando quello che appare lungo un sentiero o in una valle, permette di creare un legame intimo con la natura. In Alto Adige/Südtirol questa pratica è ancora più emozionante e si arricchisce di nuove esperienze, anche culturali. Lungo i sentieri, all’aria aperta, ogni passo diventa infatti l’occasione per scoprire storie, tradizioni e quel patrimonio enogastronomico che è il vanto di tante osterie contadine, i tipici Buschenschänke, e di tanti ristoranti stellati che ogni giorno incantano con le loro creazioni innovative, un mix di prodotti alpini e mediterranei. Ma le esperienze culturali, e dei sensi, non finiscono qui. Basta mettersi in cammino
– tanti i percorsi tematici - per poter ammirare uno degli 800 castelli altoatesini: attorno a Bolzano si trova la più alta concentrazione in Europa di fortezze e manieri, grandiose testimonianze di epoca medievale. Solo camminando si apprezza la dolcezza del clima di una regione allungata da nord a sud, aperta ai venti che arrivano dal mare e con un plus in più, offrire una inebriante stagione estiva, tra le più lunghe di tutto l’arco alpino. Camminare è anche incontro. Perché in questa terra che unisce tre lingue e tre culture – l’italiana, la tedesca e la ladina – il saper accogliere i visitatori, coccolarli, farli diventare partecipi di uno stile di vita rilassato, è espressione di una cultura dell’ospitalità che mette al centro l’uomo e i suoi bisogni.
La valle: vini e tour nel verde
I Waalwege, gli antichi canali d’irrigazione che da secoli irrigano, con una trama di oltre 200 km, la conca di Merano e la Val Venosta, sono oggi sentieri per il trekking. Nel 1939 se ne contavano 235, oggi ne restano una cinquantina di cui una ventina usati come percorsi naturalistici. Magnifici sentieri delle rogge partono dal paese di Marlengo, adagiato su una collina morenica a ovest di Merano con vista anche sull’Adige. Il paesaggio affascina: meleti a perdita d’occhio, palme, rododendri, e tanti masi che punteggiano i declivi. Marlengo, poi, è celeberrima per i vini da scoprire nella modernissima Cantina Merano con ben 380 soci, che coltivano i 260 ettari dell’area vitivinicola occidentale dell’Alto Adige. Con gli amici e in famiglia si percorre lo storico sentiero della roggia di Marlengo, il
Marlinger Waalweg, con i suoi 12 km il più lungo dell’Alto Adige. Spettacolare la vista sulla conca di Merano ,la Val
Passiria e l’imponente gruppo di Tessa. Creato ben 250 anni fa, il sentiero parte dal ponte di Tel e dopo una breve salita
prosegue tra i meleti e le loro fioriture, un incanto. Gli amanti del verde possono esplorare i cortili e i giardini del Castel
Lebenberg. Da Marlengo ha inizio l’Alta Via di Marlengo, lunga 6 km, e parte di una rete escursionistica attarverso il Monte Marlengo lunga 30 km, con lunghi tratti pianeggianti e soste golose nei masi. La Via del Gusto, con il suo saliscendi, le terrazze inondate di sole, è un sentiero gourmand. Quattro gli indirizzi, Senn am Egg,Gasthaus Eggerhof, Hoferhof, Tschigg, che si fregiano del marchio Pura Qualità in Montagna: si assegna a strutture votate a preservare le atmosfere e le qualità dell’ambiente alpino. Prediligono materiali naturali quali legno e pietra, offrono ambienti raffinati e autentici, fanno conoscere una cucina che attinge al territorio. Le trattorie si trovano lungo l’Alta Via di Marlengo. www.marling.info.
In famiglia: rogge e castelli
La Bassa Val Venosta non è solo la terra delle mele e di un patrimonio di castelli e chiese che sopravvive orgoglioso, la sua ricchezza sono anche le vie d’acqua, ideate come canali per l’irrigazione del fondovalle, trasformate in tracciati naturalistici per il trekking. Un esempio? Il sentiero della
roggia Latschander, fiancheggiato da frutteti e terrazze con
viti sopra il Castello di Castelbello. Ci sono due possibilità di accesso: da Via Tiss o dalla rotonda a est di Laces. La prima parte, in direzione Castelbello, taglia un paesaggio autentico, selvaggio, con vista sul corso dell’Adige. Poi la valle si apre. Sosta d’obbligo il Castello di Castelbello. Il maniero si erge in una posizione maestosa, su un blocco di roccia sulla sponda sinistra dell’Adige, sopra il paese di Castelbello. Oltre alle mostre permanenti, in primavera e autunno, il castello ospita mostre temporanee d’arte e anche visite guidate. Altri sentieri regalano scenari che coniugano conoscenza dell’ecosistema ed esperienze culturali, come i sentieri delle rogge di Ciardes e Stava: a Ciardes bisogna infilare il vicolo Convento che porta per frutteti e raggiungere il maso Falzrohrhof per accedere al sentiero della roggia di Stava. È un’esperienza magnifica per tutta la famiglia, anche per la vegetazione tipica della steppa, con roverelle e lecci, prugnolo selvatico, rosa canina e cespugli di olivello spinoso. Un manto che nasconde altre sorprese come il raro ramarro occidentale o il colubro di Esculapio, simbolo dei farmacisti. Senza far fatica si raggiunge Castel Juval, dal 1983 residenza estiva dell’alpinista Reinhold Messner, che ne ha fatto la sede principale del suo MMM Messner
Mountain Museum. Bisogna fermarsi e dedicare del tempo alla raccolta di dipinti con vedute delle grandi montagne sacre, alla preziosa collezione di cimeli tibetani e maschere provenienti dai cinque continenti, e, nei sotteranei, alle attrezzature usate dal celebre alpinista nelle sue spedizioni. Si prosegue il cammino lungo il Zaalwaal el’ Ilswaal fino a Castel Schlandersberg(XIII secolo), di proprietà privata. Imperdibile, nel capoluogo, il Castello di Silando, tra gli costruzioni rinascimentali più importanti della Val Venosta, con la mostra di menhir. E a Lasa, il paese del marmo, si ammira il Pfeiler und Koundl, il vecchio acquedotto. Ma sono più di venti i sentieri delle rogge, ideali per la famiglia: un incanto i castagneti e i frutteti. www.venosta.net/bassavenosta-escursioni