LE PAROLE CONTANO
È tutta un’esperienza. “Esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri :v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, di una determinata sfera della realtà”. Così recita il vocabolario Treccani. Nel mondo dei viaggi è la parola più utilizzata accompagnata spesso dagli aggettivi “unica”, “immersiva”, “attuale”, “approfondita”. Sono certa che la troverete anche in questo numero di Dove, perché, come il raffreddore, è difficile fermare il contagio. Come giornale siamo stati i primi, quattro anni fa, a lanciare l’idea del viaggio non più come una risposta al “dove” (luogo), ma al “come” e al “perché” e il nostro modo di distinguere le mete nel sommario, mai cambiato da allora, è lì a testimoniarlo.
Facciamo un passo avanti? Ma ora è arrivato il momento di un’altra fuga in avanti perché le parole, se abusate, si svuotano, perdono di intensità semantica e diventano etichette inflazionate. Il viaggio, diciamocelo, è dalla storia dei tempi “conoscenza diretta, personalmente acquisita...” quello che è cambiato in questi anni è il desiderio di essere attori e non visitatori, di sentirsi parte del luogo, non turisti mordi-e-fuggi. Da qui (anche) il successo degli affitti nelle case private, il ritorno delle agenzie che confezionano “esperienze su misura” e la ricerca di un contatto reale con gli insider, altra parola-prezzemolo che adesso definisce gli storici “abitanti del luogo ben informati”. Così, ora, accanto alle proposte di viaggio consapevoli, solidali, responsabili, stiamo indagando anche nei desideri più profondi, nelle motivazioni psicologiche, emotive, di chi ama muoversi per conoscere. Lo spazio sulla Terra è finito, ma sono infinite le possibilità di ascoltarsi, di guardarsi nel profondo e trovare un senso a quello che si sta facendo. Viaggi compresi. Con questi occhi vi chiedo di leggere il nostro Dove di maggio. Con lo sguardo di chi non vuol più sentir parlare solo di esperienze, ma di valori che danno senso allo stare in questo mondo.