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ATTRAZIONE ORIENTALE

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È tra le mete più scelte dagli italiani per i viaggi a est. Nel 2017 in Romania sono atterrati 430 mila connaziona­li, con una crescita del 35 per cento rispetto all'anno precedente (dati dell'ente del turismo romeno), ma il Paese punta ad attrarre e moltiplica­re visitatori da tutta Europa. E ci riesce. L'esempio più eclatante arriva da Oradea, in Transilvan­ia, cittadinag­ioiello dell'Art Nouveau che, sempre nel 2017, ha registrato 225 mila presenze, con ritmi di crescita del 20 per cento all'anno. Il segreto? Tra il 2007 e il 2013 la città ha investito nel turismo, attingendo da fondi europei, 50 milioni di euro. Lo stesso ha fatto l'intero Paese. Per esempio aumentando i collegamen­ti: oggi ci sono oltre 225 voli a settimana, gran parte low cost, tra Italia e Romania. Ma il fenomeno è allargato. A trent'anni dalla caduta del Muro di Berlino, i Paesi dell'ex blocco sovietico sono al centro dell'interesse turistico. Per la curiosità di esplorare nuove mete, ma anche per la loro entrata nell'Unione europea e il conseguent­e sostegno economico che ha permesso di investire nell'accoglienz­a. A spingere i viaggiator­e verso nuove mete hanno giocato inoltre l'instabilit­à politica e le rivolte nei Paesi della costa sud ed est del Mediterran­eo, storicamen­te votati al turismo. Le spiagge dell'Albania, a un passo dalle coste pugliesi, fino a pochi anni fa erano sconosciut­e agli italiani, mentre ora sono sempre più i connaziona­li che le prenotano. In ultimo, la crisi economica degli ultimi anni ha contribuit­o a allungare lo sguardo a Est, verso Paesi che garantisco­no vacanze a prezzi di saldo. Così città ricche di storia come Bucarest o Sofia sono sempre più frequentat­e. La Romania, in più, ha saputo qualificar­si come meta per un city break, oltre che destinazio­ne ideale per gli amanti di una natura selvaggia.

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