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A TUTTA NATURA

Le fioriture spettacola­ri, i sentieri in quota con botanici ed esperti. I sapori delle malghe e i laboratori dove lasciarsi condurre dai profumi della lavanda. Un’esplosione di bellezza, fra lago e montagna

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“Scoprire la meraviglia nascosta nelle cose più semplici e vicine” è la filosofia di Linda Martinello, la naturalist­a che, insieme alla botanica Giulia Tomasi, accompagna a scoprire la tavolozza colorata del monte Baldo, 2.218 metri. La meraviglia nella semplicità qui è nei prati, nelle fioriture allegre e spettacola­ri quanto la

vista sul lago di Garda: il viola di campanule e astri alpini, quello intenso, quasi purpureo, dell’orchidea maschia, il bianco del profumatis­simo caprifogli­o, il giallo del botton d’oro, il blu delle genziane, il rosa del giglio e il rosso della nigritella, una bella infioresce­nza preziosa per la cosmetica naturale. Già nel XVI secolo qui si aggiravano gli speziali,

in cerca di piante officinali: sono loro ad aver ribattezza­to il monte Baldo giardino botanico d’Europa, dove cresce il 50 per cento della flora alpina. Un’emozione dei sensi, ritrovarsi immersi in paesaggi dolci o grandiosi. Si impara a coltivare l’ascolto, a cogliere suoni e voci di un territorio che stupisce a ogni angolo, soprattutt­o in primavera.

Emozioni d’alta quota

Ecco perché la natura nelle Dolomiti va assaporata in questa stagione, con esperienze che vanno oltre le belle passeggiat­e in montagna e nei parchi naturali, grazie alle iniziative di Ambiente Trentino. Scienziati, botanici, naturalist­i accompagna­no lungo itinerari a tema fioriture o fototrekki­ng che si concludono con cene a base di aromi dei boschi. Poi ci sono le esperienze da alchimista 2.0 nei laboratori di erbe officinali, di aziende agricole o allestiti, per gli

eventi della primavera, in dimore storiche come palazzo Baisi a Bretonico (XVI sec.). Si lavorano foglie, petali, spighe per trasformar­le in un cosmetico, per imbottire un cuscino di fieno e fragranze. Piaceri che possono continuare in una delle Spa più grandi del Trentino, all’Hotel San Giacomo, fra vapori di pino cembro e camomilla.

Una sorpresa è scoprire quante specie di orchidee crescono tra i fiori spontanei nei Prati di Prada, nel Parco Naturale Adamello Brenta, la più vasta area naturale della regione. E la più scenografi­ca per il rito dell’enrosadira, un fenomeno da centellina­re in tutto il suo arco di colori, quando le montagne al tramonto (e anche all’alba) si ammantano di giallo-arancio, poi rosa, e quel viola che preannunci­a la notte. Di più. Oltre alla maestosità delle Dolomiti c’è il piacere della vita rurale autentica. Basta andare a San Lorenzo Dorsino, uno dei borghi più belli d’Italia, dove si respirano sentori di legna, fieno, latte, fiori... l’aria frizzante dei vecchi pascoli. E tra vie anguste, piazzette, loggiati e fienili, raggiunger­e l’azienda agricola Il Ritorno , che è la bandiera del rispetto della natura e dell’ecofriendl­y. Anita e Roberto Ciccolini hanno costruito una casa contempora­nea e luminosa con tecniche e materiali antichi: argilla dolomia, la pietra calcarea di queste montagne, larice, il legno dalle sfumature dorate. Coltivano ortaggi e frutti di bosco con metodi biodinamic­i, producono miele da un piccolo alveare. Qui, il 31 maggio e il 2 giugno, dopo la scampagnat­a con il botanico fra i prati di Prada, si entra nel laboratori­o per lavorare piante officinali, si gode una cena a base di erbe spontanee, ma anche

di formaggi, salumi, i sapori delle montagne-patrimonio dell’Umanità. Conviene fermarsi qualche giorno in più, stupirsi davanti alle sfumature smeraldo del lago di Tenno, uno dei più puri del Trentino. Poi indugiare a Canale, borgo medievale miracolosa­mente intatto, tra passaggi ad arco, case in pietra, ballatoi di legno dove i contadini appendono le pannocchie. Canale di Tenno ha ispirato molti pittori nel passato e molti ritornano oggi, ospiti della Casa degli Artisti con atelier, stanze, esposizion­e delle loro opere (si può visitare), nato grazie alla collaboraz­ione di enti culturali prestigios­i, dall’Accademia di Brera a Milano alle Belle Arti di Urbino. Incredibil­e, fra queste montagne.

MILLE SPECIE di fiori

Il vero scoop sarebbe fotografar­e un orso, e ce ne sono nella Val di Ledro, Riserva della Biosfera. Perché in primavera qui spuntano più di mille specie di fiori. Perché qualunque passeggiat­a è un viaggio

che attraversa i più commoventi e spettacola­ri paesaggi dolomitici, dalle faggete ai boschi di abeti, dai pascoli alle mughete (pino mugo), alle montagne che svettano fra lago di Garda e valle di Ledro. Un itinerario da immortalar­e nella memoria e nel cuore, e con l’obiettivo fotografic­o, grazie al laboratori­o di due giorni accompagna­to da Fabio Ghisu, guida ambientale e fotografo naturalist­a. Un weekend da vero alpinista, perché si cammina, si respira aria pura, si dilata la bellezza dei fiori imparando i segreti della macrofotog­rafia. E si dorme a 1.600 metri, nello storico (1929) rifugio Pernici. Cenando in quella che è stata la mensa degli ufficiali austrounga­rici, con la polenta di patate al formaggio che ha reso famoso il rifugio. Un formaggio che arriva dalla vicina malga Trat e ha la fragranza dei pascoli.

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 ??  ?? La vista strepitosa
sul lago di Garda da un sentiero del monte Baldo, a 2.218 metri.
La vista strepitosa sul lago di Garda da un sentiero del monte Baldo, a 2.218 metri.
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 ??  ?? A sinistra, le piante officinali dell’azienda agricola Flores. Sopra, il lago di Ledro, uno dei più limpidi del Trentino, nella valle Biosfera Unesco.
A sinistra, le piante officinali dell’azienda agricola Flores. Sopra, il lago di Ledro, uno dei più limpidi del Trentino, nella valle Biosfera Unesco.
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A sinistra, il lago di Garda e il Monte Baldo, meta di itinerari guidati da una naturalist­a e una botanica. In alto, Canale di Tenno, borgo medievale che ha ispirato molti pittori e che ospita la Casa degli Artisti.

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