al centro della Scena e dietro le quinte
“Andate a Noto, datemi retta…questo è un luogo che, se uno ci capita resta intrappolato e felice, chi lo muove più”. Viene in mente l’esortazione di Gesualdo Bufalino mentre si scorrono le pagine di questo poderoso libro fotografico. La città siracusana, il cui centro storico è patrimonio Unesco, non è soltanto un’immensa quinta teatrale: è una creatura che, a dispetto delle tragedie (il terremoto del 1693, il crollo della cupola della cattedrale nel 1996), trova sempre l’energia per risorgere. Il volume passa in rassegna case, feudi, resort, masserie, dimore di mare e di campagna. Fra interni gattopardeschi e scorci barocchi, Noto si svela come “una persona che ha deciso di abbigliarsi solo con i vestiti più raffinati per il resto della sua vita”. Una vita sempre al centro della scena. Accanto a una Sicilia ridondante, nel suo splendore (la Noto descritta sopra, i luoghi di Montalbano...), c’è una Sicilia che vive all’ombra, anche per fragilità endemiche: carenza delle vie di accesso, incuria, accidia culturale. Trovarsi dietro le quinte può avere, però, anche dei vantaggi: il piacere della scoperta dopo la fatica del viaggio; la sorpresa di luoghi non attrezzati per il turista, da godere nella primordiale e un po’ sciupata bellezza senza trucchi; l’incontro autentico con i testimoni del genius loci. Questo libro propone 58 borghi-gioiello delle nove province isolane che per storia, natura, architettura, paesaggio, meritano di essere messi in luce. Con tutte le loro debolezze e le potenzialità inespresse.