Dove

Un posto al sole per tutti.

Spiagge immacolate e mare da Bandiera blu. Un incrocio di venti e acque che fa della Sardegna i Caraibi d’Italia. Famiglie, sportivi, buongustai: scegliete la vostra vacanza

- di Susanna Lavazza e Silvia Ugolotti

Famiglie, sportivi, buongustai: a ciascuno la sua vacanza

Accade solo qui, in Sardegna. Spiagge bianche, rocce scolpite dal vento che precipitan­o nel blu, pomeriggi di dolce far niente sulla spiaggia, ore di solleone: tutto sembra creato per generare la vacanza perfetta. Uno spettacolo di incomparab­ile bellezza cha va in scena ogni estate. E non delude mai. D’accordo europei e italiani (un turista su due è un connaziona­le), lo dimostrano le presenze estive: 14 milioni e 200 mila nel 2017, secondo l’ultima indagine promossa da UniCredit in collaboraz­ione con NomismaPro sulle potenziali­tà turistiche della regione. Destinazio­ne ideale per la villeggiat­ura in famiglia, grazie a un’accoglienz­a misurata e festosa, l’isola è perfetta anche per una vacanza active, con escursioni a piedi e in bici, trekking a cavallo sulle spiagge e lungo i sentieri, o per trascorrer­e giornate di relax in uno degli scenari più suggestivi d’Italia. Nelle località scelte da Dove abbiamo quindi trovato le soluzioni per tutti, per una Sardegna davvero su misura.

DUE OASI DI LIBERTÀ

Immersi in 28 ettari di verde e macchia mediterran­ea, i Resort & SPA Delphina, sulla costa settentrio­nale, hanno ricevuto diversi riconoscim­enti per la speciale accoglienz­a verso bambini e famiglie. Nel Golfo dell’Asinara, a Badesi, c’è il quattro stelle Le Dune, accanto alla spiaggia Li Junchi, Bandiera blu nel 2018, che si estende fino alle scogliere di Isola Rossa. Un mosaico di cinque alberghi e dieci ristoranti nel verde, un centro benessere nascosto tra le dune, il Villaggio Fantasia, un ettaro di parco giochi e piscina tra sabbia e ginepri, dove divertirsi tra l’accampamen­to degli indiani, il fortino dei cowboy, il castello Duneland. La giornata trascorre anche grazie ai laboratori creativi, al cinema, all’orto biologico e al percorso tra le piante mediterran­ee. Per gli adolescent­i c’è il Teen Club. Per tutti, dai 2 ai 18 anni, attività gratuite. La formula è ideale per le famiglie allargate, quelle con figli di età molto diverse o che hanno interessi opposti: oltre agli sport, sono previste escursioni per avvistare i delfini, conoscere la storia dei banditi sardi, studiare il francese in Corsica.

A Santa Teresa di Gallura, circa 50 minuti d’auto, il cinque stelle Valle dell’Erica è nato dalla trasformaz­ione di un villaggio turistico del 1958, tra i primi in Sardegna, con la baia della Licciola a pochi passi dalle camere. Il resort dispone di un chilometro e mezzo di costa, con una manciata di calette bianche a mezzaluna e, di fronte, lo spettacolo dell’arcipelago della Maddalena (a dieci minuti di navigazion­e). Uno scenario

unico, che salvaguard­a l’aspetto selvaggio della Sardegna e allo stesso tempo offre soluzioni di comfort per le famiglie: dalle camere, per esempio, si arriva in spiaggia con il passeggino. Due gli hotel, sette i ristoranti (uno per cene romantiche, a piedi nudi sulla sabbia, e uno per i ragazzi). Le suite con piscina e solarium e la Spa con thalassote­rapia da 1.600 metri quadrati ne fanno una vera oasi di relax. I bambini dai 4 ai 10 anni si divertono con animatori profession­isti. Ci sono una nursery a pagamento e per i più grandicell­i sono previste lezioni gratuite di avviamento al golf. Il top èl’ Adventure Day, riservato ai ragazzini dagli 11 ai 14 anni, un’escursione in canoa lungo la costa fino alle spiagge semidesert­e dove sentirsi come Robinson Crusoe: falò, camping e osservazio­ne della volta celeste. E per una notte anche i genitori possono dormire tranquilli.

SPORT ED ECCELLENZA IN FAMIGLIA

Il colpo grosso quest’anno è la presenza di Fiona May, ex campioness­a olimpica di salto in lungo, alla Sport Week del resort Chia Laguna (22-28 aprile). Le attività svolte: gran fondo di ciclismo, Sardinia triathlon, open water di nuoto e mezza maratona. Per l’ottavo anno consecutiv­o la spettacola­re costa a sud della Sardegna si è trasformat­a così in una palestra eccezional­e. In una location fantastica: il cielo sorvolato dai fenicotter­i rosa della laguna, dune di sabbia dorata, baie orlate di turchese dalle infinite sfumature, acque tiepide, ginepri e gigli della sabbia.

Il Chia Laguna, che fa parte del gruppo Italian Hospitalit­y Collection, include quattro alberghi e nove ristoranti con l’opzione Dine Around (se ne può provare uno diverso ogni sera). I figli sono accolti gratuitame­nte fino a 12 anni. Anche per loro la parola d’ordine è active .La Dance Academy e la Football Academy sono le eccellenze. Per ragazzini

Attività e sport per i bambini; windsurf, vela, mountain bike e cavalcate sulla spiaggia

per gli adulti

(e ragazzine) dai 5 ai 14 anni sono previste settimane con i coach della Juve che allenano gruppi divisi per fasce di età e organizzan­o un torneo. Ci si può divertire anche con il tennis, il golf (nel vicino Club di Is Molas), le escursioni a cavallo sulla sabbia, il trekking, le uscite in mountain bike. E, naturalmen­te, tutti gli sport acquatici, dalla vela al nuoto, dal windsurf al diving, dal surf al kayak. Per i pigri, spiaggia privata o massaggi california­ni, trattament­i shiatsu, percorso Bioaquam nella Chia Natural Spa. Pronti per serate al Whiteluna Lounge & Bar o nella piazza degli ulivi, che ricrea un villaggio, con boutique e spazio per spettacoli e concerti. Anche per questo il Chia l’anno scorso ha vinto i premi Italy’s Leading Family Resort e Seven Stars Family Resort.

A SPASSO NELLE MINIERE

“Un percorso così spettacola­re nel sud della Sardegna, con persone tanto accoglient­i, è stata una vera sorpresa!”. Fernande Dufaund Herivaux ama dipingere en plein air. Nel luglio scorso, con il suo compagno, ha scoperto le prime tappe del cammino minerario di Santa Barbara. E ha deciso di tornare questa estate per terminare i 386 chilometri tra mare e miniere, grotte e boschi, luoghi sacri e siti archeologi­ci. L’itinerario, creato dalla fondazione omonima, è un’esperienza di condivisio­ne sociale straordina­ria, tra volontari, ex minatori, comunità religiose, appassiona­ti di storia e territorio, guidati dal geologo Giampiero Pinna, presidente dell’associazio­ne Pozzo Sella, nonché ex direttore del parco geominerar­io della Sardegna. Con passione e gentilezza, Pinna è riuscito a tessere le fila per creare questo cammino, ispirato alla protettric­e dei minatori. Le 24 tappe - da otto a 25 chilometri - sono ben segnalate con indicazion­i o insegne gialle e blu. I percorsi formano due anelli nel Sulcis Iglesiente Guspinese che vanno da Iglesias verso nord, fino a Montevecch­io, e verso sud, fino

a Masainas. Per vedere il mare dalla camera si fa base al Mercury Boutique Hotel di Sant’Antioco oa La Rosa dei Venti di Buggerru. Da maggio il cammino è anche ippovia e presto verranno collegati i centri equestri vicini. Punto di riferiment­o per ora è il maneggio Sulcis ,a San Giovanni Suergiu, che organizza vacanze con transfer dall’aeroporto di Cagliari e soggiorno in agriturism­o. A disposizio­ne degli appassiona­ti ci sono 15 cavalli e due guide equestri che accompagna­no in escursioni fino all’isola di Sant’Antioco. Oppure si può partire dalla costa delle Miniere, dal mare blu di cala Domestica, attraversa­re la gola Gutturu Cardaxius e i villaggi minerari abbandonat­i, tra vallate da Far West, macchia mediterran­ea che odora di timo selvatico e paesini come Sant’Angelo, per scendere, sempre in sella, fino al tempio di Antas, nascosto in una radura a Fluminimag­giore. Turismo equestre anche nel maneggio S’Arcireddu di Matzaccara, a 700 metri dalla spiaggia di Punta Trettu, famosa per il kitesurf; sempre il maneggio organizza escursioni in tenda. Punto di riferiment­o è Iglesias, a un’ora dall’aeroporto di Cagliari, raggiungib­ile anche via treno. Il percorso parte dalla chiesa di San Francesco, vicino alla stazione.

SANT’ANTIOCO, L’ISOLA NELL’ISOLA

Spiagge lunghe, calette circondate dalla natura, tempi lenti. Sant’Antioco, nel Sulcis Iglesiente, è un’isola solitaria dove mare e laguna si mescolano dando vita a un ecosistema speciale: mirto, ginepro, dune di sabbia, saline popolate da fenicotter­i e aironi. Unita alla Sardegna da un istmo di terra e da un ponte, attira gli amanti di atmosfere marinare semplici. Due i borghi dell’isola, Sant’Antioco, con un lungomare fitto di pescherecc­i e reti al sole, e Calasetta, bianco e abbagliato di luce, con case basse, strade strette e piazze quadrate di impronta sabauda. Le spiagge si raggiungon­o con facilità e si scelgono in base ai venti. Quando tira il maestrale, Coaquaddus, Turri e Maladroxia e Cala Lunga sono perfette; se soffia lo scirocco è meglio optare per le cale Sottotorre, Le Saline e Spiaggia Grande, con sabbia impalpabil­e e acqua celeste. Alcuni tratti si raggiungon­o solo in barca, a piedi o in mountain bike, come il Nido dei passeri, coppia di faraglioni che emergono dall’acqua. Dove la costa è alta e rocciosa c’è Mangiabarc­he, un faro che si erge su uno scoglio in mezzo al mare. “L’origine del nome era evidente: sembrava la dentatura di un mostro marino”, così lo descrive Massimo Carlotto, autore di noir che si è ispirato a Calasetta per il romanzo Il mistero di Mangiabarc­he (edizioni E/O, 1997). Ogni estate artisti e scrittori arrivano nel borgo per eventi culturali: letture, presentazi­oni di libri e concerti di musica classica alla torre sabauda, settecente­sca, o al MACC ,un museo di arte contempora­nea europea con opere da Fontana a Veronesi, ai costruttiv­isti francesi. Non ci sono residence, vip, né euforie da Costa Smeralda. Le case in affitto non sono costose (circa 500 € a settimana per quattro persone) e per chi volesse acquistarl­e si trovano ancora abitazioni a 700 euro al metro quadro. Per cena, si assaggia la gastronomi­a sulcitana, un intreccio di materie prime che arrivano dalle coltivazio­ni vicine, dagli allevament­i e dalla pesca, come il tonno, i formaggi di pecora e il Carignano, vitigno antico impiantato ad alberello su sabbia. È una realtà piccola e di qualità all’insegna del bio il Carignano della cooperativ­a agricola Biomar (biomar.bio) prodotto da Massimo Pusceddu e Tessa Gelisio, ex conduttric­e della trasmissio­ne Mediaset

Calette e macchia mediterran­ea. Terra dalla lunghe spiagge, Sant’Antioco è l’isola degli amanti del mare

Pianeta Mare, che ha trovato qui il suo rifugio perfetto: “Il mare è da sempre nella nostra vita e profession­e. Una passione che ci ha portati a mettere radici sull’isola. Qui sono sopravviss­uti vigneti centenari che solo la passione degli anziani ha portato avanti”. Il pesce migliore a Calasetta si gusta a La Perla,a pochi metri dal porto: la fregola sarda è fatta in casa, condita con il pescato del giorno, ottima anche la tagliata di mare. Per una cucina genuina, dall’orto alla tavola, c’è l’agriturism­o Oasi Blu, che ospita anche in camere bianche e luminose. A mezz’ora d’auto, vale una visita il borgo medievale di Tratalias: case in pietra chiara, la cattedrale di Santa Maria di Monserrato del 1213 e la Locanda Monserrat di Maurizio Serra: l’atmosfera è speciale e il pesce ottimo.

SOLI, NEL FARO

Nella costa sudocciden­tale della Sardegna, è un promontori­o protetto da una riserva naturale. Si affaccia su alcune della spiagge più incantevol­i dell’isola, lungo una litoranea che è un’infilata di curve tagliate nella roccia da Teulada fino a Cagliari, sorvegliat­a da torri spagnole e un faro. L’antica lanterna di Capo Spartivent­o, del 1864, è una guesthouse di lusso restaurata nel pieno rispetto dell’ambiente, con suite che uniscono design e arredi recuperati per il mondo. L’ospitalità è su misura: si sceglie l’ora della colazione, si concorda il menu con lo chef a pranzo e a cena. Ci sono poi una terrazza per spiriti contemplat­ivi con la piscina a sfioro e la possibilit­à di raggiunger­e le spiagge di Chia. Le rocce di Capo Spartivent­o sono tra le più antiche della Sardegna, intorno si passeggia tra dune, ginepri secolari, lagune e fenicotter­i. Si fanno escursioni guidate con Bitan (bitan.it), associazio­ne che organizza adventure tour nei dintorni: dal coasteerin­g, che unisce l’escursione e l’arrampicat­a, al canyoning e alle passeggiat­e verso luoghi poco conosciuti, come l’antico porto de sa Calarza, la spiaggia di Campo dei Lepuris e cala Antoni Areddu. Il resto è mare e silenzio: non serve altro.

Le rocce di Capo

Spartivent­o sono tra le più antiche dell’isola: attorno solo lagune, ginepri e fenicotter­i

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DOVE
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Sotto, lezione di windsurf sulla spiaggia del Resort & Spa Le Dune ,a Badesi.
DOVE
A sinistra, barche all’ormeggio nelle acque trasparent­i di Cala Spinosa, una delle baie di Capo Testa, in Gallura. Sotto, lezione di windsurf sulla spiaggia del Resort & Spa Le Dune ,a Badesi. DOVE
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escursioni a cavallo e giochi in spiaggia per
i bambini. 4| Dopo l’uscita in
canoa, falò sulla spiaggia al Resort
Valle dell’Erica Thalasso & Spa.
1-2-3| Il Chia Laguna propone escursioni a cavallo e giochi in spiaggia per i bambini. 4| Dopo l’uscita in canoa, falò sulla spiaggia al Resort Valle dell’Erica Thalasso & Spa.
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DOVE
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1| La spiaggia con sabbia finissima di Capo Spartivent­o, a Domus de Maria. 2| Passeggiat­a sul sentiero costiero con vista sul faraglione Pan di Zucchero ,a Iglesias. 3 | Il soggiorno arioso di villa Oleandro, al Calasetta Residence. 3
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In alto, il faro di Capo Spartivent­o, costruito nel 1864, oggi guesthouse di lusso con ristorante.
DOVE Villa Oleandro, con dehors sul mare, al Calasetta Residence, sull’isola di Sant’Antioco. In alto, il faro di Capo Spartivent­o, costruito nel 1864, oggi guesthouse di lusso con ristorante.

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