La linea del ghiaccio.
Su una nave. In kayak e sul veliero. Sugli sci e in dirigibile. Nove viaggi agli antipodi del pianeta. Per guardare il mondo da un altro punto di vista
In nave, in kayak, sugli sci, in dirigibile. Nuovi viaggi guardando il mondo da un altro punto di vista
Le isole ghiacciate della Terra di Francesco Giuseppe, i fiordi antartici, il mare a nord delle Svalbard. Mete riservate fino a poco fa solo a scienziati ed esploratori, oggi accessibili anche ai turisti. I costi sono alti, i posti contati, ma solo l’idea che queste latitudini rientrino nella mappa del possibile è una suggestione, l’occasione per nuove formule del viaggiare, lo spunto per conoscere luoghi dove si gioca il futuro. Ecco nove proposte selezionate da Dove.
UNA SETTIMANA DA INUIT
“La scena è spettacolare, direi surrealista. Dolmen, menhirs, Carnac, Stonehenge della Siberia vi scopro, vi ritrovo, infine in questa Cˇukotka così agognata”. È palpabile l’emozione dell’antropologo francese Jean Malaurie, giunto nel 1990 sull’isola russa di Yttygran con una spedizione franco-russa, una scena raccontata in Lo stretto indispensabile, di Franco La Cecla e Piero Zanini (Bruno Mondadori, 2010). Davanti a lui “il viale delle balene” composto da crani e costole di cetacei della Groenlandia alti fino a cinque metri, sbiancati dal sole e dal gelo. Oggi è una tappa della crociera etnico-naturalistica de Il Tucano Viaggi Ricerca, da Anadyr alle isole di Diomede in Cˇukotka, nell’estrema Russia nordorientale, avvicinabile solo quando il pack inizia a sciogliersi. Un luogo in apparenza remoto e inospitale, ricco in realtà dei simboli e delle tradizioni dei ciukci, pescatori nomadi e allevatori di renne. Si incontrano nel villaggio di Lavrentiya nei giorni della Regatta Beringia, festa di luglio scandita da danze tradizionali, canti e regate (la più suggestiva, su barche in pelle di tricheco). Si esplorano poi lo stretto di Bering, fra Eurasia e Nordamerica, e, più a nord, l’isola di Kolyuchin, per avvistare le balene grigie a pochi metri dalla spiaggia. Oltre il circolo polare, l’isola di Wrangel è invece un sito Unesco dove nidificano oltre cento specie di migratori e si riproducono orsi
polari e trichechi del Pacifico, lemming e oche artiche. Tucanoviaggi.com, dall’8 al 22 luglio, da 9.855 € in cabina tripla superior con le escursioni, le conferenze a bordo di geologi e biologi e i pasti da programma; esclusi i voli internazionali, il visto per la Russia, tasse d’ingresso e bevande.
THULE, SUGLI SCI O SULLA SLITTA
Fu l’americano Robert Peary a raggiungere nel 1909 (o solo a sfiorare, secondo una disputa scientifica mai conclusa) il polo Nord. Seguirono i viaggi avventurosi di Richard E. Byrd, in aereo, nel 1926, quello del norvegese Roald Amundsen e dell’italiano Umberto Nobile, nello stesso anno, sul dirigibile Norge. E molti altri. Terre Polari ricalca le loro imprese con una spedizione in sci e slitta fino al polo geografico. Si parte dalla base meteorologica Barneo, a 89 gradi di latitudine nord. Da qui si scia per un centinaio di chilometri, trascinando le attrezzature per l’accampamento. Se negli anni passati era lo stesso spagnolo Ramón Hernando de Larramendi, fondatore del tour operator, a guidare il gruppo, la prossima volta, aprile 2020, toccherà a un collaboratore: lui è impegnato in Antartide con l’InuitWindsled, ecoslitta di sua invenzione trainata da aquiloni. Un’altra avventura sulle rotte degli esploratori si vive oltre 1.200 chilometri a sud, nella zona di Thule ,in Groenlandia. Lì si condividono casa, pasti e giornate con gli Inuit, discendenti delle guide che accompagnarono Peary a inizio Novecento. Gli spostamenti sono su slitte trainate da cani o, ghiaccio permettendo, in kayak. Si va a pesca, a caccia, si avvistano orsi e narvali (rari cetacei unicorno), si ascoltano le leggende e le credenze della gente dei ghiacci. Le stesse raccolte da Massimo Maggiari in Al canto delle balene (Giunti 2018), da leggere prima di partire. Terrepolari.com: per il polo, partenze per aprile 2020,
da 33mila € in pensione completa con tutta l’attrezzatura, esclusi i voli da e per Longyearbyen, nelle Svalbard, le escursioni e le visite a Longyearbyen, l’assicurazione; per Thule, partenze tra febbraio a maggio (nel
2019 dal 14 al 23 maggio e dal 21 al 30), secondo disponibilità della comunità ospitante, esclusi i voli da e per
Copenaghen e le tasse aeroportuali.
DALL’ISLANDA ALLA GROENLANDIA
Sulla costa orientale groenlandese, il fiordo
di Scoresby è tra i più grandi al mondo. Coste frastagliate, iceberg, lingue di ghiaccio che si tuffano
in mare: è la terra di Erik il Rosso, condottiero normanno che la raggiunse nel 985, vi si stabilì e, salpando da lì, divenne poi probabilmente uno dei primi
europei ad avvistare il Nordamerica. Terra di vichinghi e di Inuit, raccontano i resti di un insediamento
sull’isola di Danmark, abbandonato circa due secoli
fa. Ma anche regno di balene, narvali e lepri artiche
che si confondono nel bianco, e di iceberg alti oltre cento metri. Si avvistano dal pontile della nuova
nave Hondius, che sarà varata nell’estate 2019 per la crociera organizzata da Oceanwide Expeditions. Da
Akureyri, nel nord dell’Islanda, si arriva a Ittoqqortoormiit, il maggiore insediamento di Scoresby: circa 500 abitanti e un paesaggio di cani a riposo, pelli
di foca stese al vento e buoi muschiati. Si sfiora poi,
verso sud, la costa di Blosseville. Qui, oltre alle uscite
in gommoni Zodiac o in kayak, è possibile prenotare
un’immersione per scoprire prati di alghe, pesci gatto e i blu accesi del ghiaccio sottomarino. E di notte
l’aurora boreale, a queste latitudini, si avvista a volte
anche d’estate.
Oceanwide-expeditions.com, partenze dal 17 al 25
settembre (ultimi posti disponibili), o dal 13 al 20
settembre 2020, da 2.950 € in cabina quadrupla
condivisa, voli esclusi.
NELLE ISOLE DELL’IMPERATORE
Anche Vladimir Putin è passato di qui
nel 2017 per studiare nuovi insediamenti
commerciali e militari. L’arcipelago della
Terra di Francesco Giuseppe, in pieno
Artico, è stato a lungo l’ultima tappa mappata prima del grande nulla
bianco. Oggi è la nuova rotta per
entrare nel cuore del mito.
La motonave Spitsbergen, del gruppo Hurtigruten, proposta in Italia da Giver Viaggi e Crociere, salpa da Tromsø, nell’estremo nord della Norvegia, da cui Amundsen partì, nel 1903, per trovare il passaggio a nordovest, e per la spedizione in soccorso del dirigibile italiano Italia, durante la quale scomparve nel 1928. Sull’isola di Sørøya, ancora in Norvegia, si visitano un villaggio di pescatori e i dintorni. Una sosta a Murmansk ,la più grande città a nord del Circolo artico, ed ecco l’arcipelago di Franz Josef, 192 isole quasi sconosciute fino ai primi sbarchi di fine Ottocento. Scogliere, colline rocciose, vulcani, spiagge enormi e una fauna ricca di uccelli marini e volpi artiche, trichechi e orsi polari, con rare presenze umane in qualche base scientifica e in qualche insediamento per la pesca. Qui naufragò, nel 1896, il velista-esploratore britannico Benjamin Leigh Smith. Qui Fridtjof Nansen e Hjalmar Johansen sopravvissero all’inverno in una baracca nel 1895, fallita la conquista del polo. Al ritorno, escursione facoltativa a Capo Nord, dove per secoli finiva il mondo abitato.
Giverviaggi.com, 15 giorni, con partenze il 29 agosto e 12 settembre, da 7.340 €, inclusi voli dall’Italia, pernottamenti, attrezzature, attività a bordo e
principali escursioni, non compresi tasse, il visto
russo di circa 80 €, le escursioni facoltative e l’assicurazione obbligatoria.
CACCIATORI DEL NUNAVUT
“Chi parte con noi è appassionato e motivato”, spiega Cécile Manet, capo spedizione di Ponant. “Non solo per i costi, obbligatoriamente alti, per la logistica e i visti necessari, ma anche perché, per valorizzare queste avventure, ci vuole pazienza, attenzione ed è consigliabile aver studiato prima la meta per poter essere, al ritorno, ambasciatori di questi luoghi belli e fragili. Per questo spero che i regolamenti internazionali - sulla durata, la latitudine, la stagionalità dei viaggi - continuino ad arginare un turismo polare di massa”. Interessante la rotta in nave (con spedizione in Zodiac e a piedi) tra due civiltà Inuit. Quella nordgroenlandese, più tradizionale, è basata su piccoli villaggi. “Nei mesi invernali questa gente resta ancora isolata, vivendo di caccia”, racconta Manet. “Incontrando i turisti sulle navi, molti Inuit hanno visto per la prima volta una piscina, o un ascensore”. La più stanziale è nell’isola di Baffin, in pieno passaggio a nordovest, nel Nunavut, primo stato Inuit al mondo creato nel 1999 nell’ambito del Canada. Dal porto groenlandese di Kangerlussuaq, a nord del circolo polare, si parte per la calotta glaciale, si tocca la baia di Disko, dove ammirare megattere, beluga e narvali, gli iceberg del fiordo di Upernavik e le case Inuit di Qaanaaq, città più a nord della Groenlandia. Baffin offre scogliere e montagne di ghiaccio fino alla baia di Isabelle, dove le balene arrivano in cerca di krill. Tra insediamenti Inuit e villaggi abbandonati.
I viaggi Ponant sono proposti in Italia da Gioco
Viaggi (tel. 010.55.31.169, giocoviaggi.com).
Baffin
Bay Secrets, 14 giorni con partenza l’11 o 15 agosto,
parte da 11.760 € a persona in cabina deluxe, tasse,
voli ed escursioni comprese.
A VELA VERSO SUD
La traversata dell’Antartide a piedi dell’americano Colin O’Brady, a fine 2018, è solo l’ultimo capitolo della saga della conquista dell’altro polo. Dalla sfida fra il norvegese Roald Amundsen e l’inglese Robert Scott, primi a raggiungere il sud geografico (rispettivamente il 14 dicembre 1911 e il 17 gennaio 1912), all’irlandese Ernest Shackleton, che nel 1916 salvò l’intero equipaggio bloccato nei ghiacci per quasi due anni. “Che fu un’impresa incredibile lo si capisce solo davanti al grande bianco”, spiega Roberto Pasqua Di Bisceglie, amministratore delegato dell’operatore italiano Ruta40. “È come approdare su un altro
Durante le crociere polari, guide naturalistiche e ricercatori preparano all’incontro con l’habitat della banchisa
pianeta”. Il veliero Ocean Tramp, alimentato con pannelli solari, è l’idea ecosostenibile per esplorare il continente. Superato il passaggio di Drake con un charter da Punta Arenas , in Cile, o anche da Cape Town, Sudafrica, se si noleggia la barca (ma i costi lievitano) si veleggia lungo le coste della penisola antartica. “È un viaggio per sole otto persone. Con il vantaggio di poter accostare quando si vuole il pack. Da ottobre a marzo si avvistano balene, pinguini reali e leoni marini. Si ciaspola sulla neve, si campeggia sul suolo antartico”. Ultima tappa, il Lakutaia Lodge di Puerto Williams, cittadina sull’Isla di Navarino, nella provincia antartica cilena, tra trekking tra i ghiacciai della Cordigliera di Darwin e cavalcate nella tundra. Ruta40.it, tel. 011.77.18.046, date su richiesta, da 12.650
€ a persona con i charter e la crociera in pensione completa, esclusi i voli intercontinentali e l’assicurazione.
FOTOGRAFANDO L’ANTARTIDE
Settantotto gradi nord: la latitudine delle isole Svalbard. Ma anche il titolo dello scatto di David Yarrow a un orso polare nella neve battuto all’asta da Sotheby’s nel maggio 2018 per 93 mila euro. Per ritrarre i grandi animali a rischio estinzione il fotografo britannico ha viaggiato dall’Africa all’Antartide, come mostrano i reportage raccolti in Nella natura selvaggia (Mondadori Electa, 2017). Punta ancora a sud la sua prossima spedizione, con un gruppo di turisti-esploratori. Si parte nell’autunno 2020 con Natural World Safaris, guidati da Yarrow e dal collega fotografo Andrew James, per una crociera da Ushuaia, Argentina, alle britanniche isole Falklands, partecipando, a bordo, a laboratori di fotografia e a conferenze naturalistiche. Poi si ripercorre a ritroso il viaggio di Shackleton: dalla Georgia del Sud, roccioso arcipe
lago britannico, esplorandone le baie, fino alla remota Elephant Island, dove alcuni uomini di Shackleton vissero per mesi sotto due scialuppe capovolte. Ultima tappa, la penisola antartica, per esplorare l’isola di Cuverville ,la baia di Wilhelmina e quella di Mikkelsen. In kayak o sul pack per fotografare foche, pinguini e iceberg dai magici toni blu. L’alternativa accessibile e vicina, sempre per fotografi, sono i viaggi che l’operatore propone nel Canada Artico, da Ottawa all’isola di Baffin, tra orsi polari, narvali, beluga e balene franche, con sosta all’isola del Principe Leopold, santuario di uccelli migratori. Da leggere, prima del via, capolavori della fotografia nei paesaggi polari come Born to Ice, sunto dei viaggi di Paul Nicklen edito nel 2018 da teNeues. Naturalworldsafaris.com: viaggio in Antartide dal
12 al 31 ottobre 2020, da 14mila € a persona in cabina tripla con bagno comune, esclusi voli intercontinentali ed escursioni in kayak; nel Canada Artico,
dal 22 luglio al 2 agosto, da 7.429 € esclusi i voli.
TRA FIORDI E CANALI
“Un viaggio in Antartide è sempre un’avventura”, spiega Rossana Novati, product manager per I Viaggi di Maurizio Levi. “Il meteo, laggiù, cambia sempre. È il ghiaccio a decidere dove si può navigare o attraccare. E l’incontro con la fauna può avvenire ogni momento dal ponte della nave. Per questo servono guide specializzate, molte delle quali hanno vissuto nelle isole Svalbard, navi per poco più di cento ospiti e gommoni per dieci. E solo per avvicinarsi a certi luoghi servono permessi e certificazioni”. Da Ushuaia, punta sud dell’Argentina, oltre l’un tempo temuto passaggio di Drake, la rotta tipo sfiora le isole Shetland, celebri per le colonie di pinguini. Prima
di incunearsi nel canale di Lemaire fra la penisola antartica e le sue isole minori, come Deception, risalendo poi sottocosta. La nave Poseidon, scelta dall’operatore italiano, oltre a tutti i comfort, ha una biblioteca sull’Antartico. Viaggilevi.com, partenza da fine novembre a febbraio, da 6.585 € più voli dall’Italia, pratiche e assicurazioni.
Plus: prenotando con DoveClub, la quota gestione pratica di 90 € è offerta (doveclub.it).
SULLA NAVE DELL’ARIA
Airlander 10 è il dirigibile più grande al mondo e lo lancia la compagnia svedese OceanSky con un viaggio al polo Nord magnetico per cui si sono aperte le prenotazioni il 22 aprile, Giornata Mondiale della Terra. “I dirigibili sono il futuro del commercio e del turismo”, spiega il Ceo Carl-Oscar Lawaczeck. Economici, ecologici, sicuri (oggi si usano gas non infiammabili e materiali ultraresistenti), possono attraccare su erba, roccia, neve, ogni tipo di suolo. Vanno, al massimo, a 140 chilometri orari, ma, ammirando il paesaggio, in una cabina con ogni comfort, è davvero un problema?” Trentasei ore di viaggio in tutto, date e prezzi da stabilire, si decolla da Longyearbyen, nelle Svalbard, cambiando altitudine in base ai venti in quota, insieme a Robert Swan, primo a uomo a toccare entrambi i poli. oceanskycruises.com