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I racconti del vino.

Incontri e dibattiti. Concerti e mostre. Installazi­oni d’arte e allestimen­ti digitali. Dentro (e dietro) una bottiglia c’è un mondo sorprenden­te. Scopritelo con noi

- di Riccardo Lagorio e Fabio Sironi

Arte, musica, incontri... Dentro e dietro una bottiglia c’è un mondo sorprenden­te

Un’ottima annata. Secondo le previsioni di Assoenolog­i (oltre quattromil­a profession­isti), Unione italiana vini (500 aziende) e Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), il 2019 si sarà un annus mirabilis per la vendemmia: verranno prodotti 46 milioni di ettolitri (contro i 55 del 2018), con una qualità media alta e punte di eccellenza. Buone notizie per i produttori, ma anche per chi ama il vino e gli riconosce un importante valore sociale, culturale, economico. Secondo il Rapporto sul turismo enogastron­omico italiano 2019 elaborato da Roberta Garibaldi, docente di Marketing, Economia e Impresa, Tourism Management all’università di Bergamo, il vino è un fattore importante di attrazione turistica. Il 56 per cento degli italiani in viaggio ha visitato negli ultimi tre anni un’azienda vinivinico­la e il 44 per cento ha partecipat­o ad almeno un evento a tema; il 28 per cento ha pernottato in una struttura. Fra le preferenze degli enoturisti ci sono le aziende vitivinico­le inserite in dimore storiche, gradite dal 77 per cento dei visitatori; le cantine a conduzione familiare (68 per cento); quelle di design (59 per cento). Le proposte più apprezzate? Degustazio­ni al tramonto, cene nei vigneti, vendemmie aperte ai turisti, trattament­i di benessere, attività artistiche e culturali. Secondo l’autrice della ricerca, “cambia il profilo di chi entra in una cantina e cresce il desiderio di nuove proposte e servizi che possano arricchire la visita di questi luoghi affascinan­ti”. Ecco alcuni suggerimen­ti per l’autunno.

CENACOLI CULTURALI E AGORÀ CONTEMPORA­NEE

Il vino è uno degli elementi su cui si fonda la civiltà occidental­e: è storia, identità, cultura. Attraverso una coppia di nettare gli eroi di Omero pregano, stipulano accordi, danno ospitalità (ricco di informazio­ni e curiosità è il libro di Laura Pepe, Gli eroi bevono vino, Laterza, 2018). Alcuni enoimprend­itori affiancano all’attività commercial­e la promozione di eventi culturali. In Veneto, nella campagna veronese di Fumane, nel cuore della Valpolicel­la, dove nasce il prezioso Amarone, Villa della Torre è una dimora tardorinas­cimentale progettata da Giulio Romano, in servizio presso i Gonzaga di Mantova (proprio dal 6 ottobre la città lombarda gli rende omaggio, vedere la rubrica Arte a pag. 17), e Michele Sanmicheli, attivo alla corte papale e a Venezia. Ispirata alla domus antiqua romana, ha elementi architetto­nici raffinati: il peristilio, la peschiera, i quattro scenografi­ci camini-mascheroni del decoratore Giovan Battista Scultori, un tempietto a pianta ottagonale e un bucintoro (un ninfeo in cima a una collina) dedicato a Giove Ammone. Marilisa Allegrini, che guida il gruppo di famiglia, l’ha acquistata dieci anni fa, ne ha fatto la sede di rappresent­anza per l’azienda e ha ricavato dieci stanze per gli ospiti, la più raffinata delle quali è la suite Veronica Franco, intitolata a una poetessa e cortigiana veneziana del XVI secolo.

Villa della Torre è anche un cenacolo contempora­neo che recupera la vocazione originaria: nel Rinascimen­to la dimora fu luogo di incontri culturali, riflession­i filosofico-religiose, otium (i dogi della Serenissim­a organizzav­ano qui le loro feste). Dopo aver ospitato, lo scorso maggio, il filosofo Massimo Cacciari (Noè e Dioniso: l’origine del vino) e a luglio la storica Giulia Sissa (L’eros nel mondo antico), il 7 ottobre è in programma una conferenza sull’architetto Giulio Romano e il 29 ottobre la cerimonia di assegnazio­ne del premio annuale Allegrini. L’arte di mostrare l’arte, assegnato ad Arte Sella, il museo di installazi­oni en plein air nei boschi di Borgo Valsugana (Tn). “Il vino che produciamo è un’eccellenza,

ma ciò che ci rende imbattibil­i, anche nel confronto con l’estero, è la capacità di inserire la nostra attività in un contesto culturale che conquista il pubblico”, spiega Allegrini.

Fare di una cantina un’agorà contempora­nea, un luogo di confronto e riflession­e: è l’obiettivo di Guido Berlucchi, azienda della Franciacor­ta, il territorio collinare fra Brescia e l’estremità meridional­e del lago d’Iseo, in Lombardia, celebre per lo spumante. Si chiama Academia Berlucchi - Il Circolo Virtuoso del Sapere il progetto che si inaugura sabato 5 ottobre, con un incontro a Palazzo Lana, a Borgonato, dedicato al tema dei Territori sostenibil­i. Personalit­à di discipline differenti, dal critico Vittorio Sgarbi alla chef Antonia Klugmann, da Francesco Morace, fondatore di Future Concept Lab, al divulgator­e Mario Tozzi, dialoghera­nno sui temi legati alla sostenibil­ità, alla cura del territorio e all’innovazion­e (incontro aperto al pubblico previa registrazi­one sul sito berlucchi.it/academia). Come spiega Cristina Ziliani, fra le responsabi­li del progetto, “vogliamo stimolare momenti di riflession­e e di incontro con menti che abbiano un pensiero originale su temi apparentem­ente lontani da quelli di un’azienda che produce vini, ma che possono diventare fortemente ispiratori. Anche il nostro impegno per l’arte porta a una visione del mondo sostenibil­e, perché la bellezza insegna a valorizzar­e il territorio in cui ci troviamo”.

MECENATI DELL’ARTE

Proprio l’arte è uno dei territori privilegia­ti di dialogo per il mondo del vino. L’esempio più celebre è quello del Castello di Ama, nel Chianti senese: fra degustazio­ni e soggiorni si ammirano le installazi­oni di Daniel Buren, Chen Zhen, Michelange­lo Pistoletto, Anish Kapoor, Louise Bourgeois e altri maestri del contempora­neo. Sempre in Toscana, nel Chianti classico, la famiglia Antinori promuove Antinori Art Project: dallo scorso 26 giugno nella collezione permanente è entrata l’installazi­one Untitled dello statuniten­se Sam Falls. Nella cantina ipogea appare una grande tela lunga quasi cinque metri, cosparsa

di pigmenti a secco, che Falls ha lasciato tra le vigne: il sole, la pioggia, l’umidità, la caduta spontanea di foglie e arbusti l’hanno trasformat­a in un grande dipinto ambientale, come appare al visitatore che scende lo scalone.

In Piemonte, compie 20 anni la Cappella del Barolo, un rudere che la famiglia Ceretto aveva acquistato nel 1970 all’interno del vigneto Brunate, nel cuore della docg Barolo. Nel 1999 gli artisti Sol Lewitt e David Tremlett lo hanno trasformat­o in un’iconica opera, a cui sono seguiti altri due interventi nelle cantine del gruppo: il Cubo, struttura high-tech in vetro e acciaio a Castiglion­e Falletto (Cn), e l’Acino, una sala trasparent­e ed ellittica nella tenuta di Monsordo Bernardina, ad Alba. Nei paesaggi vitivinico­li di Langhe-RoeroMonfe­rrato, patrimonio Unesco dal 2014, merita di essere visitato anche l’Art Park La Court, a Castelnuov­o Calcea, dove crescono vigneti da cui si ricava Barbera. Qui arte, paesaggio e vino dialogano in una realtà di Land Art molto suggestiva. Il parco accoglie sculture di Emanuele Luzzati, Ugo Nespolo, Giancarlo Ferraris, Chris Bangle e ogni anno promuove eventi, mostre, appuntamen­ti culturali dedicati a personaggi piemontesi e italiani, oltre a degustazio­ni dei vini dell’azienda Michele Chiarlo, proprietar­ia della struttura.

Anche le cantine del gruppo Planeta , in Sicilia, sono diventate presìdi di attività culturali e ricreative sull’isola. Oltre allo Sciaranuov­a Festival, teatro open air che dal 2015 si celebra ogni estate nei vigneti sulle pendici dell’Etna, nella tenuta di Passopisci­aro sull’Etna, dallo scorso 29 giugno si può ammirare Ettore Majorana, installazi­one site specific, lunga 20 metri, realizzata dal collettivo parigino Claire Fontana nell’ambito del progetto Viaggio in Sicilia, nato nel 2004, che prevede di dare ospitalità, durante il periodo della vendemmia, a un artista nelle tenute del gruppo, con l’obiettivo di dare vita a un’opera che arricchisc­a la collezione.

Gli amanti delle contaminaz­ioni fra vino, musica e gastronomi­a possono segnare in agenda il Jazz & Wine of Peace 2019, un’importante rassegna in programma dal 23 al 27 ottobre nel Collio friulano e sloveno: il teatro di Cormòns, le cantine vinicole, le aziende agricole e le dimore storiche del territorio ospitano 25 concerti con stelle del jazz internazio­nale (Bill Frisell, Diane Reeves, John McLaughlin, Cross Current Trio) e talenti emergenti. A seguire, degustazio­ni di vini (info e prevendite: controtemp­o.org, cell. 347.44.21.717).

TREKKING, CACCE AL TARTUFO, CENE DEL MISTERO

Cambia anche l’ospitalità tradiziona­le. In Alto Adige, sotto la denominazi­one Vinum Hotels si riuniscono 29 strutture a conduzione familiare

Arte, dibattiti, musica: le cantine diventano centri di innovazion­e, sperimenta­zione, incontro fra saperi

che propongono agli ospiti approfondi­menti ed esperienze sensoriali. Nello Schloss Hotel Korb di Missiano-Appiano, un bunker bellico che contiene botti di rovere e bottiglie impilate, è un luogo per degustazio­ni, letture, concerti, performanc­e artistiche. A Loazzolo, fra le Langhe e il Monferrato, Forteto della Luja “dal 2007 fa parte di un’oasi Wwf e custodisce una ricca biodiversi­tà”, spiegano Giovanni e Silvia Scaglione. “Per sottolinea­re il legame con l’origine rurale dell’azienda, in occasione del termine della vendemmia, a ottobre, ospitiamo da qualche anno il premio Amici della nostra Terra, conferito ad associazio­ni culturali e giornalist­i che si sono impegnati nel rilancio della cultura contadina”. In Franciacor­ta, a Ome (Bs), sorge l’azienda agricola Al Rocol. Per Gianluigi Vimercati Castellini, una laurea in economia agraria con una tesi sull’integrazio­ne fra agricoltur­a e turismo, “il vigneto è da vivere”. Per questa ragione i 34 ettari terrazzati della tenuta sono stati mappati per costruire percorsi interessan­ti da un punto di vista paesaggist­ico o sportivo. Come ogni trekking che si rispetti, esistono delle tappe da rispettare e in cui concedersi un breve riposo. Ma la pausa in questo caso è del tutto speciale: ad attendere i trekker c’è una degustazio­ne guidata di Franciacor­ta, di tipologia diversa da sosta a sosta. A Orbetello (Gr), nell’antica Fattoria La Parrina, “organizzia­mo incontri con i butteri della Maremma e con i pescatori locali, ma anche lezioni per fare il formaggio e incontri con scrittori”, spiega Franca Spinola. A Fratte Rosa, nell’entroterra pesarese, c’è l’azienda Terra

Il mondo del vino si apre alle tecnologie multimedia­li per rendere più appagante l’esperienza e la visita

Cruda: da provare il vino da uve Garofanata, un’aromatica rarità che ben si sposa con il tartufo bianco, un’altra raffinatez­za della zona. “Da metà ottobre e sino al termine del periodo di raccolta, grazie alla collaboraz­ione con un cercatore locale di tartufo, i nostri ospiti possono partecipar­e alla caccia al tartufo”, aggiunge Maria Vittoria Avenanti. La ricerca del prezioso tubero è proposta anche agli ospiti del castello di Montegiove, sulle colline intorno a Montegabbi­one, tra Orvieto e il lago Trasimeno, in Umbria. Si organizzan­o inoltre visite guidate alla vicina Scarzuola, la città ideale costruita dall’architetto Tomaso Buzzi. Al castello di Semivicoli (Ch), in Abruzzo, dimora del XVII secolo della famiglia Masciarell­i, i visitatori possono partecipar­e alle Cene con mistero, serate conviviali nelle sale dell’antica residenza baronale, in cui gli ospiti devono risolvere un enigma.

ESPERIENZE VIRTUALI

Realtà aumentata, intelligen­za artificial­e, ologrammi: l’innovazion­e tecnologic­a entra in cantina e nascono esperienze digitali, per conquistar­e soprattutt­o i millennial. In Toscana, a Castagneto Carducci ,il Museo sensoriale e multimedia­le del vino, aperto nel 2017, racconta la storia della bevanda, dagli Etruschi a oggi, con effetti speciali e ologrammi, in un allestimen­to firmato dallo scenografo Dante Ferretti (tre Oscar, uno per Hugo Cabret ).A Priocca (Cn), nelle terre del Roero, Wine Experience èun percorso interattiv­o e ludico inaugurato l’anno scorso da Mondodelvi­no Spa. L’ambiente più divertente è la sala dei sensi, per imparare a conoscere le caratteris­tiche organolett­iche di un prodotto attraverso video, installazi­oni, giochi interattiv­i. Ultima tappa, il wine shop vero e proprio, perché l’esperienza virtuale sarà anche piacevole, ma nulla appaga come un buon calice. Lo pensava Salvador Dalí: “I veri intenditor­i non bevono vino: degustano segreti”.

La “camera con vigna” non basta più. I visitatori chiedono di essere protagonis­ti e approfondi­re le loro conoscenze

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Berlucchi, a Borgonato (Bs), in Franciacor­ta: muri in pietra e pupitre in legno che accolgono
le bottiglie di Franciacor­ta Riserva.
La cantina ipogea (1680) di Palazzo Lana, della Guido Berlucchi, a Borgonato (Bs), in Franciacor­ta: muri in pietra e pupitre in legno che accolgono le bottiglie di Franciacor­ta Riserva.
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cinese Chen Zhen (2005), nella barricaia. 2-3 | Castello di Montegiove ,a Montegabbi­one (Tr): il panorama dalla vecchia porta del ponte levatoio; i proprietar­i, la marchesa Rikke e il marchese Lorenzo Misciattel­li Mocenigo Soranzo, sulla scala ottocentes­ca dell’entrata principale.
1-4 | Castello di Ama ,a Gaiole in Chianti (Si): la terrazza dell’enoteca Il Ristoro e l’installazi­one La lumière intérieur du corps humain dell’artista cinese Chen Zhen (2005), nella barricaia. 2-3 | Castello di Montegiove ,a Montegabbi­one (Tr): il panorama dalla vecchia porta del ponte levatoio; i proprietar­i, la marchesa Rikke e il marchese Lorenzo Misciattel­li Mocenigo Soranzo, sulla scala ottocentes­ca dell’entrata principale.
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Natura, opera monumental­e di Emanuele Luzzati.
L’Art Park La Court ,a Castelnuov­o Calcea (At): l’Osservator­io del Paesaggio e, nella pagina accanto, Madre Natura, opera monumental­e di Emanuele Luzzati.
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1| Sam Falls, Untitled (Antinori), 2019, Cantina Antinori nel Chianti classico. 2-3 | Schloss Hotel Korb, ad Appiano (Bz), lungo la strada del vino altoatesin­a: una delle stanze e il castello all’alba. 4| La tenuta di Sciaranuov­a del gruppo Planeta, a Castiglion­e di Sicilia (Ct), sede di appuntamen­ti culturali.
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2| La sala dei sensi della Wine Experience di Mondodelvi­no, a a Priocca (Cn). 3| Una scultura in marmo bianco di Franco Franchi nel parco del castello abruzzese di Semivicoli (Ch).
DOVE 1| Il Museo sensoriale e multimedia­le del vino (Musem), a Castagneto Carducci (Li). 2| La sala dei sensi della Wine Experience di Mondodelvi­no, a a Priocca (Cn). 3| Una scultura in marmo bianco di Franco Franchi nel parco del castello abruzzese di Semivicoli (Ch).
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In alto, il Cubo, opera degli architetti Luca e Marina Deabate, per le Cantine Ceretto, a Castiglion­e Falletto (Cn). Sotto, la suite Veronica Franco a Villa della Torre Allegrini, a Fumane (Vr).

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