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NEW YORK Oh Happy Day. Dagli spettacoli allo shopping, dal pattinaggi­o ai gospel, i riti e le novità per chi trascorrer­à qui gli ultimi giorni dell’anno

Le piste per il pattinaggi­o, le vetrine, i musical e il gospel, i locali da prenotare. Qui il Natale è un grande rito urbano. Classico e sempre nuovo

- di Chiara Pasqualett­i Johnson

Ètutto pronto per le feste. New York è sempre nella top ten delle destinazio­ni per le vacanze di Natale e Capodanno. Le novità sono tante, come racconta la nuova guida di Dove alla città, in edicola da poche settimane (vedere il riquadro a pag. 34). Sono previsti sette milioni di visitatori e ovunque le vetrine sono già agghindate. Il via ufficiale al Christmas party urbano è il 4 dicembre, con l’accensione dell’albero di Natale che dal 1931 troneggia a Rockefelle­r Plaza. Quest’anno è un pino norvegese della Florida, alto come un palazzo di sette piani e decorato con 50 mila luci, davanti a una delle due piste di pattinaggi­o più amate in città, The Rink (rockefelle­rcenter.com). L’altra è il Wollman Rink ,a Central Park .Il Winterland Rink, aperto nel 2018 sul rooftop del Pier 17 ,èla pista nuova, con vista sulla baia e sul Seaport District, fresco di ristruttur­azione (pier17ny.com).

Riti che tornano. Accanto a novità che da sole giustifica­no il viaggio di fine anno. Come la riapertura del MoMa, il museo d’arte moderna appena ampliato, e il porto rifondato di Hudson Yards, per salire sulla scultura-palazzo The Vessel e visitare lo Shed, l’arena high-tech che, fino al 19 gennaio, ospita Manual override, retrospett­iva dedicata alla pioniera dell’arte ambientale Agnes Denes. Il Met, per chiudere il tour dei grandi musei, propone invece fino al 17 maggio Pursuit of fashion, con la grande collezione della storica della moda Sandy Schreier.

Si passa in città anche per gli acquisti (dall’Inghilterr­a partono persino specifici New York Christmas shopping trip). Le vetrine sono vere opere d’arte. Macy’s le dedicherà a Santa Girl (la primogenit­a di Babbo Natale), con una storia che procede come i frame di un film. Saks, sulla Fifth Avenue, celebra Frozen 2, seguito del cartoon Disney del 2013 (in Italia dal

27 novembre). Per le occasioni c’è Empire Outlets, da maggio a Staten Island, a 20 minuti di traghetto da Manhattan: oltre cento negozi scontati guardando lo skyline della città. Poi si resta sull’isola per il Lantern Festival, che trasforma lo Snug Harbor Cultural Center & Botanical Garden in un mondo fatato, ispirato alle lanterne cinesi (fino al 12 gennaio, nycwinterl­anternfest­ival. com). Oppure si va per saldi. “Gli affari veri si faranno il 26 dicembre, ma bisogna mettersi in coda all’alba”, avverte la blogger Laura Giromini Arrigoni che, su vivereny.com, offre dritte sempre aggiornate. “Le decorazion­i più stravagant­i si vedono a Dyker Heights ,a Brooklyn, dove da 40 anni i vicini si sfidano a colpi di luminarie” (ci sono anche tour guidati su asliceofbr­ooklyn.com/ bus-tours/christmas-lights-tour).

Tra

musical e shopping

Al capitolo mercatini, imperdibil­e il Bank of America Winter Village di Bryant Park, fino al 5 gennaio, con l’unica pista di pattinaggi­o gratuita in città. Al Bowling Green Park quest’anno traslocher­à un pezzo del celebre mercatino di Natale di Strasburgo. Alla Grand Central Holiday Fair, al coperto, si scelgono regali fatti a mano, ammirando il Train Show, con tanti trenini in un paesaggio innevato. Nel New York Botanical Garden del Bronx, invece, i trenini di Natale sfrecciano tra 175 riproduzio­ni di edifici della Grande Mela fatti di foglie e ramoscelli.

Il pranzo del 25? Sarà social per chi segue l’ultima mania urbana: le food

hall, piazze del cibo fatte di ristoranti­ni a tema dal design curatissim­o. Come The Deco, stile anni Venti e sapori etnici, o il nuovo 8SIA, due piani, cinque ristoranti, vicino al Chrysler Building, per il vero cibo di strada cinese. Oppure classico. In un hotel storico come il Pierre, dove Ashfer Biju, chef del Perrine, annuncia “un menu ispirato ai grandi pranzi in famiglia”, o alla Tavern on the Green di Central Park: qui Bill Peet punterà su country ham (prosciutto glassato della Virginia) e aragoste del Maine.

In questo periodo vale anche la pena di trascorrer­e una sera a teatro. Per classici natalizi come Elf ,al Madison Square Garden dal 13 al 29 dicembre. O per Christmas Spectacula­r, musical con il corpo di ballo delle Rockettes, al Radio City Music Hall (quattro repliche al giorno fino al 5 gennaio). Ma il tormentone del 2019 sarà The Nutcracker (Lo schiaccian­oci). In versione classica al Lincoln Center Plaza, con le marionette al Salzburg Marionette Theatre, hip hop al Kings Theatre, nel Queens. Niente però sarà più classico, e newyorches­e, della Gospel Celebratio­n con cui il 21 dicembre l’Apollo Theater di Harlem festeggerà il suo 85esimo anniversar­io. Oh Happy Day.

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Un classico del Natale a New York: The Rink, la pista di pattinaggi­o del Rockefelle­r Center. Nell’altra pagina, murales a Bushwick, Brooklyn. DOVE
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2| Il Rainbow bridge innevato
nel cuore di Central Park. 3| Il New York winter lantern
festival. 4| Le luminarie del Rockefelle­r
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1 | Il nuovo Moxy Hotel Chelsea. 2| Il Rainbow bridge innevato nel cuore di Central Park. 3| Il New York winter lantern festival. 4| Le luminarie del Rockefelle­r Center. 1
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