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UN GIORNO, E UNA NOTTE, A BANGKOK

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Bangkok conserva intatto il suo fascino e ha sempre qualcosa da svelare. Gli habitué scelgono un albergo affacciato sul fiume Chao Praya, come il Lebua, con la terrazza a 360 gradi sull'orizzonte. E non si perdono il tramonto al The Deck, ristorante allungato sull’acqua davanti al magnifico tempio Wat Arun. Si affaccia sul fiume anche il celebre hotel Shangri-La, ritrovo tradiziona­le per l’aperitivo (shangri-la.com). Templi secolari si specchiano nei grattaciel­i avvenirist­ici disegnati da archistar internazio­nali, come l'iconico MahaNakhon, con lo Sky bar sulla torre a spirale di 78 piani. La Bangkok d’antan si scopre nell’antica dimora di Jim Thompson, agente della Cia misteriosa­mente scomparso nel 1967, vicina ai klong, i canali della città vecchia (Surawong road 9, jimthompso­nhouse.com). Accanto, la boutique, tempio della seta: dalle lenzuola ai cuscini, alle camicie. Con un po’ di fortuna, tra centinaia di bancarelle che vendono di tutto, si trovano pezzi di antiquaria­to birmano al market Chatuchack, nel weekend. Scenografi­co anche il mercato galleggian­te di Taling Chan, lungo il Chak Phra Canal. Papaya è un’incredibil­e caverna di Ali Babà, zeppa di oggetti vintage (papaya55.com). Impossibil­e rinunciare a un massaggio thai. Il più opulento si fa alla Spa del Pullman Bangkok King Power, a Rangnam Road. Dopo ci si concede una cena da applauso a Le Du, piatti contempora­nei ispirati alla tradizione (ledubkk.com). Si conclude la serata inebriati dal profumo del mercato dei fiori di Pak Klong Talaad, in Chakkaraph­et Road, animatissi­mo durante la notte, quando i grossisti lo rifornisco­no. A poco più di un’ora d'auto verso sud c’è un’altra Thailandia. È Samut Songkhram, verdissima provincia rurale dove si scoprono colorati mercati galleggian­ti come l’Amphawa, con le antiche case di legno su palafitte, i monaci che alle sei del mattino raccolgono le offerte, le barche colme di frutta, ma anche di qualche Boa constricto­r .Il Talad Rom Hub, invece, nato prima del passaggio della ferrovia, ha continuato ostinatame­nte la sua attività nonostante il treno. I banchi sulle rotaie vengono spostati all’arrivo del convoglio alla stazione di Mae Klong e rimessi al loro posto subito dopo. Avamposto per raggiunger­e i mercati, il Buffalo Amphawa, hotel immerso nel verde (thebuffalo­amphawa.com). Lungo le rive del fiume Mae Klong, dal colore del tè carico che si insinua tra campi e fattorie, si è insediata la comunità agricola di Baan Rimklong, dove si insegna agli ospiti come creare cappelli e cesti nella foresta di palme o lavorare la porcellana nella manifattur­a di Benjarong. È un’esperienza anche navigare lungo il fiume a bordo dell’Hatthatara Massage Cruise di Amphawa, una Spa galleggian­te. Si gode di un massaggio ai piedi in un paesaggio bucolico tra villaggi, templi, piantagion­i. Sulla riva, ecco il suggestivo Wat Bang Kung, avvolto dalle radici di baniano: il grande Buddha incastonat­o in una teca, affacciato sul mondo senza tempo del popolo del fiume.

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