È ANCHE UN BEL GIOCO
I percorsi dell’arte open air sono perfetti per una gita in famiglia, soprattutto in Trentino. Un esempio? RespirART, in Val di Fiemme (nella foto a destra), organizza anche attività per i bambini e visite animate in cui i capolavori dell’arte contemporanea diventano teatri e occasioni ludiche. Ci sono però percorsi che, per la loro accessibilità e giocosità, sono più indicati per chi viaggia con i figli. Luoghi dove (quasi) tutto si può toccare, con l’avvertenza di verificarne prima l’apertura e agibilità.
In una pineta vicino al lago di Ledro (Tn) appena a nordovest del Garda, il percorso Ledro Land Art mette in fila una ventina di opere, realizzate con materiali naturali, che diventano una riflessione sul rapporto tra uomo e territorio. Trovarle, mimetizzate nel verde, è una piccola caccia al tesoro. Il percorso è semplice, ben indicato, fruibile in ogni stagione e all’inizio del bosco, in un box di legno, si trova una mappa con tutte le tappe da scoprire. Molte installazioni - mucche dalle grandi corna d’acciaio, chiocciole e ricci giganti, altalene di legno e corde, scope sospese nella radura - sembrano proprio grandi giocattoli.
Poco lontano, Drena è un borgo del Garda trentino famoso per le castagne e l’imponente castello. Qui, lungo un sentiero, si nasconde la Drena Open Air Gallery, un sentiero di magiche installazioni da scoprire e interpretare. Si parte da una tribù di rane colorate che ricoprono una grande roccia, per poi addentrarsi nel bosco e incontrare, passo dopo passo, tante altre sorprese capaci di stupire e incuriosire i piccoli visitatori: draghi e clessidre giganti, lampade e televisori che si aprono sul paesaggio, guerrieri e animali fantastici e un’area dedicata al tempo. L’itinerario, parzialmente percorribile con i passeggini, è aperto tutto l’anno.
Il respiro degli alberi a Lavarone, nell’Alpe Cimbra, è un semplice percorso di circa due chilometri, con poco dislivello, libero e fruibile in ogni stagione, che ruota intorno al tema della pianta, simbolo della vita. Ecco alberi capovolti le cui radici respirano la luce, altri aperti che dialogano con chi si avvicina, altri ancora feriti, custodi di ricordi, storie e segreti. Ogni opera, per il bambino, è un indizio da trovare e interpretare, per poi raggiungere il termine del sentiero con il suo tesoro: un sorprendente punto panoramico sulla Valsugana e sul lago di Caldonazzo. Con i tavoli da picnic, panoramici, per fare una merenda al sacco prima di rientrare, percorrendo il medesimo sentiero.
Mary Franzoni