STABILITÀ E UN FUTURO DA INVENTARE
Il Marocco ha una superficie di 446.550 chilometri quadrati (una volta e mezzo l’Italia, che conta 301.338 chilomeri quadrati) e circa 35 milioni di abitanti (contro gli oltre 60 milioni dell’Italia). Pur all’interno di una tendenza positiva, nel 2019 l’economia nazionale ha registrato un tasso di crescita meno marcato rispetto all’anno precedente (+2,3 per cento rispetto al +3 per cento del 2018): un rallentamento dovuto soprattutto a un’annata agricola non del tutto positiva. La situazione politica è stabile. Il re Mohammed VI accentra la maggior parte del potere politico nelle sue mani. Non vi è alcuna minaccia immediata per la monarchia e il sovrano gode di una buona popolarità tra la popolazione. Nel 2019 ha celebrato i 20 anni di un regno quasi asiatico per voglia di modernità, quasi scandinavo per discrezione, quasi europeo per stabilità. In questi due decenni il Pil è triplicato e grandi investimenti hanno portato l’alta velocità e la costruzione di megaporti, come quello di Tangeri. Dal 2017 a causa di problemi persistenti (elevata disoccupazione giovanile, disuguaglianza di reddito, accesso limitato al servizio sanitario e corruzione), le tensioni sociali sono aumentate con proteste nel Nord del Paese. Il governo ha risposto accelerando i programmi sociali e i progetti di investimento, ma riforme fondamentali non sono all’orizzonte.