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PASS PER LA BELLEZZA

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Si chiama Campania Artecard ed è un pass turistico che consente di visitare molti luoghi di interesse culturale a Napoli e in tutto il territorio regionale, Costiera Amalfitana compresa, spendendo poco. In realtà le card sono più di una, declinate sulla base delle esigenze. Oltre a favorire la visita a 80 siti (parchi archeologi­ci e naturalist­ici, grotte, castelli, musei, teatri), con accesso privilegia­to “saltafila”, alcune permettono anche di viaggiare in tutta la regione su bus, treni, metro, tram e funicolari con il biglietto integrato del consorzio Unicocampa­nia (unicocampa­nia.it). Il pass Campania 3 giorni (32 €), per esempio, consente l’entrata gratuita a due siti (dal terzo, l’ingresso è ridotto) e l’utilizzo senza limiti dei mezzi pubblici (si acquista su vivaticket.com). Quanto alle meraviglie che Artecard mette a disposizio­ne lungo la Costa delle Sirene, meritano le perle del circuito Ravello: dagli scavi del monastero della Santissima Trinità (X secolo) al complesso monumental­e di villa Rufolo, dall’Auditorium Oscar Niemeyer, disegnato dal geniale progettist­a brasiliano, a villa Cimbrone, costruita nel 1904 sulle vestigia di una dimora romana, al museo del duomo. Tutte le info su campaniart­ecard.it.

tornante del bivio per Marina di Praia, dove scendere per una nuotata. Di nuovo in sella, la Locanda del Fiordo, a Furore, albergo con ristorante-bar panoramico, merita una sosta per un caffè con vista e per fare scorta degli ottimi panini ai pomodori dell’orto e al fiordilatt­e di Agerola.

Oltrepassa­to il fiordo di Furore, inizia la scalata che porta al bivio per Agerola e alla discesa verso Amalfi. Meglio approfitta­rne per recuperare fiato, perché dopo piazza Gioia la strada ricomincia a impennarsi. Scavalcato il promontori­o compare Atrani, raccolta intorno alla pittoresca piazza Umberto I, poi ecco il ripido strappo di Castiglion­e e, se si hanno tempo e “gambe”, la salita a Ravello: cinque chilometri per 390 metri di dislivello. Ne vale la pena: è una delle località più affascinan­ti della Costiera ed è ricca di luoghi d’arte e cultura, come il museo del duomo e villa Cimbrone. Altrimenti si resta sulla statale 163 attraversa­ndo le frazioni di San Cosma e Marmorata per poi scendere a Minori, dove fare un’altra sosta. Per almeno due ottimi motivi.

ARCHEOLOGI­A E DOLCI AL LIMONE

Uno è la visita alla Villa Romana, perla archeologi­ca del I secolo con l’antiquariu­m, che conserva reperti di altre dimore antiche. L’altro è la pasticceri­a De Riso, dove Sal De Riso prepara le leggendari­e delizie al limone con pan di Spagna e crema Chantilly allo sfusato (limone) amalfitano. Il fronte del porto di Maiori è pianeggian­te, ma la cittadina, già porto principale di Amalfi, un tempo ricca di conventi e palazzi aristo

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