QUADRO Vivente
La luce cristallina di un autunno soleggiato scolpisce, nel cielo azzurro, la monumentale vetta Altissima e le sommità marmoree della Cima Bianca Grande e della Cima Bianca Piccola. La Val di Fosse è una conca laterale della Val Senales: dal villaggio di Certosa si addentra nel Parco naturale Gruppo di Tessa, allungandosi fino al maso Vorderkaser, dalle facciate di legno antico e le finestre fiorite. Qui la strada asfaltata finisce e inizia un sentiero che conduce nel fondovalle, alle case dell’Eishof (maso gelato). Dopo una colazione a base di pane, burro d’alpeggio e marmellate si è pronti per affrontare la vecchia mulattiera militare, che nel tratto iniziale si inoltra in un bosco di larici, fiammeggiante dei colori dell’autunno.
Il sentiero poi si inerpica verso il Passo Gelato, in uno scenario sempre più grandioso. Contrassegnato con il numero 24, il tracciato fa parte dell’Alta Via di Merano, uno dei trekking più elettrizzanti delle Alpi: un anello di quasi cento chilometri (da percorrere in più tappe, dormendo nei rifugi), che attraversa il Parco naturale Gruppo di Tessa, con la Val Passiria a est e la Val Senales a ovest, e che segna il confine fra il clima alpino dell’area dolomitica e quello submediterraneo della piana dell’Adige. L’itinerario proposto da Dove segue una parte dell’Alta Via Sud, dall’Eishof a Plan, con una deviazione per scoprire anche gli splendidi laghi di Sopranes: circa 46 chilometri in tutto. Termina a Rablà e può essere completato in quattro giorni. Sia in partenza sia in arrivo si può far base a Merano.
DOVE OSANO LE AQUILE
Si guadagna quota e l’aria si fa più frizzante, mentre diminuisce il dislivello dal Passo Gelato (2.895 metri), punto più elevato dell’Alta Via. In lontananza le costruzioni del maso sembrano case di bambole nella solitaria Val di Fosse. Alle loro spalle si impennano il Similaun e