UN PALAZZO PER IL POPOLO
È uno dei segnali del new deal del governo del socialista Andrés Manuel López Obrador (Amlo), eletto nel 2018 da 30 milioni di messicani. Los Pinos, la residenza del presidente, con tanto di bunker segreto, 14 volte le dimensioni della Casa Bianca, simbolo dell’opulenza alimentata da anni di corruzione, è diventata qualche mese fa la Casa del Pueblo, museo e centro culturale aperto a tutti. La ricetta di Amlo per far fronte alla crisi mondiale, acuita dall’emergenza sanitaria, è la stessa con cui ha vinto le elezioni: combattere privilegi e corruzione, porre fine alla guerra infinita, con vittime e desparecidos, dopo gli anni di piombo del narcotraffico. In un suo saggio presentato a metà marzo dal titolo La nueva política económica en los tiempos del coronavirus, Amlo afferma: “Dobbiamo costruire la modernità dal basso, coinvolgendo tutti, senza escludere nessuno”. È rinviata invece, causa Covid-19, la realizzazione del Treno Maya contestato dagli ambientalisti, che dovrebbe collegare siti archeologici, resort e centri turistici del Messico sudorientale, per oltre 1.500 chilometri, da Palenque a Cancún, attraversando riserve della biosfera e sconvolgendo la vita di comunità indios e animali, come i rari giaguari dello Yucatán.