GLI EROI DELLO STRETTO
Luogo leggendario, ai confini del pianeta, lo Stretto di Bering è stato legato per secoli alla storia della Russia. Il primo a esplorare queste gelide acque fu il navigatore Semën IvanovicÞ Dežnëv, che, nel 1648, attraversò lo stretto dalla foce del fiume Kolyma, nell’Oceano Artico, fino al fiume Anadyr, nel Pacifico. L’impresa fu però inspiegabilmente dimenticata (o forse non creduta), ragione per cui è al danese Vitus Bering che si attribuiscono la prima navigazione nell’area e la scoperta dell’Alaska. Questo territorio rimase di proprietà russa fino al 1867, quando fu ceduto agli Stati Uniti in cambio di appena 7,2 milioni di dollari: circa 121 milioni di oggi. Tra i grandi esploratori passati da qui si annovera anche il norvegese Roald Amundsen che, partito dalla Baia di Baffin in Canada, nel 1906 sbarcò a Nome (dove oggi termina la crociera descritta in queste pagine), dopo aver aperto per la prima volta il tanto vagheggiato passaggio a nordovest.