LE MAPPE DEL PRESENTE
I confini sono meno labili di un tempo, forse. Ma il mondo non ha mai smesso di cambiare: oggi se ne percepisce maggiormente la velocità di mutazione perché si è perennemente immersi in un flusso di informazioni, conoscenze, notifiche. Per viaggiare passa in secondo piano la competenza geografica
- la si può acquisire sul campo, laddove non la si deleghi a Google Maps - e diviene indispensabile la comprensione di una realtà sempre più complessa, interconnessa, stratificata. A questo servono le mappe: “Compagne d’avventura di ogni pioniere, hanno consentito nel tempo all’umanità di vedere oltre l’orizzonte. E oggi possono aiutarci nell’esplorazione di una realtà che muta senza sosta nei suoi equilibri politici, sociali, ambientali, sotto i nostri occhi”. Con l’Atlante di Maurizio Molinari ci si immerge in una cartografia contemporanea, dove alla lettura tradizionale del planisfero geografico si sovrappongono ulteriori livelli di analisi, grazie a un sapiente uso dell’infografica: dai conflitti ai sovranismi e ai populismi, dalle diseguaglianze alla parità di genere, dalle migrazioni al razzismo, dai cambiamenti climatici alle epidemie.
Maurizio Molinari, Atlante del mondo che cambia, Rizzoli, 209 pagine, 22 €