Voglia di tenerezza.
Fra le montagne trentine di Sissi, in bici tra i castelli e i colli del Padovano, sotto le stelle nel borgo dei maghi nelle Dolomiti lucane: tre fughe per San Valentino
I monti di Sissi, i castelli veneti in bici, il borgo lucano. Tre sorprese per San Valentino
San Valentino? Sarà speciale. Perché dallo scorso marzo, con la prole in lockdown, non si è stati soli mai. Oppure si è stati soli troppo a lungo, ed è ora di cercare un po’ di leggerezza. Senza dimenticare chi è rimasto separato per mesi da quarantene e confini ballerini. Ecco tre proposte per un fine settimana (quest’anno il 14 febbraio cade di domenica) romantico.
Trentino: Come Una Fiaba
La principessa Sissi amava questo luogo, le sue acque termali, il parco secolare, la residenza estiva che fece costruire per sé e per l’imperatore Francesco I d’Austria, oggi divenuta l’affascinante Hotel Imperial. Un posto magico che trasforma in fiaba il weekend degli innamorati e vale da solo la fuga a tre ore da Milano. Levico Terme, in Trentino, nel cuore della Valsugana, offre molto altro a una coppia che cerca la sua ricetta antistress. I pacchetti di trattamenti e massaggi offerti dalle Terme di Levico (termedilevico.it), per esempio. O la passeggiata nel centro storico della cittadina, recentemente premiata con la Bandiera arancione del Touring per la qualità della vita e l’attenzione all’ambiente e ai prodotti locali. Ecco le sue viuzze, i negozi, la chiesa del Redentore, la Torre del Belvedere, via Dante con le case dipinte. Fra i ristoranti, Boivin è perfetto per la cena a lume di candela, con menu locali e fantasiosi d’orto e d’acqua dolce. Tutto sull’orlo del lago di Levico, Bandiera blu, da cui partono passeggiate tranquille, come quella alla chiesetta di San Biagio, tra fiordi quasi norvegesi e boschi che si spingono fino al pelo dell’acqua. “Un’altra, spettacolare camminata porta in meno di due ore al Pizzo di Levico”, spiega Giovanni Comunello, guida di trekking dell’associazione Mountain Up (mountainup.it). “Da lì si ha la vista migliore sulla città e sui laghi di Levico e Caldonazzo, con il
Lagorai come sfondo e le Dolomiti di Brenta all’orizzonte”. Non è un caso che proprio il Pizzo sia stato scelto per erigere Forte Busaverla, i cui ruderi raccontano la Grande guerra, come quelli del Forte delle Benne, a due chilometri di cammino dal centro. Per chi scia (restrizioni sanitarie permettendo), le piste in cima alle Funivie Lagorai (skilagorai.it) e alla Panarotta 2002 (panarotta.it), fra i 1.500 e i 2.000 metri e con viste spettacolari sulla valle, sono adatte a tutti. Un’altra bella esperienza da regalarsi sono i voli in elicottero di LagorAir, su laghi e ghiacciai, anche con pacchetti che comprendono il pranzo in malga o in rifugio (lagorair.it). A pochi minuti d’auto da Levico, poi, si può dormire nello splendido Castel Pergine, unico maniero trentino trasformato in hotel, o vagare senza meta tra le monumentali opere d’arte mimetizzate nella natura del parco Arte Sella (artesella.it). L’osservatorio astronomico del Celado (osservatoriodelcelado.net), a 1.260 metri di quota, propone per San Valentino uno sconto di coppia: otto euro in due per trascorrere la notte a guardare le stelle. (v.p.)
Veneto: & Castelli Pedali
Un maniero dalle mura merlate. Una strada tra boschi, prati e ruscelli. Basta sostituire i cavalli bianchi con due mountain bike e la fiaba è servita. San Valentino è l’occasione giusta per scoprire la pista ciclabile, completata pochi mesi fa, che da Este prosegue lungo gli argini del Frassine e del Fratta. Il percorso attraversa la campagna padovana toccando i comuni di Ospedaletto Euganeo, Saletto e Megliadino San Fidenzio per giungere a Montagnana. Tutto senza fretta, iniziando con una visita alla bella cittadina di Este, antico municipio romano che, all’interno dell’imponente cinta muraria voluta da Ubertino da Carrara nel XIV secolo, scandita da 12 torrioni e due masti, racchiude tesori come il duomo di Santa Tecla e la chiesa di San Martino con il campanile pendente, mentre il museo nazionale Atestino racconta i popoli antichi del Veneto (atestino. beniculturali.it). Ci si inoltra poi tra campi scorci, ville monumentali dei Colli Euganei, ponti, argini (idee e dritte, da Monselice a Valsanzabio, su cittamurateveneto.it e magicoveneto.it). Le cartoline del Medioevo tornano a Montagnana, tra i Borghi più belli d’Italia e Bandiera arancione del Touring, tutta chiusa tra le sue mura merlate guelfe, con 24 torri e quattro porte, volute da Francesco il Vecchio da Carrara tra il 1360 e il 1362, ai tempi della guerra con Verona. Per la cinta, tra le meglio conservate d’Europa, è partito nel 2019 un programma di restauri. Dopo averne seguito a piedi il perimetro, tra pietra e cielo, ci si può
perdere nel centro storico, cercando Villa Pisani, gemma neoclassica del Palladio, il settecentesco palazzo Monte di Pietà, sulla piazza centrale, il barocco Palazzo Valeri e l’ottocentesco Palazzo della Loggia, il quattrocentesco Palazzo Pomello-Chinaglia, il risorgimentale Palazzo Santini e il bel duomo del Quattrocento: una giostra di storia e architettura.
Le ultime sorprese sono a tavola. Un vassoio di mignon dalla pasticceria Rasi di Este, con 20 ripieni diversi (pasticceria-rasi.it). Oppure, un prosciutto dolcissimo, aromatico, rosa tenue: il Veneto Berico-Euganeo dop. Al termine della pedalata, con un calice di Moscato secco dei Berici, è la ricetta del brindisi perfetto. (l.s.)
Basilicata: Volo Sul Borgo
Aleggiano storie di maghi e cavalieri medievali fra le Dolomiti lucane, guglie rocciose, modellate nei millenni dagli agenti atmosferici, che portano nomi di antiche divinità e di uccelli rapaci. Trasudano leggende e poesia le viuzze lastricate di Castelmezzano, paese nella roccia appena insignito della Bandiera arancione e già tra i Borghi più belli d’Italia. Di sera sembra un presepe. Di giorno, affacciandosi dal belvedere di piazza Emilio Caizzo, porta del centro storico, è un balcone sospeso sul precipizio. L’esplorazione parte dalla chiesa di Santa Maria dell’Olmo, una sede templare fondata nel Duecento. Nella facciata laterale è stata riportata alla luce durante un restauro una porta segreta rivolta a Oriente e sormontata da una croce templare a otto punte. E simboli collegabili all’antico ordine di Gerusalemme spuntano un po’ in tutto l’abitato tra le altre chiese del borgo, le case in pietra che si confondono con la roccia e le gradinate scolpite nell’arenaria che conducono ai ruderi
del castello normanno, da dove la vista spazia sulla valle del Basento. Qui abbondano gli spunti per le escursioni a piedi, in mountain bike, a cavallo tra le foreste del parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti lucane, già rifugio di briganti e masciare, maghe artefici di pozioni e filtri d’amore. Ne racconta le gesta il Percorso delle sette pietre, due chilometri di sentiero rurale con postazioni multimediali che diffondono musiche e brani di Vito ballava con le streghe, di Mimmo Sammartino (Sellerio, 2004). Come una moderna alchimista, Antonietta Santoro, chef proprietaria del Becco della Civetta, insegna a riconoscere le erbe e a farne ricette o oli essenziali. “Le erbe e gli ortaggi spontanei delle Dolomiti, come il rafano, sono da sempre credute afrodisiache, ed elisir di lunga vita”, spiega. “Non a caso a Castelmezzano vivono svariati ultranovantenni”. A tema anche la notte: nella Casa del mago, scavata nella roccia mille anni fa, ancora abitata mezzo secolo fa da un guaritore lucano, oggi dimora di charme. Tutto sotto un cielo stellato a bassissimo inquinamento luminoso.
L’ultima esperienza da fare in zona, anche se solo d’estate, è il Volo dell’Angelo (volodellangelo. com), una discesa, soli o in coppia, imbragati e agganciati a cavi tra Castelmezzano e Pietrapertosa. Filando fino a 120 chilometri l’ora e a 400 metri d’altezza. A San Valentino si può acquistare il voucher scontato per due da usare da maggio a novembre. Per regalarsi un’emozione. (v.p.)