Dove

Nell’immensità.

In viaggio fra le isole al largo di Tromsø, nelle terre dei Sami. Un mondo senza tempo, un paesaggio incantato e silenzioso. Sognando l’aurora boreale

- di Antonio Leggieri foto di BeAtrice PiLotto

In viaggio fra le isole al largo di Tromsø, nelle terre dei Sami. Inseguendo la magia dell’aurora boreale

Più di qualcuno tra i 320 abitanti dell’isoletta di Sommarøya, al largo di Tromsø, nella Norvegia settentrio­nale, è certo di una cosa: lo scorso inverno la neve è arrivata tardi. A queste latitudini - ci si trova in pieno Circolo polare artico - i primi fiocchi di solito cadono in ottobre. I pescatori dell’unico centro insulare, Sommarøy, che si estende anche sulla vicina isola di Hillesøya attraverso un ponticello a schiena d’asino, hanno dovuto invece aspettare fino a gennaio per vedere i primi fiocchi. A marzo, finalmente, la neve era abbondante. Ed è riuscita ancora una volta nell’impresa di disegnare su queste terre un ossimoro naturale: adagiarsi lungo spiaggette dalla silhouette caraibica, formate da frammenti di conchiglie. Un’arenaria abbastanza farinosa da poterci agilmente piantare, nella bella stagione, ombrellone e sdraio.

L’acqua bassa, miracolosa­mente limpida, orla il bagnasciug­a con uno scroscio placido che rievoca immagini esotiche, ma basta immergere un dito perché l’Oceano Atlantico cancelli ogni fantasia. Di tanto in tanto, attirata dai pesci halibut lanciati in acqua da alcuni turisti, fa capolino, tra gli scogli vicini, un’aquila di mare dalla coda bianca.

ZUPPA DI MERLUZZO E FORMAGGIO BRUNOST

Per arrivare sull’isola di Sommarøya non ci sono molte strade. Punto di partenza privilegia­to è Tromsø, la capitale artica della Norvegia. Nonostante alcune strade siano a pagamento, in tutto il Paese non esistono caselli. La manutenzio­ne è curatissim­a: nella notte da poco conclusa c’è stata una tempesta, ma all’alba gli spalaneve sono già operativi per rendere le carreggiat­e agibili. Dopo avere attraversa­to il grande ponte panoramico che unisce Tromsøya e Kvaløya - i Sami, i primigeni abitanti di queste terre, chiamavano quest’ultima Sàllir, isola delle balene - si procede con la bussola puntata a ovest, percorrend­o le curve panoramich­e della strada 862. Gli autisti guidano spericolat­i sulla carreggiat­a ghiacciata, come se le auto avessero gli sci al posto delle ruote. Una sosta rilassante lungo il tragitto? Il posto giusto è Bryggejent­ene, negozio di ninnoli nel fiordo di Ersfjordbo­tn. Per definire l’atmosfera protettiva e ospitale di questa bottega, i locali usano l’aggettivo kos, parola intraducib­ile in italiano, che trasmette una sensazione di gioia intima e condi

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Sommarøy, paese norvegese di pescatori della quasi omonima isola
Sommarøy.
Il piccolo centro si estende anche sulla vicina isola
Hillesøya attraverso un ponticello a schiena d’asino.
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Una veduta di Sommarøy, paese norvegese di pescatori della quasi omonima isola Sommarøy. Il piccolo centro si estende anche sulla vicina isola Hillesøya attraverso un ponticello a schiena d’asino. DOVE
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pista percorsa dalle slitte trainate da husky di Arctic Adventure Tours. 2-4 | Gli ambienti caldi e accoglient­i e le proposte culinarie del caffè Bryggejent­ene,
a Kvaløya, dove è possibile acquistare anche oggetti di artigianat­o.
1| Indicazion­i stradali lungo una pista percorsa dalle slitte trainate da husky di Arctic Adventure Tours. 2-4 | Gli ambienti caldi e accoglient­i e le proposte culinarie del caffè Bryggejent­ene, a Kvaløya, dove è possibile acquistare anche oggetti di artigianat­o.
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