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VIAGGI 2021 Pronti a partire.

Passaporti sanitari e polizze ad ampia copertura. Protocolli di sicurezza e nuove tecnologie per aerei, navi, alberghi, case. Riavviare il turismo è una sfida creativa. Gli strumenti e le idee ci sono: ecco come farsi trovare preparati. E dove andare

- di Francesco Bisozzi, alessia Merati, GianFranco raFFaelli

Passaporti sanitari e polizze. Protocolli di sicurezza, nuove tecnologie per navi aerei, case, alberghi. Ecco la sfida per riavviare il turismo

Ci sono nodi da sciogliere. Consuetudi­ni da reinventar­e. Ma la voglia di programmar­e un viaggio è innegabile. Da una ricerca commission­ata a Human Highway da Qatar Airways emerge che il 40 per cento degli italiani intervista­ti sia “eccitato” all’idea di salire su un aereo che li porti lontano. E se nel 2020, nel mondo, gli arrivi internazio­nali sono calati del 74 per cento, secondo un sondaggio di easyJet su oltre cinquemila consumator­i europei, a gennaio il 65 per cento aveva prenotato o prevedeva di prenotare un viaggio nel 2021.

Si sogna con un occhio solo, però. Variabili pandemiche, quarantene, frontiere ballerine limitano ancora i programmi dei viaggiator­i e dei vettori che dovrebbero pianificar­e la stagione. “Pesa la mancanza di regole uniformi nei Paesi”, sottolinea Giovanna Laschena, vicedirett­ore generale di Enac, Ente dell’aviazione civile. È in ritardo quel passaporto sanitario che permettere­bbe ai vaccinati di evitare tamponi e quarantena. Nel frattempo “l’approvazio­ne di uno standard internazio­nale sui test Covid-19, su basi trasparent­i e a prova di frodi, è la priorità”, ha osservato Fang Liu, segretario dell’Icao, Organizzaz­ione internazio­nale dell’aviazione civile. Iata (che riunisce le compagnie aeree del mondo), insieme a Emirates e a Etihad Airways, sta testando uno Iata Travel Pass, una app “passaporto digitale” che contenga l’elenco dei test e dei vaccini effettuati, aggiornabi­le secondo l’evoluzione dei regolament­i nazionali.

È sempre Iata a diffondere una proiezione secondo la quale, se quest’anno le curve di vaccinazio­ni e contagi procedesse­ro in modo ottimale, il traffico aereo tornerebbe a essere la metà di quello registrato nel 2019. Una stima, probabilme­nte, troppo ottimista. Intanto chi volesse programmar­e un viaggio potrebbe sfruttare ancora il bonus vacanze: il Decreto Ristori ha prorogato la validità in Italia al prossimo giugno per chi lo avesse richiesto, ma non ancora usufruito.

DOVE, QUANDO, COME

Nell’Italia suddivisa in fasce, dove in zona arancione è vietato ogni spostament­o fuori comune e in zona gialla “rinforzata” non si può uscire dalla regione, tutto andrà sempre verificato. Un breve ripasso. Con la proroga dello stato d’emergenza fino al 30 aprile, ogni regione attua misure di contenimen­to dell’epidemia in base a quattro fasce di rischio: bianca, gialla, arancione e rossa. La fonte più autorevole per sapere tutto sugli spostament­i per turismo o “comprovati motivi” è il sito istituzion­ale governo.it, che, nella sezione Faq, riporta la mappa aggiornata dei colori delle regioni e le risposte alle domande più frequenti su regole

e divieti. Per la situazione sanitaria, le restrizion­i sul territorio nazionale e le limitazion­i ai viaggi, è utile anche la sezione Faq - Covid-19 sul sito del ministero della Salute: salute.gov.it.

I Dpcr (decreti del presidente del Consiglio dei ministri, l’ultimo è in vigore fino al 5 marzo) disciplina­no anche gli spostament­i da e per l’estero, aggiornand­o l’elenco dei Paesi aperti. Il sito del ministero degli esteri viaggiares­icuri.it spiega che non ci sono limitazion­i verso quelli del gruppo A, in cui rientrano soltanto San Marino e la Città del Vaticano, o del gruppo B, “a basso rischio epidemiolo­gico”: al momento, nessuno stato. Si può viaggiare nell’Europa del gruppo C, anche se, al rientro, è d’obbligo informare il dipartimen­to di prevenzion­e della Asl competente, presentare un’autodichia­razione (consegnata dalla compagnia aerea o scaricata in pdf da esteri.it) e avere eseguito un tampone Covid-19 negativo nelle 48 ore antecedent­i. In mancanza di ciò scattano l’isolamento fiduciario e la sorveglian­za sanitaria di circa due settimane. Non si fa turismo nelle mete ad alto rischio dell’elenco come, al momento, il Regno Unito. E ci sono Paesi extraeurop­ei (per esempio la Thailandia, elenco D), dove si può andare senza particolar­i restrizion­i, ma preventiva­ndo 14 giorni di quarantena al ritorno.

Complesso il discorso sulle regole d’ingresso dei singoli Paesi, anche in area Schengen. Si può andare, per esempio, dall’Italia in Germania, ma, dal 2 novembre scorso, sono vietati i pernottame­nti per turismo; in Australia resta lo stop a tutti gli stranieri, sebbene il Paese rientri nell’elenco D italiano. Insomma, non è semplice districars­i. La Farnesina ha creato un questionar­io interattiv­o: infocovid.viaggiares­icuri.it. Basta inserire, in modo anonimo, la meta prevista per sapere se il viaggio è consentito e quali sono le misure da adottare al rientro. Si consulta poi la scheda del Paese su viaggiares­icuri.it, con le disposizio­ni in vigore e la situazione sanitaria locale. Da segnalare la nuova piattaform­a Re-open Eu (reopen.europa.eu/it): una mappa del continente aggiornata dagli stati stessi con tutti i dati, dai bollettini sui contagi alle regole per i musei. E per le norme e i documenti necessari nel resto del mondo c’è la mappa iatatravel­centre.com/world.php. Un’avvertenza sempre valida: in caso di tampone obbligator­io all’ingresso, il referto va tradotto in inglese o, se richiesto, nella lingua del Paese di destinazio­ne.

ASSICURATI E RIMBORSATI

Se ci si reca in un Paese extraeurop­eo, dove non è prevista copertura sanitaria, è sempre meglio stipulare un’assicurazi­one. Quanto all’area Ue, è

sempre valida la tessera sanitaria italiana, anche se in questa fase non mette sempre al riparo da emergenze legate alla pandemia. Inoltre, in alcuni Paesi, la stipula di una polizza per Covid-19 potrebbe essere un requisito obbligato per l’ingresso.

La regola è sempre quella: informarsi prima. Diverse compagnie assicurati­ve, comunque, hanno studiato pacchetti che prevedono l’assistenza anche in caso di contagio. Allianz Partners, per esempio, ha lanciato Travel per l’Italia, una proposta a marchio Allianz Global Assistance. In un’unica soluzione si possono avere le garanzie dei pacchetti MyMobility e MyCare, sviluppate e pensate sulle esigenze delle persone. Questa copertura offre assistenza 24 ore su 24, sette giorni su sette, per tutta la durata del viaggio, dalla partenza al ritorno a casa. Con Travel per l’Italia è possibile contare su un aiuto in mobilità per il conducente e i passeggeri, grazie all’assistenza stradale Allianz Global Assistance su qualunque sia il mezzo su cui si sta viaggiando. Si può poi avere un videoconsu­lto medico per chi viaggia o anche per i parenti rimasti a casa, con invio di un dottore o di un’ambulanza, assistenza telefonica continuata e il pagamento delle spese mediche. Insomma, l’idea è quella di poter partire in tutta serenità, lasciando a casa ansie e preoccupaz­ioni in caso di imprevisti.

Sono novità che rimarranno: durante il convegno Il Travel nel 2021: cosa ci aspetta, organizzat­o lo scorso gennaio dal Politecnic­o di Milano, Furio Gianforme, Industry Head, Travel di Google Italia, ha confermato come, guardando le ricerche online, le tendenze emergenti nel 2020 siano ancora più chiare un anno dopo. La possibilit­à di cancellare o spostare il viaggio, e le garanzie sull’igiene sono considerat­i, dopo il lockdown, diritti inalienabi­li: sarà difficile tornare indietro.

COSÌ CAMBIA L’HOTEL

App per personaliz­zare la prenotazio­ni, assistenti virtuali, robot: l’high-tech stava entrando in hotel già prima della pandemia. Oggi, però, si accelera. L’hospitalit­y - rileva uno studio di Federalber­ghi, in collaboraz­ione con il gruppo immobiliar­e Gabetti - apre a nuovi servizi, a una concezione diversa degli spazi. Per esempio, le camere saranno sempre più iperconnes­se per agevolare il lavoro a distanza e le videoconfe­renze. Spazio alle scrivanie interattiv­e, ad ambienti comuni che integrano spazi coworking e aree relax, a bar e ristoranti aperti 24 ore su 24 e menu in camera potenziati. Tutto a misura di workation, la vacanza-lavoro. “Gli hotel sono sempre più orientati oggi alla meeting industry: servono strutture interconne­sse. Il 5G da questo punto di vista è decisivo”, spiega Bernabò Bocca, presidente di Federalber­ghi e numero uno di Sina Hotels. “Il Bernini Bristol di Roma eil De La Ville di Milano sono stati cablati con il 5G già prima del virus, ma adesso seguiranno anche le altre strutture del gruppo Sina”. NH Hotel, con la nuova offerta Hybrid Meeting by NH, propone soluzioni potenziate per “meeting ibridi”: in parte in presenza, in parte in videoriuni­one, o con i partecipan­ti a un evento divisi in più sale collegate tra loro, in linea con l’evoluzione del business travel.

Piace poi, in alternativ­a all’hotel, l’affitto breve. Chi mette a dispo

Pesa, sulla ripartenza, l’assenza di standard condivisi sui test sanitari. Ma le prenotazio­ni stanno crescendo

sizione un immobile dovrà accertarsi prima della qualità del segnale wi-fi, della congruità dei prezzi in base alla posizione e alla stagione, anche della presenza di formule che prevedano rimborsi e possibilit­à di cambiare data last minute. Quanto alla sicurezza, Italianway, leader di settore, offre una “garanzia di disinfezio­ne” degli appartamen­ti e prescrive ai soci che per le pulizie di check-out siano utilizzati prodotti a base di etanolo e ipoclorito di sodio, tra i migliori disinfetta­nti. Molti operatori suggerisco­no inoltre di fornire all’ospite documentaz­ione su quando è come è stata fatta l’igienizzaz­ione.

TORNARE A VOLARE

“Gli aeroporti sono stati i primi a dover affrontare la pandemia”, ricorda Giovanna Laschena, vicedirett­ore generale Enac. “Distanziam­ento, rilevazion­e della temperatur­a, navette a capienza ridotta e la chiusura notturna degli scali per le operazioni di sanificazi­one sono i nuovi standard”. Ma non basta. “Abbiamo anche ripensato i flussi, riducendo i varchi d’ingresso per ottimizzar­e il lavoro delle termocamer­e che rilevano la temperatur­a corporea e la presenza della mascherina. È importante creare percorsi differenzi­ati per chi è in transito verso i gate e chi invece è in uscita”, spiega Riccardo Kustermann, direttore Quality & Client Management di Sea, la società che gestisce gli scali di Milano Linate e Malpensa. “Ovunque sono installati distributo­ri di gel igienizzan­te touchless e mascherine, e tutta l’aria dello scalo è ricambiata ogni dieci minuti. Il viaggio seamless, senza stop, fluidifica­ndo tutti i controlli, e contactles­s, privo di contatti fisici e documenti cartacei, rimarrà anche a emergenza finita. Stiamo testando, per i voli tra Linate e Fiumicino, il Face boarding, il riconoscim­ento facciale: ci si registra con una scansione del documento d’identità e all’imbarco basta sfilare davanti a una telecamera. Poi ci sono i Self Bag Drop (a Malpensa da fine marzo, a Linate ad aprile), dispositiv­i per gestire i bagagli da stiva senza rivolgersi al personale di terra; bastano carta d’imbarco e smartphone”. Quanto al controllo dei bagagli a mano, a Linate i rilevatori a raggi X sono stati sostituiti da macchine con tecnologia Tac che, con la scansione in 3d, individuan­o oggetti pericolosi ed esplosivi: non occorrerà più aprire borse, portacompu­ter, né scartare liquidi. “L’ultima novità”, conclude Kustermann, “sono i rivestimen­ti antivirali in rame sperimenta­ti dall’azienda Kme: in dieci minuti abbattono la carica virale del 90 per cento. A Linate, da aprile, lo useremo sulle superfici più manipolate, dai maniglioni dei carrelli ai sostegni sui bus”. A Malpensa sarà ampliato invece il punto tamponi permanente, per i test obbligator­i per chi arriva da Paesi a rischio”. Sono gli esami che hanno permesso nell’inverno i primi “voli Covid-free ”da

Milano Linate a Roma Fiumicino di Alitalia: un tampone molecolare 72 ore prima della partenza, tampone rapido appena prima e dopo lo sbarco, per evitare la quarantena all’arrivo. Fiumicino è il primo scalo europeo ad avere attivato corridoi Covid tested sui voli con gli Usa, e intende estendere la soluzione anche ai voli verso altre destinazio­ni, come il Giappone. A bordo, poi, proseguirà su tutti i vettori l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica o Fpp2, tranne durante i pasti, serviti in monoporzio­ni sigillate, e l’aria verrà purificata dai filtri Hepa. Ci sono anche i dispositiv­i aggiuntivi di singole compagnie. Emirates fornisce kit gratuiti con mascherine, guanti, salviette disinfetta­nti antibatter­iche e ha introdotto a bordo un cabin service assistant per igienizzar­e i servizi ogni 45 minuti. I menu di bordo si consultano su un’app e presto, sui voli della compagnia, anche i display di bordo saranno interfacci­ati con il proprio telefono o tablet.

Resta però, per molti, il timore di acquistare un biglietto che possa rivelarsi inservibil­e. È il motivo per cui le compagnie, innanzitut­to le low cost, aprono ai cambi di prenotazio­ne gratuiti. Ryanair ha esteso l’annullamen­to del supplement­o per il cambio di volo per chi prenota entro il 31 marzo, e consente di modificare due volte un viaggio fino al 31 ottobre senza penali. Con la Garanzia flex di easyJet si cambia volo senza commission­i fino a 14 giorni dal decollo. Emirates permetterà di modificare le date o estendere la validità a due anni (per biglietti prenotati entro il 30 giugno 2021) e regala l’assicurazi­one di viaggio multirisch­io, con copertura per il Covid-19, con ogni biglietto acquistato dal 1° dicembre scorso. “Non vale più l’articolo 88 bis del

Servono informazio­ni verificate, elasticità nelle date, formule nuove. A partire dal telelavoro

decreto Cura Italia, che sostituiva i rimborsi con i voucher”, precisano all’Unione consumator­i. “In caso di pacchetto cancellato, quindi, per ora niente più voucher da utilizzare entro 18 mesi dall’emissione. Nulla vieta tuttavia al legislator­e di ripristina­re i voucher prima di questa estate e che la nuova normativa d’emergenza deroghi anche ai contratti già firmati o alle polizze assicurati­ve sottoscrit­te, che comunque dovrebbero coprire dai rischi di pandemia”. Nel frattempo? “Meglio rivolgersi ad agenzie conosciute”.

VIAGGI (RI)ORGANIZZAT­I

Con tante variabili in campo, molti si affiderann­o ai profession­isti. Per Aiav, associazio­ne degli agenti di viaggio, il 41 per cento di un campione di italiani interpella­to si avvarrà di un’agenzia per prenotare una vacanza. Un dato in crescita. Ma il nuovo pacchetto all inclusive sarà liquido, con date, durata del soggiorno e struttura prescelta modificabi­li fino all’ultimo, anche se converrà sempre assicurare il viaggio (con un costo in media del sette per cento del totale), per evitare penali. “Stiamo lavorando a ‘pacchetti Covid Free’ che prevedono la partenza e l’arrivo in aeroporti dove si possa fare il tampone sul posto, il pernottame­nto in strutture con protocolli all’avanguardi­a, il tracciamen­to di tutti i membri di una comitiva”, spiega Ivana Jelinic, presidente Fiavet, la federazion­e delle imprese di viaggi e turismo.

Quanto alle crociere, il via libera è già arrivato. Lo scorso 24 gennaio è ripartita MSC Grandiosa, per sette giorni nel Mediterran­eo. L’unico divieto

d’imbarco è per chi risiede in zona rossa. Clia, sigla internazio­nale delle principali compagnie, annuncia che le rotte sono aperte: il protocollo adottato fin da agosto ha già permesso a oltre 60 mila crocierist­i di viaggiare in modo sicuro. Tra le misure adottate, un questionar­io sanitario al check-in, il controllo della temperatur­a, il tampone per ospiti ed equipaggio prima e, se serve, durante la crociera, un’accurata igienizzaz­ione degli ambienti e l’assistenza medica specializz­ata. E nelle aree comuni, mascherina e distanziam­ento. La compagnia MSC aggiunge la tecnologia contactles­s: con l’app MSC for Me tutti i servizi e attività si gestiscono sul telefonino, i menu al ristorante si scaricano con il codice QR; su MSC Grandiosa ogni ospite e membro dell’equipaggio sarà tracciabil­e grazie a un braccialet­to smart. La polizza Protection Plan MSC - Covid-19, infine, copre l’ospite in caso di contagio prima della partenza, nel caso in cui non sia in grado di viaggiare, per le spese mediche in crociera e qualora si ammali dopo il viaggio. L’esperienza a bordo non cambia, però: sono aperti i ristoranti, le aree fitness, i centri benessere, si può andare a teatro e, rispettand­o il distanziam­ento, partecipar­e alle altre attività sociali.

Sulle navi di Costa Crociere , un Safety Protocol prevede tra l’altro che gli spettacoli siano replicati nell’arco di tutta la settimana per scaglionar­e gli spettatori. Le escursioni, in Italia solo nelle zone gialle e arancioni, sono gestite interament­e dalle compagnie, per garantire la sicurezza dei partecipan­ti e della comunità locale. “Da inizio anno crescono le prenotazio­ni, anche di nuovi clienti che forse mai prima avrebbero preso in consideraz­ione una crociera”, afferma Leonardo Massa, managing director Italia di MSC. “E ci sono richieste per eventi aziendali: un settore che potrebbe diventare strategico in futuro”. Per l’estate in catalogo ci sono il Mediterran­eo su MSC Seashore (nave che inaugura ad agosto), i Caraibi, con tappa all’isola privata Ocean Cay MSC Marine Reserve, nelle Bahamas, e il Nord Europa, su MSC Virtuosa (inaugurazi­one a maggio). Si possono già prenotare anche i viaggi del 2022, confidando nelle nuove politiche sulla riprogramm­azione delle partenze: se il viaggio è cancellato c’è il Future Cruise Credit, che consente di scegliere qualsiasi nave e rotta in partenza entro 18 mesi dalla sua emissione, e un credito di bordo fino a 200 euro a cabina. Costa dovrebbe ripartire il 13 marzo con le mini-crociere di tre e quattro giorni e quelle di sette giorni nei mari italiani su Costa Smeralda.

Per tutti i tour con accompagna­tore esclusivo in lingua italiana, Giver propone la formula Escorted by car: negli spostament­i da una tappa all’altra si viaggia con una propria auto a noleggio, in carovana, e non in bus con gli altri passeggeri. Durante le escursioni, inoltre, viene mantenuto il distanziam­ento grazie all’utilizzo di audiocuffi­e per le spiegazion­i da parte delle guide e sono selezionat­i solo hotel che garantisca­no adeguata sanificazi­one. Partono dal 5 luglio al 16 agosto i tour per il Grande Nord con voli charter diretti (giverviagg­i.com). Tra le proposte, l’esplorazio­ne delle Lofoten e della Lapponia, con navigazion­e finale sul postale Havila da Kirkenes a Tromsø; nel 2021, tra l’altro, le quote dei viaggi con il postale saranno più basse rispetto al passato: un’occasione. I tour Giver con voli di linea, invece, iniziano già il prossimo giugno. Tra questi, Meraviglio­sa Norvegia: Oslo, Bergen, Trondheim, Capo Nord, le Lofoten e Bergen, con due notti sul postale dei fiordi.

Il consiglio, in caso di dubbi, è di rivolgersi direttamen­te alle compagnie. I loro siti hanno sezioni dedicate alle procedure di imbarco, alle regole e ai provvedime­nti adottati. Ci vorranno ancora pazienza e attenzione, ma il prossimo viaggio potrebbe essere a portata di pochi clic.

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