TRA LA LOMBARDIA E L’EMILIA

“La Pianura è questo: una sorta d’incommensurabile, dove però c’è sempre una misura; qui lo smisurato contiene dentro di sé la propria misura. Tutto sembra fine, ma non lo è. Un miraggio, come una cosa vista dentro la nebbia, in un sogno molto nitido...” È una sorta di zibaldone il viaggio di Marco Belpoliti, scrittore e docente universitario, nella Pianura Padana. Apparentemente, un non luogo: è piatta; non ha confini, se non l’orizzonte; è per molti un territorio di attraversamento, una cerniera fra il Nord e il resto del Paese (“la pianura non ha tempo; il tempo lo scandisce a modo suo nonostante l’autostrada, le tangenziali cittadine e le superstrade)”. Più che comporre una mappatura geografica, l’autore, nato a Reggio Emilia, propone quindi una ricognizione antropologica di un territorio che sfugge alle definizioni, che ha in sé qualcosa di misterioso. Non a caso una delle figure a cui il libro rende omaggio è quella di Luigi Ghirri (1943-1992), maestro della fotografia italiana e autore di splendidi reportage sulla Pianura Padana, colta nella sua magia quando è avvolta dalla nebbia. Pagina dopo pagina emergono, così, volti, storie, monumenti, memorie di infanzia. “Nella pianura tutto sembra annodato, tutto si rimanda, ed è una strana sensazione d’appartenenza a qualcosa che c’era prima di noi e ci sarà dopo di noi, qualcosa che ci rende sereni...”. Anche in un mondo piatto, c’è sempre qualcosa che emerge e lascia il segno. Marco Belpoliti, Pianura, Einaudi, 296 pagine, 19,50 €