MONET E WOOLF: LA NATURA ISPIRA
Il più celebre è il giardino di Giverny, in Normandia, a 75 chilometri da Parigi, sullla riva destra della Senna, dove Claude Monet (1840-1926) trascorse 43 anni e dipinse il ciclo de Les Nymphéas (esposte al Museo dell'Orangerie, a Parigi). Tele spettacolari, dalle infinite sfumature ispirate proprio dalla luce e dai colori del giardino, con ponticelli verdi e salici piangenti che si tuffano negli stagni dove le ninfee galleggiano come in un'installazione che è già un'opera d'arte (fondation-monet.com). Il connubio arte e verde ha contagiato altri creativi, come Vasilij Kandinskij (1866-1944), che ha riportato in un'opera astratta dai colori vivi le suggestioni che gli suscitava il giardino intorno alla casetta di Murnau, in Alta Baviera, chiamata anche Russenhaus, la casa dei russi, comperata nel 1908 con la compagna Gabriele Münter. L'abitazione e il giardino si possono visitare (muenter-stiftung.de/en/the-munter-house).
Dalla pittura alla letteratura. La scrittrice inglese Vita Sackville -West (1892-1962), moglie del diplomatico Harold Nicolson e amica di Virginia Woolf, nella sua proprietà al castello di Sissinghurst, nel Kent, creò un giardino all'inglese, con aiuole monocolore, dove alternava cura del verde e stesura dei libri. Oggi il giardino è gestito dal National Trust ed è visitabile (nationaltrust.org.uk/sissinghurst-castle-garden). Come Monk's House (nationaltrust.org.uk/monks-house), il cottage nel Sussex che ispirò a Virginia Woolf (18821941), tra le altre opere, Una stanza tutta per sé.