Pesaro 2024
“La natura della cultura”. È lo slogan di Pesaro, Capitale italiana della Cultura 2024, che nel suo programma di celebrazioni tiene insieme arte, natura e tecnologia per promuovere un nuovo concetto di sapere: diffuso, inclusivo e in dialogo con l’ambiente. Così, a Sculture nella città: 1971-2024, in gennaio al Centro Arti Visive Pescheria, seguirà a marzo l’inaugurazione al Parco Miralfiore della grande installazione ecologica Ritornano le lucciole, progetto dello studio olandese Roosegaarde, invito a vivere il paesaggio in modo consapevole. Il 29 febbraio, l’inaugurazione dell’Auditorium Scavolini sarà l’occasione per un omaggio a Gioacchino Rossini che riprenderà poi, dal 7 al 23 agosto, con un’edizione allargata del Rossini Opera Festival con ben cinque produzioni liriche. Ma il vero simbolo di Pesaro 2024 è 50x50 Capitali al quadrato, il macroprogetto che vedrà ogni comune della provincia diventare Capitale della Cultura per una settimana. Quella di Pergola inizierà il 19 febbraio dando avvio al progetto Dal blu del guado all’oro dei bronzi con sculture, dipinti, fotografie, sound art e performance a unire la tradizione locale delle conce (il guado è una pianta officinale da tintoria) alla ricchezza dei bronzi dorati. L’8 aprile sarà la volta di Cagli, con le strade del centro che ospitano installazioni realizzate con i materiali di scarto delle aziende locali. Dal 29 aprile a Fermignano, nel progetto Affluenze, fotografia e video arte raccontano il rapporto tra uomo, ambiente e risorse. Il Palazzo Ducale di Montebello dall’8 luglio diventa palcoscenico di una serie di eventi tra concerti di musica antica, reading poetici e drammatizzazioni. Infine, Pietrarubbia che dal 30 settembre propone Le orme del contemporaneo: esposizioni d’arte a partire dall’eredità lasciata da Arnaldo Pomodoro (pesaro2024.it).