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I fiumi questi sconosciut­i

- Antonella Andretta facebook.com/antonella.andretta

Il fiume, metafora di mille concetti: lo scorrere della vita, la pazienza dell’attesa, il cammino verso una meta. Ma anche culla di civiltà, tassello fondamenta­le del paesaggio, elemento geografico, contraltar­e del lago (tema di questo numero). In queste pagine i fiumi sono invece luoghi di svago e vacanza, a volte un po’ dimenticat­i in favore di altri lidi.

In realtà molti sono gli spunti, da nord a sud, e di vario genere. Iniziamo dalle crociere fluviali da effettuare a bordo di case galleggian­ti, e per quanto in Italia questo modo di viaggiare “slow” sia meno praticato rispetto alla Francia o all’olanda, gli operatori che noleggiano houseboat (per le quali non serve la patente nautica) sono comunque numerosi anche nel nostro Paese. I percorsi fluviali sono soprattutt­o al nord e si dipanano tra canali e fiumi navigabili della Lombardia (nella zona di Mantova), del Delta del Po, del Veneto e del Friuli

e sono di vari livelli di difficoltà. Tra i più apprezzati vi sono gli itinerari lagunari che, tra fiumi, canali e chiuse, consentono di andare, per esempio, dal fiume Stella alla Laguna di Marano (Udine) per poi proseguire fino a Bibione e Caorle e poi ancora, fino al Lido di Jesolo per poi entrare nella Laguna Veneta e approdare a Burano. Tutto questo si può fare in circa una settimana, con tappe nei luoghi più belli e nei borghi più suggestivi (durante le escursioni a terra, l’houseboat si può ormeggiare nei vari approdi segnalati lungo i percorsi). Chi

non se la sente di condurre un’imbarcazio­ne può invece optare per la classica crociera organizzat­a: anche in questo caso i percorsi sono numerosi e contemplan­o tour sul Brenta con le sue ville e itinerari tra Chioggia, Comacchio e Venezia. Dal nord al centro si approda in Toscana dove i fiumi balneabili sono numerosi. Tra le tante spiaggette disseminat­e un po’ ovunque, segnaliamo che nei pressi di Stia (Arezzo) è possibile immergersi nientemeno che nell’arno, precisamen­te nel parco fluviale Canto alla Rana, dove le due vasche in cui tuffarsi sono facilmente accessibil­i anche dai bambini: non lontano si trova una trattoria dove ristorarsi dopo una passeggiat­a tra i sentieri ombrosi. Impossibil­e poi, restando in Toscana, non ricordare le sorgenti termali dove poter entrare liberament­e: da Sasso Pisano (a

Castelnuov­o in Val di Cecina) a Petriolo (tra Siena e Grosseto), da Bagni San Filippo (Siena) fino alle celeberrim­e terme di Saturnia (Grosseto), lo spettacolo naturale è garantito e il bagno caldo all’aperto tra rocce e vasche naturali è sempre un piacere. E dopo il relax delle terme, arriviamo al sud per una bella scossa di adrenalina con il rafting sui

fiumi della Calabria: nel Parco Nazionale del Pollino, nella valle del fiume Lao, molti sono gli operatori che offrono questa emozionant­e esperienza tra natura incontamin­ata e acque cristallin­e. Il parco offre tante altre attrattive e custodisce paesaggi incontamin­ati ricchi di corsi d’acqua: partendo per esempio da Fosso Iannace si entra in un sentiero che si snoda lungo i bordi del torrente attraversa­to più volte da ponti di legno. Gli appassiona­ti di trekking possono proseguire per un paio d’ore e raggiunger­e le sorgenti del torrente Pitt Accurc’ e magari spingersi verso la Basilicata per raggiunger­e il santuario della Madonna del Pollino (che si trova in territorio di San Severino Lucano). Ultima ma non per ordine di importanza è la Sardegna per un tranquillo birdwatchi­ng alla foce del fiume Coghinas, a Valledoria: un operatore locale (L’alta Bhanda) offre una bella escursione con una pontoon boat (una barca larga e dal fondo piatto) che risale il fiume per circa sette chilometri. Durante l’escursione sono possibili numerosi avvistamen­ti di uccelli e altri animali, dall’airone cenerino alla garzetta, dal falco di palude fino alle testuggini palustri: gli incontri si susseguono senza posa, soprattutt­o in primavera, essendo la zona una tappa importante delle migrazioni. Tutto l’ambiente attorno alla foce è suggestivo, soprattutt­o al tramonto, tra canneti e dune di sabbia che separano il tranquillo ambiente fluviale dalle acque spesso impetuose del Golfo dell’asinara.

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Triora Valeria Cantone/shuttersto­ck.com
 ??  ?? Delta del Po cristian ghisla/shuttersto­ck.com Laguna di Marano davidephot­onature/shuttersto­ck.com
Delta del Po cristian ghisla/shuttersto­ck.com Laguna di Marano davidephot­onature/shuttersto­ck.com
 ??  ?? Burano waku/shuttersto­ck.com
Burano waku/shuttersto­ck.com
 ??  ?? Ponte Buriano, Arezzo Marco Taliani de Marchio/shuttersto­ck.com
Ponte Buriano, Arezzo Marco Taliani de Marchio/shuttersto­ck.com
 ??  ?? Bagni di San Filippo Krisztian Juhasz/shuttersto­ck.com
Bagni di San Filippo Krisztian Juhasz/shuttersto­ck.com
 ??  ?? Rafting sul fiume Lao Dionisio iemma/shuttersto­ck.com
Rafting sul fiume Lao Dionisio iemma/shuttersto­ck.com
 ??  ?? In canoa sul fiume Coghinas andscapesp­ecialist/shuttersto­ck.com
In canoa sul fiume Coghinas andscapesp­ecialist/shuttersto­ck.com

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