Un borgo modellato dagli spiriti
Ma torniamo a Rosazza per scoprire i monumenti e i simboli rimasti a testimoniare l’appartenenza del senatore a questo mondo. Dopo gli anni di Genova, Federico fece ritorno al suo paese, ormai fedele alla massoneria e impregnato di cultura esoterica. Nominato sindaco, fece di questo piccolo comune biellese un ritrovo di massoni: organizzò riunioni segrete e fece erigere numerosi edifici che valsero al borgo la nomea di “comune più misterioso d’italia”. Per realizzarli, si fece aiutare da un artista dell’epoca, il pittore e architetto Giuseppe Maffeis, il quale pare si facesse consigliare addirittura dagli spiriti che consultava grazie ai suoi
“poteri” extrasensoriali (dei quali si dice che anche lo stesso Rosazza fosse dotato). I due, che si fecero guidare soprattutto dallo spirito di Ida, la figlia di Federico morta in giovane età, trasformarono un anonimo borgo di montagna in un vero e proprio gioiello di pietra nel quale i rimandi alla massoneria e allo spiritismo sono molteplici e valgono una visita. Gli interventi “suggeriti” dagli spiriti furono sostanziali: nel 1874 il cimitero venne spostato sulla riva sinistra del Fiume Cervo e collegato al paese con un ponte a tre arcate. Di grande suggestione, ospita anche alcune tombe massoniche.