Il sacrificio di Colapesce
Colapesce, che all’inizio si rifiutò di compiere l’impresa, decise di immergersi portando un bastone di legno con sé. Il giovane disse al re che se il bastone fosse tornato a galla bruciato, avrebbe provato che aveva detto il vero, e sparì tra le acque. Passò diverso tempo e tra lo stupore generale ecco riemergere il pezzo di legno tutto bruciacchiato ma Colapesce non riemerse mai più. Il giovane decise di rimanere sott’acqua e sacrificarsi per il bene della sua terra. Ancora oggi egli è lì a sostenere la colonna danneggiata e se ogni tanto si sente la terra tremare tra Messina e Catania vuol dire che Colapesce, intorpidito, sta cambiando spalla.