La versione napoletana
Anche a Napoli si conosce un certo Colapesce maledetto dalla madre per le sue continue immersioni, il quale in questo caso sviluppò “realmente” squame come i pesci e si rifugiò in mare facendo perdere le sue tracce. Questa versione trae origini dall’antico culto dei figli di Nettuno, ovvero abilissimi sommozzatori dotati di poteri magici ottenuti accoppiandosi con esseri marini con l’aiuto della sirena Partenope. Che sia anche il Colapesce siculo una di queste strabilianti creature in grado di godere appieno dell’immenso paesaggio sottomarino?