Una storia secolare
Il Pecorino Crotonese è diventato un formaggio di origine protetta nel 2014, ma la sua storia è molto più antica. Fin dal Medioevo era trattato come preziosa moneta di scambio o come ospite d’onore nelle ricche tavole di nobili ed ecclesiastici. Il primo documento ufficiale in cui si parla del pecorino di Crotone risale al XVI secolo, ma è dai libri contabili di un latifondista che si scopre che nel 1839 ne furono prodotte oltre 110mila forme, molte delle quali destinate a raggiungere i mercati al di fuori della Calabria.
A custodire i segreti di questa specialità è oggi la Apocc - Calabrialleva, società cooperativa che tramanda il sapere e l’arte racchiusi dentro ogni forma. Come una volta, anche oggi per la realizzazione del Pecorino Crotonese si utilizza il latte di pecora intero di queste zone. E tutte le fasi di produzione, dalla cagliatura alla pressatura, dalla spazzolatura alla cappatura con l’olio di oliva, restano rigorosamente manuali e fedeli a un disciplinare antico, che si trasmette di generazione in generazione.