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Il bisogno di convogliare la creatività in un progetto concreto e di trasmettere il proprio talento, uniti a un pizzico di ambizione e di voglia di sognare. Ecco gli ingredienti di base dell’editoria d’arte indipendente
Storie di editoria d’arte indipendente
LA PASSIONE
nel voler esprimere il proprio talento e il coraggio di seguire le proprie ambizioni sono i tratti che accomunano alcuni artisti che hanno riconosciuto nell’editoria d’arte indipendente uno sbocco per realizzare i propri sogni. C’è chi ha ideato mappe illustrate dal design pulito e colorato che sono vere e proprie opere d’arte, chi ha creato un libro dal richiamo fiabesco, con illustrazioni eleganti ed evocative, chi, forte del gruppo che si è creato sin dagli anni degli studi universitari, ha realizzato una rivista di illustrazioni e fumetti innovativa, distribuita anche a livello internazionale. Tutto questo grazie a un mix di capacità, determinazione, impegno continuo e scelta dei giusti canali di comunicazione, tra cui i social. Uno sguardo su questo nuovo mondo creativo è possibile durante l’annuale fiera dedicata all’arte indipendente che si svolge a Bologna. Il prossimo appuntamento di Fruit Exhibition sarà dall’1 al 3 febbraio 2019 a Palazzo Isolani.
Selvatiche
per natura
Laura Savina, 30 anni, di Roma e Cinzia Franceschini, 29 anni, di Treviso, sono illustratrici freelance. Fanno parte dello Studi_ ortica e hanno realizzato Selvatiche, un libro che alterna illustrazioni e scrittura.
www.studiortica.com/selvatiche; www.laurasavina.com; Instagram: _laurasavina_; www.cinziafranceschini. com; Instagram: fraiznic. «Ci siamo conosciute a un corso di illustrazione. Laura, laureata in Storia dell’arte, lavorava come cameriera e io avevo lasciato l’ordine dei giornalisti, un anno dopo aver superato l’esame di Stato. Eravamo entrambe insoddisfatte e inseguivamo il nostro sogno. Una volta terminato il corso e dopo una breve esperienza di lavoro con altri illustratori, nel 2017, un’amica ci ha proposto di realizzare un progetto ispirato a Topolò la sua città di origine, un territorio quasi disabitato, immerso nella natura, al confine con la Slovenia. Ci ha perciò offerto di trascorrere lì 10 giorni
in “residenza artistica”, per realizzare un progetto da presentare al Festival Stazione, una rassegna di due settimane legata all’arte, all’editoria indipendente e alla storia del territorio che si sarebbe svolta a luglio. Siamo partite all’inizio di aprile. L’atmosfera tranquilla e la natura che ci circondava ci hanno ispirate a disegnare, scattare foto, scrivere, intervistare. Il materiale raccolto ci ha permesso di dare vita al nostro primo progetto, Selvatiche, un libro illustrato che unisce storie vere e di fantasia che abbiamo poi presentato al Festival. “Selvatiche” è una parola che Laura aveva in mente fin dai primi disegni per il libro. Le piaceva perché richiama l’immaginario della natura e allude a qualcosa di spontaneo, libero, non del tutto addomesticabile. In effetti racchiude in sè le sensazioni che abbiamo provato a Topoló. Ora siamo alla seconda ristampa e lavoriamo anche su commissione, grazie a Instagram e al passaparola. “Illustrare” non è semplicemente disegnare, ma realizzare un prodotto visivo che comunichi qualcosa. Ci vogliono determinazione, impegno, fatica, ma ci viene naturale trasformare quello che viviamo in un progetto. Il nostro obiettivo è trasmettere qualcosa nel modo più bello possibile».
Cristina Cappellari,
31 anni e Ferruccio Costantini, 30 anni, entrambi architetti, hanno fondato Studio Saòr, uno studio creativo di “architettura illustrata”, un lavoro con cui possono ampliare le loro conoscenze e aprire il loro progetto a nuove collaborazioni. Durante il giorno continuano a svolgere la loro professione in diversi studi. www. studiosaor.com Instagram: studiosaor «Studio Saòr è nato a Venezia nel 2014 dal nostro amore per le mappe e la rappresentazione cartografica, sviluppatosi durante gli studi in Architettura e Urbanistica ed ispirato al libro L’atlante delle isole remote di Judith Schalansky. Sull’onda di queste passioni ci trovavamo la sera, dopo il lavoro, a esplorare carte nautiche e topografiche. Pensando a quanto le guide turistiche vendute nei negozi fossero tutte uguali tra loro, abbiamo deciso di lanciarci in un progetto innovativo di “architettura illustrata”, per far conoscere e raccontare in modo diverso il patrimonio architettonico e urbano della nostra città. Il punto da cui partiamo è quello di osservare la città, analizzarla e capire i temi che la caratterizzano. Da qui ne scegliamo uno e lo rappresentiamo con il nostro design, minimale e colorato, dando vita a un prodotto finale curato anche nell’estetica. Abbiamo iniziato creando poster raffiguranti le mappature di alcune isole di Venezia, con l’idea che potessero prestarsi per essere incorniciate e appese, come un quadro.
“LO STUDIO SAÓR È NATO DALLA NOSTRA PASSIONE PER LA CARTOGRAFIA E PER LE MAPPE”
Per quello che riguarda invece le mini guide, molto apprezzate, si tratta di vere e proprie mappe informative: abbiamo progettato un libro contenente la planimetria delle centoventi chiese presenti in città con relative informazioni. Un altro progetto riguarda i ponti, ulteriore elemento che ci ha ispirato. Al momento, dei quattrocento presenti a Venezia, ne abbiamo illustrati venti, di cui alcuni morfologicamente fuori asse, quindi un pò storti. Il prodotto grafico è particolare, ma ci consente di ottenere un risultato diverso e divertente. Nel 2016 sono iniziati i primi incarichi tra cui l’invito a collaborare all’allestimento della mostra L’aquila’s Postquake landscapes (20092017). Per loro abbiamo realizzato una
“ABBIAMO DECISO DI UNIRE AMBITI DIVERSI, IN UN MIX DI ARTI E STILI MOLTO STIMOLANTE E CREATIVO”
mappa dell’aquila con gli interventi di edilizia avvenuti dopo il terremoto. Ora stiamo lavorando su vari progetti: una mappa turistica pieghevole di Venezia a cui vorremmo aggiungere itinerari ideati da noi e un isolario che racchiuda tutte le isole della città. Infine ci piacerebbe estendere la nostra idea di guida turistica ad altre località italiane per valorizzarne le diverse peculiarità. Il nome dello studio, Saòr, deriva dal dialetto veneto: significa “sapore” o “gusto”. Il termine nasce da un modo di cucinare e conservare pesce e verdure, tipico veneziano che consiste nel lasciar marinare per giorni l’ingrediente: questo è quello che cerchiamo di fare alle classiche mappe della città, aggiungere “sapore”, per renderle originali e uniche».
Fumetti
e stili a strati
La redazione del magazine Lök Zine è formata da Elisa Caroli,
30 anni, caporedattrice della rivista e illustratrice freelance a Parigi;
Salvatore Giommarresi,
fumettista e illustratore; lavora con diverse associazioni, spesso per progetti internazionali: le sue ultime esperienze sono state due residenze d’arte in Mozambico e in Vietnam di cui poi racconta nei suoi viaggi illustrati;
Lucia Manfredi,
29 anni, fumettista: lavora in un’agenzia di comunicazione a Reggio Emilia. Recentemente grazie a uno scambio artistico è stata in Giappone e Corea del Sud. www.lokzine.com/
Instagram: lok_zine
«Lök Zine è un magazine di illustrazione e fumetto nato nel 2011 quando studiavamo all’accademia delle Belle Arti di Bologna. Eravamo in otto e sentivamo il bisogno di convogliare la nostra creatività in un progetto concreto. Così abbiamo deciso di unire i vari ambiti artistici, pittura, fotografia, scrittura, cercando di amalgamare i vari stili. Da questa riflessione è nata anche la scelta del nome: lök, in svedese significa cipolla, i cui “strati” corrispondono alle diverse arti. Ci piaceva il suono della parola e la dieresi dal punto di vista grafico, infatti è diventata il nostro logo. Iniziare con il format rivista è stato ideale per incontrare nuovi artisti e per evolverci: abbiamo sperimentato racconto, fotografia, moda, poesia. È stato stimolante come gruppo e come autori singoli. Ora siamo rimasti in tre del primo team. Ma al magazine lavorano anche artisti di fama internazionale che coinvolgiamo attraverso la pubblicazione di Contest sui social. Diamo a fumettisti e illustratori un tema che può riguardare i più svariati argomenti: dallo spazio inteso come universo o fisico, alla criptozoologia, una pseudo scienza che studia i mostri delle leggende. La copertina, l’unica pagina al momento a colori, è affidata a un autore più conosciuto intervistato per il numero. Negli anni siamo riusciti a farci conoscere a livello internazionale: partecipiamo regolarmente alle fiere di editoria indipendente in Italia, Francia, Olanda, Svizzera, Inghilterra e la nostra rivista viene ora venduta anche in Asia e in America. Lök Zine ci apre le porte della sperimentazione e del confronto posizionandoci in una prospettiva editoriale ampia che ci completa in quanto professionisti. In questo tipo di lavoro è facile pensare “basta, mollo tutto”, per questo è importante lavorare in un gruppo con cui condividere tutto e tendere, insieme, verso nuovi traguardi. I prossimi saranno stampare tutto a colori e aumentare la foliazione. Abbiamo attivato anche una raccolta di crowdfunding, per realizzare questi progetti e per riuscire finalmente a pagare il lavoro degli autori».