Una sfida per promuovere il volgare
28 OTTOBRE 1441
Indetto a Firenze con il patrocinio della famiglia Medici, il Certame Coronario, un concorso di poesia in lingua volgare, intendeva dimostrare che l’italiano non era inferiore al latino
Verso la metà del XV secolo l’italiano cominciò a competere con il latino come lingua letteraria. Per affermare e dimostrare che anche il cosiddetto volgare aveva la capacità di trattare temi complessi ed elevati, a Firenze fu organizzato il Certame Coronario, un concorso di poesia pubblica al quale si iscrissero sia noti letterati dell’epoca sia rimatori popolari, impegnati a comporre dei testi sul tema scelto “della vera amicizia”. Ideato da Leon Battista Alberti, celebre architetto, e patrocinato dalla famiglia Medici, il concorso si svolse il 22 ottobre 1441 nella cattedrale di Santa Maria del Fiore e vi assistette oltre a un gruppo di autorità civili e religiose della città anche un pubblico numeroso. Al vincitore sarebbe toccata in premio una corona d’alloro in argento, da cui il nome del concorso. Alloro che però nessuno colse perché la giuria giudicò i componimenti in gara non degni di essere premiati.
In seguito alla giuria giunse una denuncia anonima, probabilmente da attribuirsi allo stesso Alberti, che ne esecrava la posizione conservatrice pregiudizialmente avversa al volgare. Il Certame coronario rappresentò comunque una tappa fondamentale nella promozione del volgare italiano, tendenza che proprio a Firenze trovò la sua massima espressione con i poeti della cerchia dei Medici, che d’altronde potevano vantare illustri modelli come Dante, Petrarca e Boccaccio.