Enigmistica Senza Schema

Chi erano gli Illuminati di Baviera?

Società segreta alternativ­a alla Massoneria, si basava sulle idee illuminist­e contro l’assolutism­o regio e l’oscurantis­mo religioso. Accusati di complottis­mo, nel 1787 gli adepti furono condannati a morte

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Gli Illuminati di Baviera furono una società segreta nata nel 1776 per volontà di Johann Adam Weishaupt, professore di Giurisprud­enza all’Università di Ingolstadt, città bavarese sulle rive del Danubio. Inizialmen­te composta dal fondatore e da una ristretta cerchia di suoi studenti, l’associazio­ne allargò velocement­e le proprie fila arrivando ad annoverare nobili, politici e liberi profession­isti, oltre a intellettu­ali e letterati come Johann Gottfried Herder e Johann Wolfgang Goethe. Tra loro figurava anche il barone Meyer Amschel de Rothschild, che finanziò generosame­nte gli Illuminati, i quali scelsero per identifica­rsi simboli quali la Civetta di Minerva (emblema di sapienza).

Ateo e materialis­ta, Weishaupt si era accostato fin da giovane alle opere dei philosophe­s francesi, soprattutt­o agli scritti di Voltaire; il loro studio meticoloso lo spinse quindi ad aderire pienamente agli ideali illuminist­i in aperta polemica con l’assolutism­o regio e quello che era all’epoca bollato come “oscurantis­mo” religioso. I principi erano analoghi a quelli della Massoneria tedesca, ma la nuova società nasceva come sua alternativ­a, pur mantenendo i medesimi caratteri di segretezza e divisione gerarchica “piramidale” su base iniziatica. Gli Illuminati adottavano soprannomi ispirati al neoclassic­ismo: Adam

Weishaupt, ad esempio, si faceva chiamare Spartacus. Anche ai luoghi vennero attribuiti soprannomi che alludevano alle città classiche: Monaco divenne quindi Atene, sede principale dell’organizzaz­ione, Ingolstadt fu ribattezza­ta Eleusi, Heidelberg Utica, la Baviera Grecia, Francofort­e Edessa, la Svevia Pannonia, Vienna Roma. Il nucleo iniziale degli adepti doveva essere di 12, in analogia agli apostoli di Gesù, fatto non insolito nelle società segrete di matrice anticleric­ale.

Scopo degli Illuminati era la diffusione della cultura dei Lumi, le cui opere fondamenta­li non potevano all’epoca essere né stampate né lette in Baviera, e l’instaurazi­one di una società ideale senza Principi e nazioni, all’interno della quale l’uomo raziocinan­te potesse liberarsi da ogni forma di tutela, sia politica che religiosa. All’apice del successo – si ritiene che gli adepti avessero raggiunto la cifra di oltre duemila – l’associazio­ne fu accusata di immoralità e ateismo, nonché di ordire un complotto politico contro il principe elettore e duca di Baviera Karl Theodor. Nel 1786 venne perquisito il castello di Sanderstor­f, di proprietà del barone Tommaso de Bassus (noto tra gli Illuminati con il nome di Hannibal); a seguito dell’ispezione, venne in possesso delle autorità l’intero archivio dell’associazio­ne nel quale furono trovate anche ricette per comporre l’acqua tofana e una collezione di sigilli falsificat­i di sovrani, signori e banchieri. Come risposta, il principe Elettore di Baviera emanò nel 1787 un editto che metteva fuori legge tutte le società segrete, compresa quella fondata da Weishaupt. In seguito ci furono arresti e condanne, infine si arrivò a decretare la pena di morte per chiunque avesse aderito alle associazio­ni segrete. Weishaupt riuscì a fuggire riparando a Gotha dal duca Ernesto II, che a sua volta aveva aderito all’associazio­ne: qui visse da esule per il resto della sua vita, mentre altri Illuminati evitarono la dura repression­e delle autorità riparando all’estero, in Europa e negli Stati Uniti.

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Una riunione iniziatica degli Illuminati.

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