FORTE Magazine

il mio mare calmo

Gli studi al Conservato­rio, le apparizion­i nel dorato mondo della moda e una promettent­e carriera di cantante sulle orme di ‘babbo’ Andrea: vita intensa per il millennial Matteo Bocelli, fortemarmi­no vero che della sua Versilia ama i ritmi lenti e la tran

- Intervista di Francesca Navari - Foto di Alessandro Moggi

L’AMBASCIATO­RE del belcanto nel mondo, per lui è sempliceme­nte ‘il babbo’. Matteo, vent’anni, bellezza quasi orientale e savoir-faire da consumato gentiluomo, è il rampollo sicurament­e più mediatico del maestro Andrea Bocelli, scelto dallo stilista Paul Marciano come modello-testimonia­l per lo shooting pubblicita­rio del brand Guess assieme a Jennifer Lopez («che è davvero molto bella», confida) e già protagonis­ta nel mondo della musica in virtù di una promettent­e voce pulita. Lanciatiss­imo su Instagram (dove ha toccato i trentamila follower), confessa candidamen­te di preferire la quiete «del relax in casa e delle cene in compagnia di amici, alla discoteca». «Sono un vero fortemarmi­no», premette Matteo «perché sono nato a Pontedera, ma poi i miei genitori si sono subito trasferiti in Versilia per scongiurar­e allergie da pollini e perché il salmastro è un toccasana per le corde vocali. Amo Forte dei Marmi per la sua pace, è un luogo straordina­rio che unisce l’energia del mare a quella della montagna. Qui c’è davvero la dimensione ideale per ‘staccare la spina’ ed è per questo che mi cattura assai più in inverno che durante l’affollata estate». Ogni mattina Matteo lascia la villa di Vittoria Apuana e si mette alla guida della sua auto elettrica in direzione del Conservato­rio Luigi Boccherini di Lucca dove trascorre gran parte della giornata. «Spesso mi viene fatto presente che sono un figlio illustre», sorride «ma per me Andrea Bocelli è il babbo, anche quando lo vedo esibirsi in pubblico. È stato lui, quando avevo sei anni, ad avviare me e mio fratello Amos allo studio del pianoforte, poi la passione è cresciuta ma so che dovrò rendermi protagonis­ta della mia vita. Ovviamente lo ringrazio di avermi permesso di condivider­e con lui esperienze uniche, come il concerto al Teatro del Silenzio di Lajatico, al Colosseo e in America. Studiare è importante, ma il contatto diretto col pubblico è ciò che riesce veramente a forgiare un artista». Bocelli jr racconta con naturalezz­a un percorso che è già da divo, sorseggian­do acqua fresca e confidando di non amare troppo la mondanità. «Vivo in una casa grande», ammette fuori taccuino «ma alla fine, come tutti, mi trovo a girare tra camera e cucina. Mio padre vuole avere tutto il suo mondo attorno, per cui un intero piano è dedicato alla sala registrazi­oni». Villa Bocelli, circondata dalle alte siepi sul lungomare, è comunque punto di riferiment­o conviviale di tanti personaggi. «In questo sono un privilegia­to», racconta Matteo «perché ho conosciuto artisti come Ed Sheeran che si è fermato poche ore per registrare la nuova versione di ‘Perfect’ ed è poi ripartito con un semplice volo easyJet da Pisa. Le cene più esilaranti, però, restano sicurament­e quelle con Giorgio Panariello».

MY CALM SEA | studies at the conservato­ry, appearance­s in the gilded world of fashion and a promising career as a singer in the footsteps of his dad, Andrea: an intense life for millennial Matteo Bocelli, a true fortemarmi­no who loves the easy rhythms and the serenity of his Versilia | Ambassador of bel canto to the world he may be, but for Matteo he’s simply “Dad”. Matteo, twenty, possessed of an almost Oriental beauty and the savoir-faire of a consummate gentleman, is decidedly the most “media-oriented” of maestro Andrea Bocelli’s children. He was chosen by stylist Paul Marciano as model/poster boy for the Guess brand advertisin­g shoot with Jennifer Lopez (“who is really, really beautiful,” he says) and, with his promising, clear voice, is already a rising star in the music world. Popular on Instagram (with at least thirty thousand followers), he candidly confesses that he prefers the lower key “of relaxing at home and dinners with friends” to a night at the discothequ­e. “I am a true fortemarmi­no,” Matteo begins, “because though I was born in Pontedera my parents moved to Versilia right away, to avert the risk of pollen allergies and because the sea air is a balm for the vocal cords. I love Forte dei Marmi because it’s peaceful; it’s an extraordin­ary place that unites the energy of both the sea and the mountains. It’s really ideal for unplugging and recharging and it’s even more captivatin­g in the winter than in the crowded summer.” Every morning, Matteo sets out in his electric car from the family villa in Vittoria Apuana and heads for the Istituto Musicale Luigi Boccherini of Lucca, where he spends most of his day. “I’m often told that I’m an ‘illustriou­s son’,” he says with a smile, “but for me, Andrea Bocelli is my dad, even when I see him on stage. He was the one who, when I was six, started my brother Amos and me studying piano; my passion for music grew from there. But I know I have to make my own way. It goes without saying that I’m incredibly grateful to him for the unique experience­s he has allowed me to share, like the concerts at the Teatro del Silenzio in Lajatico, at the Colosseum,

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