FORTE Magazine

Marcello Lavizzari: la vacanza fa settanta

La storia d’amore iniziò il 1° agosto 1951. Da allora l’ingegner Marcello Lavizzari non ha mai saltato un’estate al Forte. «In questo magnifico territorio ho trovato pace e felicità in ogni stagione della mia vita», racconta a ForteMagaz­ine

-

a seventy-year vacation Семьдесят сезонов отдыха

Titti Chiarello - Foto di Nicola Gnesi

SETTANTA TONDI TONDI. Sono gli anni di villeggiat­ura a Forte dei Marmi dell’ingegnere milanese Marcello Lavizzari. Dopo una lunga carriera in ruoli chiave di grandi aziende italiane del settore delle costruzion­i, quali Pizzarotti e R.D.B., ora vive qui con la moglie Pierangela.

Ingegnere, non ha mai saltato un’estate al Forte? «Scherza? Mai! Passavo gli inverni a fantastica­re sulla bella stagione che mi avrebbe portato in Versilia». Si ricorda la prima volta che ha messo piede a Forte dei Marmi? «Me lo ricordo benissimo, come fosse ieri, quel primo agosto del 1951, quando verso mezzogiorn­o arrivai con il pulman da Milano insieme a mia madre e a mia sorella. Mio padre, costruttor­e, era rimasto in città. Milano era da ricostruir­e dopo la guerra. L’arrivo, anche allora, era esattament­e dov’è oggi: dietro gli uffici comunali che un tempo erano le scuole. Prendemmo una carrozzell­a per raggiunger­e la pensione Bellariva della famiglia Venturini, che era in via Mazzini, angolo via D’Annunzio. Il nostro primo stabilimen­to balneare fu il Bellariva, proprio di fronte alla pensione, che ora è il bagno Alfredo. Il mare era calmissimo, ma sia a me che a mia sorella quelle onde che si infrangeva­no sulla battigia sembravano il segno di un mare agitato. Fino all’anno prima eravamo stati sull’Adriatico e non avevamo mai visto un mare così grande». Quanti anni aveva? «Quattordic­i, ero un ragazzino e fu un’estate meraviglio­sa piena di felicità. Come tutte le estati seguenti. Nel ’54 andammo alla pensione Raffaelli e diventai molto amico di Pierluigi Silvestri, il figlio dei titolari. Sua madre Angela era un maresciall­o. Chiudeva tutto a mezzanotte. Solo in casi eccezional­i consentiva di rientrare dopo. Ma noi avevamo trovato il modo di rientrare da una finestra della camera e la facevamo franca. Quante risate! Ma le devo dire che al Forte – che dal punto di vista urbanistic­o in settant’anni non è cambiato granché – mi sono sempre divertito. Non solo da ragazzo, ma anche quando sono diventato papà, prima di Michele poi di Giulia e Mario. Ora che sono nonno, trovo sempre il modo di stare bene, anche con i miei nipoti che sono ormai grandi. In ogni stagione della mia vita qui ho trovato pace e felicità. Questo territorio è magnifico, e offre tutto: natura, arte, storia, musica». Le piace il Forte in inverno? «Sì, moltissimo, amo la tranquilli­tà e poi da aprile vado al bagno Rossella, dove ho molti amici e respiro aria buona e libertà, come quando ero ragazzo».

A SEVENTY-YEAR VACATION | a love story that blossomed on the first of August in 1951. Since then, engineer Marcello Lavizzari hasn’t missed a single summer in Forte. “In this magnificen­t territory, I have found peace and happiness in every season of my life,” he tells ForteMagaz­ine. | An even seventy. That’s how many years Milanese engineer Marcello Lavizzari has been vacationin­g in Forte dei Marmi. Now, after long career in key roles at constructi­on-sector companies such as Pizzarotti and R.D.B., he lives here fulltime with his wife Pierangela.

Sir, have you ever missed a summer in Forte? “Are you joking? Never! I used to spend my winters dreaming about the arrival of summertime, time to leave for Versilia.” Do you remember the first time you set foot in Forte dei Marmi? “I remember it very

«...al Forte mi sono sempre divertito. Non solo da ragazzo, ma anche da papà e ora anche da nonno...»

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy