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Ripartono le crociere, all’insegna dei tamponi

Costa Crociere ha ripreso il mare con la Smeralda il primo maggio. Tra misure di sicurezza e la speranza di non doversi fermare più

- DI CHIARA BALDI

AGUARDARE I DATI POST PANDEMIA c’è quasi da stupirsi che oggi il comparto crocierist­ico riesca a ripartire: rispetto al 2019, infatti, oggi le navi da crociera operative sono l’85% in meno. In particolar­e, Costa Crociere, dal primo maggio è tornata a solcare i mari con la sua ammiraglia, la Smeralda. Nel 2020 ha operato con la flotta al completo, composta da 14 navi, solo nei primi tre mesi dell’anno fiscale, che inizia il primo dicembre, prima dello scoppio della pandemia. Un barlume di speranza ci fu a settembre 2020, prima della seconda ondata, quando l’allora governo in carica guidato da Giuseppe Conte consentì a Costa Crociere di tornare in acqua con tre navi a capienza ridotta, prima di fermare tutto di nuovo.

Dal primo maggio, però, le crociere sono ripartite e Costa lo ha fatto in grande spolvero proprio con la Smeralda, salpata dal porto di Savona: alle 9 di mattina, a imbarcarsi

c’erano già centinaia di passeggeri e la preoccupaz­ione principale era il risultato del tampone rapido. “Quindici minuti lunghissim­i che ci separano dalla possibilit­à o meno di salire a bordo”, hanno raccontato alcuni passeggeri prima dell’imbarco. Sì, perché se la Smeralda è pronta a “continuare a battere l’onda”, come dice il comandante della Capitaneri­a di Porto, Francesco Cimmino, è grazie al ‘Costa safety protocol’, il protocollo sviluppato dalla compagnia insieme a esperti scientific­i e alle autorità italiane, che contiene misure operative relative a tutti gli aspetti dell’esperienza in crociera, sia a bordo sia a terra. Il primo è appunto il tampone antigenico, che viene fatto a tutti i passeggeri all’imbarco e poi a metà settimana per verificare che non abbiano Covid, per un totale di 3.000 test rapidi in una settimana di navigazion­e. “Poi, se qualcuno ne ha bisogno, possiamo farlo anche alla fine della crociera, nel caso in cui ad esempio serva per rientrare al lavoro o per altre necessità”, spiegano dalla compagnia. Se invece nel corso del soggiorno a bordo qualche ospite ha sintomi da Covid scatta la procedura: isolamento immediato, tampone, tracciamen­to dei contatti (chiunque sia stato con lui per più di 15 minuti a meno di due metri) e successivo sbarco nel porto più vicino. Nella Smeralda in una settimana di viaggio c’è stato un solo caso Covid ed è stato prontament­e isolato e poi fatto scendere nel primo porto disponibil­e.

Nelle prossime settimane, però, torneranno a solcare i mari anche la Costa Luminosa, che proporrà crociere di una settimana dirette in Grecia; la Costa Deliziosa, sempre per crociere di una settimana in Grecia; la Costa Firenze, la nuova nave ispirata al Rinascimen­to fiorentino, che offrirà un itinerario di una settimana in Italia e, infine, sarà ancora la Costa Smeralda a partire con un itinerario tra Italia, Francia e Spagna. Perché, spiegano dalla società, “il trend delle prenotazio­ni e le manifestaz­ioni d’interesse verso gli itinerari che abbiamo lanciato per questa estate e per il 2022 sono molto positivi e segnati da una crescente fiducia. Costa sta registrand­o un interesse più alto rispetto alla ripartenza di settembre 2020 e questo grazie al lavoro fatto sui protocolli, ai messaggi di apertura responsabi­le da parte delle istituzion­i, e all’avanzament­o della campagna vaccinale”.

Il settore delle crociere e del turismo, ha spiegato all’imbarco della Smeralda Mario Zanetti, direttore generale di Costa Crociere, “è fondamenta­le per la ripresa dell’economia italiana. Basti pensare che, prima della pausa per l’emergenza Covid, la nostra compagnia generava un indotto annuo pari a 3,5 mld di euro a livello nazionale, con oltre 17.000 posti di lavoro diretti e indiretti, lavorando con circa 5.000 fornitori. La ripartenza di oggi ci auguriamo sia il segno di un ritorno a una normalità, per noi, per i nostri ospiti, che siamo lieti di riaccoglie­re

a bordo, e per tutte le aziende che lavorano nel nostro settore”. La pandemia ha ovviamente ridimensio­nato tutto ciò a partire proprio dal numero di ospiti a bordo: se in condizioni ‘normali’ la Smeralda ospitava 6.000 turisti, ora si deve accontenta­re di un quarto, solo 1.500. Oltre a questo, poi, il protocollo sanitario messo in campo dalla Costa Crociere prevede anche il test con tampone per l’equipaggio prima dell’imbarco e regolarmen­te durante il periodo di permanenza a bordo; il controllo della temperatur­a ogni volta che si scende e si rientra in nave e ogni volta che si accede ai ristoranti; la visita delle destinazio­ni solo con escursioni protette; il distanziam­ento fisico a bordo e nei terminal; le nuove modalità di fruizione dei servizi di bordo (come ad esempio la possibilit­à di usufruire della spa solo con prenotazio­ne e solo con membri del proprio nucleo familiare o congiunti con cui si sta affrontand­o il viaggio); il potenziame­nto della sanificazi­one e dei servizi medici e, infine, l’utilizzo della mascherina.

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 ??  ?? Interni dell’ammiraglia di Costa Crociere, ‘Smeralda’. La nave è stata la prima a ripartire, dal porto di Savona, dopo lo stop imposto dalla pandemia Covid
Interni dell’ammiraglia di Costa Crociere, ‘Smeralda’. La nave è stata la prima a ripartire, dal porto di Savona, dopo lo stop imposto dalla pandemia Covid

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