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La joint venture Silk EV-FAW sceglie Reggio Emilia per lo stabilimento e il Design, research, development & innovation center
Nei primi giorni del maggio di quest’anno, appena dodici mesi dopo, la joint venture sino-americana ha posato la seconda pietra con la scelta del luogo in cui realizzare l’investimento: alla fine, tra i vari Comuni della motor valley emiliana, ad avere la meglio è stata Reggio Emilia, e precisamente la frazione di Gavassa, che ospiterà lo stabilimento e il ‘Design, research, development & innovation center’: “È la location ideale per le nostre esigenze logistiche e produttive, grazie a questo sito strategico attireremo talenti e risorse altamente specializzate”, ha annunciato Krane mentre il sindaco della città, Luca Vecchi, ha definito la scelta “un fatto epocale” per il suo territorio.
Non capita tutti i giorni di essere sede di un investimento che vale un miliardo di euro su un’area di 320mila metri quadrati, effettuato secondo parametri ecologici e senza nuovo consumo di suolo, che nelle previsioni creerà mille posti di lavoro qualificati. I primi modelli di supercar elettriche progettati e realizzati appartengono alla serie
S di Hongqi: a debuttare sarà la Hongqi S9, progettata da Walter De Silva, a cui seguirà la Hongqi S7. Non capita tutti i giorni di essere scelti da uno dei più antichi e grandi produttori automobilistici cinesi, China Faw Group Corporation, con oltre 130mila dipendenti, 3,464 milioni di vetture vendute, ricavi pari a 620 mld di RMB (Yuan) e utili a 44,05 mld di RMB nel 2019. Il gruppo possiede i marchi Hongqi, Bestune e Jiefang e occupa l’87° posto nella classifica Fortune Global 500 del 2020.
Forte di una tradizione più che centenaria e di uno degli ecosistemi più competitivi in Italia ed Europa, l’emilia Romagna si conferma così la casa d’elezione dell’auto di lusso: a Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, Haas, Magneti Marelli, Maserati, Pagani e Toro Rosso si affiancherà questa avventura full-electric. Reggio Emilia è centrale per le competenze di meccatronica e robotica, fondamentali per il futuro del Made in Italy industriale, e per la collocazione geografica, vicino alla stazione dell’alta velocità ferroviaria disegnata da Calatrava, a 40 minuti di auto da Milano e a soli 20 da Bologna. “Ringrazio la Regione e il Comune – ha aggiunto il presidente di Silk EV, società specializzata nell’ingegneria e nel design di auto con sedi in Cina, Stati Uniti ed Emilia Romagna – per averci sostenuto in questa decisione così importante: siamo felici di poter contribuire alla crescita e all’innovazione di questo territorio attraverso l’espansione dell’infrastruttura e dell’expertise nei veicoli elettrificati”.
“Siamo fieri di essere stati scelti per un progetto di portata mondiale”, gli ha risposto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l’emilia Romagna “sarà protagonista della ripartenza del Paese. Due gruppi internazionali, uno cinese e uno americano, investiranno qui per le professionalità presenti, le reti regionali
“LA NOSTRA MECCANICA INTELLIGENTE È PROTAGONISTA NELLE LUNGHE FILIERE INTERNAZIONALI E SI CANDIDA A LAVORARE A FIANCO DEL GRUPPO PER COSTRUIRE LE NUOVE SUPERCAR ELETTRICHE” FABIO STORCHI PRESIDENTE UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA
dell’alta Tecnologia e dei Tecnopoli che vedono insieme le nostre università e il mondo produttivo, le filiere innovative, la formazione specialistica e le infrastrutture digitali attorno al Big data technopole di Bologna e alla Data valley”.
La joint venture Silk-faw si è costituita per sviluppare una serie di veicoli sportivi di ultra-lusso, ad alte prestazioni e alimentati a elettricità, che ha come target di vendita la Cina e i mercati globali: è il primo investimento tra Cina e
Italia nei segmenti auto super premium e premium e segna un’importante pietra miliare nell’ambito dell’iniziativa Belt & Road.
Secondo un calendario indicativo, la prima Hongqi S9 uscirà dallo stabilimento di Reggio Emilia all’inizio del 2023, svelata all’autoshow di Shanghai, seguita successivamente dalla Hongqi S7. Grande la soddisfazione anche di Unindustria Reggio Emilia: “L’arrivo di Silkfaw rappresenta l’apertura di un cantiere anzitutto per la filiera produttiva automotive che dovrà sostenere l’investimento dal punto di vista della fornitura di componenti indispensabili per la produzione di queste auto - ha commentato il presidente Fabio Storchi La nostra meccanica intelligente è protagonista nelle lunghe filiere internazionali e si candida a lavorare a fianco del gruppo per costruire le nuove supercar elettriche”.
La Motor Valley dell’emilia Romagna è un distretto industriale unico al mondo, forte di 16.500 aziende e oltre 90mila addetti, con 16 mld di fatturato annuo e un export di 7 mld, dove hanno radici e sede marchi noti nel mondo, che si avvale di una rete regionale di 10 Tecnopoli in 20 sedi che ospitano e organizzano attività e servizi specializzati a supporto dell’innovazione del territorio e favoriscono la circolazione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche insieme ai Laboratori di ricerca industriale - promossi da università e centri di ricerca - e ai Centri per l’innovazione.
“Per Reggio Emilia, per la sua storia anche industriale e manifatturiera che, dalle Officine Reggiane, ha contribuito alla crescita del modello economico emiliano, questo risultato ci arricchisce di una nuova competenza distintiva, che segnerà in positivo il nostro futuro”, ha spiegato il sindaco Vecchi. “Attrarre un investimento di queste dimensioni è una grande opportunità che ci posiziona come città europea dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile. Ed è la dimostrazione che il sistema della Motor Valley lungo l’asse della via Emilia è punto di riferimento mondiale”, ha concluso Vecchi.
16 MLD IL FATTURATO ANNUO DELLA MOTOR VALLEY DELL’EMILIA ROMAGNA